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Autore: MC_Outlaw    18/05/2016    1 recensioni
Jasper è precipitata in una voragine dopo il terremoto causato dalla Cluster... dove potrebbe mai essere finita se non nell'Underground?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jasper/Diaspro
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Non capiva cosa le fosse successo. Un attimo prima era nel mezzo di un combattimento, o meglio, era li sotto forma di Malachite e poteva comunque avvertire ciò che la circondava. Ma era successo qualcosa di poco chiaro, e poi più niente. Il buio più totale fino al suo risveglio in quel luogo così strano

Jasper si alzò a fatica e si mise a sedere, tenendosi la testa tra le mani e constatando che le faceva un gran male. Probabilmente l'aveva sbattuta più volte senza rendersene conto. Controllò poi la cosa più importante, la sua gemma a sostituzione del naso. Ad un'attenta analisi sembrava intatta, la caduta l'aveva risparmiata

Già, la caduta. Lentamente altri ricordi iniziarono a farsi più chiari. Anche se era svenuta, la sua gemma aveva memorizzato tutto, le serviva solo un po' di tempo per funzionare a dovere. Le tre gemme ribelli fuse assieme erano riuscite a sconfiggere Malachite, facendo rompere la fusione in mezzo al cielo ed abbandonandola ad una caduta libera. Non si è schiantata in acqua solo perché la sua avversaria l'aveva presa al volo. Per il momento, era tutto ciò che ricordava

Si guardò intorno, sperando di trovare indizi che la aiutassero a ricordare. Non c'era però molto su cui posare gli occhi, era una piccola caverna illuminata da una voragine sulla sommità, molto probabilmente il punto da cui era precipitata. Se non fosse stato per il letto di fiori gialli su cui era atterrata prima e su cui si era seduta, sicuramente l'impatto sarebbe stato molto più grave e doloroso

Osservando le crepe sul terreno della caverna, ricordò l'ultima parte luminosa dei suoi ricordi. Le ribelli si erano separate, e poco dopo era sopraggiunto un terremoto particolarmente violento. Una delle gemme aveva quasi tentato di afferrarla in tempo, ma lei era comunque precipitata in una delle crepe formatasi per colpa dello smottamento. Il seguito di ciò che il suo diaspro le mostrò sono solo minuti interi di buio e caduta

“... ecco come sono finita qui. Ma come fa il buco ad essere lassù se ho passato almeno 5 minuti a precipitare?” si chiese, alzando lo sguardo, per poi rimettersi in piedi in tutta la sua possente stazza “Bah, chi se ne frega, l'importante è che possa uscire da li. Devo trovare qualcosa da usare come corda”

Una volta in piedi, vide qualcosa che da seduta non aveva ben notato. La caverna su cui si trovava era del tutto naturale eccetto che per una cosa, un piccolo corridoio chiaramente scavato da qualcuno che terminava su una porta. A conferma del fatto che qualcuno avesse lavorato in quel posto, l'entrata era circondata da colonne e da una chiave di volta piuttosto ben fatte e curate. Li attorno non sembrava esserci nulla che potesse aiutarla per la scalata, ed anche portando quelle colonne li per usarle come trampolino non avrebbe avuto abbastanza slancio per raggiungere il buco. Non le restava altro da fare che cercare chiunque avesse creato quelle decorazioni e farsi aiutare a risalire. Con le buone o con le cattive

 

La porta le fece raggiungere una caverna ancora più piccola della precedente, illuminata anch'essa da un buco sul soffitto, ma posto ancora più in alto ed estremamente più piccolo dell'altro. Non aveva senso tentare di passare da li se non poteva farlo da quello precedente. Notò poi che la luce illuminava un piccolo fiorellino giallo al centro della cava. Non le sarebbe importato granché, se non per il fatto che il fiore stesso si mise a parlare con lei

“Ehilà!” fu la prima parola che sentì arrivare dalla piantina. Si voltò ad osservarlo, notando solo in quel momento la presenza di un volto sul pistillo. Il fiore proseguì a parlare “Io sono Flowey. Flowey il Fiore!”

Jasper ricontrollò rapidamente le informazioni che Peridot aveva portato a proposito della Terra, ricordando bene che sul rapporto si menzionavano i fiori come esseri non senzienti, a differenza di altri pianeti. I casi erano quindi due: o Peridot si era sbagliata, cosa che riteneva improbabile data la sua bravura nelle ricerche, o quel fiore era un caso a parte di specie che Peridot non aveva incontrato. Anche il fiore la squadrò per un attimo, prima di continuare a parlare

“Hmmm... sei nuova del Sottosuolo, sbaglio?”

La gemma avrebbe voluto replicare che lei era nata e rimasta per migliaia di anni sottoterra, ma Flowey non gli diede il tempo di rispondere

“Woah, devi essere molto confusa. Qualcuno dovrebbe insegnarti come funzionano le cose da queste parti! Nessuno problema, lo farà il piccolo Flowey. Pronti? Via!”

Già il fatto di non permetterle di parlare le aveva dato molto fastidio, adesso voleva anche mettersi ad insegnarle qualcosa? Si sentì presa in giro, vide il gesto del fiore come un modo per trattarla da debole ed indifesa pietruzza

“Aspetta, aspetta...” lo fermò Jasper “Tu, insignificante pulce microscopica, vorresti insegnare qualcosa a ME?” terminò, disegnandosi in volto un sorrisetto malvagio che fece spaventare il fiore

“M-Ma no, era così per dire... vedo bene che sei molto forte...” cercò di difendersi Flowey, mentre in realtà preparava i suoi petali a colpire Jasper a tradimento

“Volevo solo per spiegarti che la tua Anima è...” estrasse tutti i suoi letali colpi all'improvviso, facendoli levitare in modo che circondassero Jasper grazie alla magia, con un ghigno diabolico sul viso

“Stupida donna, cosa credevi?! Qui è questione di uccidere o essere uccisi! E tu stai per morire! Hahahaha!” Quando però cercò il bersaglio a cui mirare, non trovò assolutamente nulla. Nessun cuore di alcun tipo “... m-ma dov'è la tua Anima?!”

Ciò che Flowey non poteva assolutamente aspettarsi è che davanti a lui comparisse non un umano, ma una gemma, un essere vivente a tutti gli effetti, ma comunque artificiale e quindi senza un'Anima da colpire. Jasper, anche se sorpresa, non si scompose per niente. Anzi, si avvicinò ai petali fluttuanti attorno a se e li toccò senza farsi neanche un graffio. Forse avrebbero fatto male ad un essere umano, ma sicuramente non avevano effetto su di lei e sulla sua gemma

“Oh, questo è molto divertente. Volevi attaccarmi di sorpresa con questi cosi? Patetico”

Il fiore sbiancò di paura, cercando di accampare una scusa “No! No, certo che no! Era uno scherzo! Volevo solo vedere se eri preparata agli spaventi! Quaggiù ci sono un sacco di cose che compaiono all'improvviso, ed ho pensato che...”

“FAI SILENZIO!” gridò Jasper, azzittendolo. Allungò poi il braccio sul suo busto e, con una poderosa spazzata di braccia, distrusse tutti i colpi che Flowey aveva creato senza il minimo sforzo. Si voltò poi ad osservare la piantina tremolante di paura con i suoi inquietanti occhi gialli, avvicinandosi con un ghigno divertito al suo viso quasi in lacrime. Con il filo di voce tremolante rimastagli, Flowey fece ciò che gli era rimasto da fare

“Ti prego non uccidermi” piagnucolò, implorando pietà. Jasper lo osservò dapprima senza dire una parola, per poi afferrarlo saldamente per il gambo

“Scusami, qui non era questione di uccidere o essere uccisi?” disse, sradicandolo con forza da dove si trovava dopo aver ignorato le sue parole. Flowey si sentì soffocare, ma la sensazione durò poco. Il tempo che Jasper iniziasse ad accartocciarlo, come un foglio usato da buttare, per sfogare la rabbia del tentato attacco. Ciò che rimase di lui alla fine fu un fiorellino distrutto tra le mani della gemma, che si ridusse infine in polvere dissolvendosi nell'aria. Jasper fece semplicemente spallucce e proseguì la sua esplorazione come se nulla fosse successo

Iniziò nuovamente a guardarsi attorno, notando una figura nascosta che la osservava da lontano. Sbucava solo con parte della testa, mostrandogli solo dei grandi occhioni insicuri scrutarla, il pelo bianco e delle piccole corna nere. Una volta capito di essere stata scoperta, la figura si rivela alla gemma uscendo dal nascondiglio

“Oh, è piuttosto affollato qui...” disse Jasper tra se e se

“Ragazza... stai bene?” chiese lo strano essere, avvicinandosi con passo lento. Era un po' preoccupata per il modo in cui la ragazza davanti a lei avesse ridotto quel mostro, ma non poteva andarsene come se nulla fosse “Non devi avere paura di me. Io sono Toriel, custode delle Rovine”

“Non ho affatto paura di te, sembri solo capra a due zampe. C'erano gli animali come te nel mio rapporto, ma quelli non parlano e sono quadrupedi. Appena la ritrovo, dovrò dire due parole a Peridot...” commentò, immaginando che il rapporto della gemma fosse stato poco curato. Toriel, invece, non capì nulla delle sue parole

“Non so cosa tu intenda dire...”

“Oh, affari miei” disse seccamente Jasper, facendo alzare ancora un po' la preoccupazione della donna

“C-Capisco... beh, adesso seguimi, ti guiderò attraverso le Catacombe. È da molto tempo che qualcuno non cade quaggiù, ma non è un buon motivo per perdere la nostra ospitalità”

“Seguirti? E perché dovrei farlo?” replicò la gemma “Ho già perso abbastanza tempo con quel fiore e non ho tempo per fare del turismo. Portami piuttosto una corda o qualcosa che possa scalare”

“Qualcosa da scalare... aspetta, non vorrai uscire da dove sei caduta, vero?” chiese Toriel, quasi stupita

“Esattamente. Hai qualcosa in contrario?”

“Ma... ma è troppo alto!” rispose, seriamente preoccupata “Non puoi certo arrampicarti fino a li! E se cadessi di nuovo e ti facessi male? Oppure se rimanessi bloccata lassù?”

“Non ti ho chiesto consigli” rispose Jasper, irritata “Ti ho solo detto di andare a prendere qualcosa da usare per quell'ingresso. Fallo!” terminò in tono da comandante

“Se... se proprio vuoi uscire, allora seguimi. C'è un altro passaggio, oltre le Catacombe. Ti ci posso condurre...”

Con l'ultima replica di Toriel, Jasper decise di passare alle maniere forti. Materializzò il suo elmo da combattimento e la caricò con una potente zuccata, spedendola a terra e saltandole addosso per tenerla ferma

“Lo capisci o no quello che ti dico, stupida capra? Io non ho alcuna intenzione di seguirti!” pensandoci bene, poi, realizzò un'idea “Oh... ma certo, adesso ho capito. Il fiore lo aveva detto che è questione di uccidere o di essere uccisi. Cos'è, pianificavi forse di attaccarmi anche tu a sorpresa mentre giravamo per queste Catacombe?”

Toriel, seriamente preoccupata e con un livido sull'occhio destro, cercò di rimettere la situazione a posto “No... io non voglio farti alcun male... ti prego, fidati di me...”

“Sai, a pensarci bene posso benissimo trovare una via per risalire anche da sola” fisse Jasper, fingendo di pensare “Troverò qualcosa da utilizzare per salire, o anche solo da impilare, mi basta cercarlo. Per quanto riguarda te, invece... credo sia il momento di farti capire chi comanda”

“No... aspetta...”

Senza ascoltare oltre, Jasper le tirò un'altra testata in pieno volto, spezzandole un corno. E poi un'altra, ed un'altra ancora, ed ancora e ancora. Andò avanti per qualche secondo, fermandosi solo dopo aver sfogato di nuovo il suo furore sul corpo di Toriel. Il viso della custode grondava di lividi e di sangue, poco prima che anche lei si disperdesse nell'aria sotto forma di polvere come Flowey prima di lei. Anche se non sapeva cosa pensare della polverizzazione dei due non essendo delle gemme, Jasper decise di ignorare la cosa e si rialzò in piedi. Si fece quindi scrocchiare il collo ed osservò il passaggio dal quale era arrivata Toriel

“Beh, a questo punto vediamo cosa c'è più avanti. La capra doveva pur avere un posto in cui vivere, troverò sicuramente qualcosa di utile”

Mentre si addentrava nelle Catacombe, Jasper non aveva idea a che cosa sarebbe andata incontro, e sicuramente non le interessava. Non le importava di quel mondo come non le importava del resto della Terra. Doveva solo trovare una via di uscita e tornare indietro per vendicarsi delle gemme ribelli, ma soprattutto di Lapis, che l'aveva costretta allo stato di Malachite per così tanto tempo

“Dovessi rivoltare questo posto da cima a fondo, io uscirò di qui e ti troverò. Ridurrò in polvere la tua gemma e questo maledetto pianeta! Si... un pianeta in polvere... mi riempie di determinazione!”

La sua risata isterica riecheggiò per tutte le Rovine. I mostri che le abitavano, e chissà quanti altri oltre quel luogo, stavano per scoprire la crudeltà delle gemme del Pianeta Natale

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Questa One Shot mi è venuta in mente dopo aver visto alcune immagini for fun di Super Watermelon Island, quando Jasper cade nelle profondità della terra. E ovviamente se Jasper giocasse ad Undertale non potrebbe che venir fuori una Genocide istantanea, non vi pare? Detto ciò, spero che vi sia piaciuta e, se mi seguite, ci vediamo sui capitoli delle fic che sto scrivendo (sono ancora lontani). Alla prossima!

MC Outlaw

   
 
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