Non cadi, nel cielo,
di rughe, e lentezza,
ma stendi, il tuo velo,
disarmo, e bellezza;
non cedi, alle leggi,
beffarde, in natura,
l'impatto, correggi,
e osteggi, parole,
e paura.
La nube, sorpassa,
la linea, indifesa,
e i cuori, trapassa,
ma resti, in attesa;
che tenui, i tramonti
al passaggio, dell'ora,
ma osservo, sui monti,
i tuoi raggi, si vedono,
ancora.
Io scelgo, le gesta,
del prato, fiorente,
nel mare, in tempesta,
col cuore, presente;
così, ti sospingo,
tra grida, e brusio,
con forza, mi spingo,
oltre il limite, imposto,
da Dio.