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Autore: Always_394    18/05/2016    1 recensioni
*Storia presente nella raccolta antologica troskijcafe.*
[...]Se due persone sono fatte per stare insieme, non sarà né il tempo né nient'altro a dividerle, perché l'Amore, quello vero, è in grado di rompere e superare qualsiasi ostacolo trovi di fronte a sé.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sorriso d'argento

 

   Volgendo lo sguardo al firmamento, osservai come la notte avvolgesse tutto ciò che mi stava attorno, conferendo straordinariamente un'aria enigmistica. La quiete veniva ascoltata nella più completa concentrazione per lasciar campo, via via, al più assoluto riposo. Si era fatta tarda sera e tutti nelle vicinanze risiedevano nelle proprie abitazioni per godersi un pizzico di pace e serenità, un distacco dalla vita di ogni giorno, la fine del dì.
   Al mio fianco, stava un ragazzo incappucciato. Non sapevo chi si celasse dietro di esso, credevo che, come me, stesse aspettando qualcosa, un segno dalle stelle.
   Tolsi il berretto nero che mi aveva regalato mio padre da bambina, lasciando che i miei lunghi capelli si scompigliassero al vento. «Anche a te piace ascoltare il silenzio della città?» domandai incerta.
   La figura misteriosa non rispose.
   Scostai nuovamente il viso in direzione della luna. Era davvero affascinante quella notte. La luna sembrava la sola ad essermi amica, proponendosi persino come una buona ascoltatrice.
   Avevo trascorso molto più di un paio d'anni in compagnia del ragazzo di cui ero estremamente innamorata e, adesso, quel ragazzo aveva deciso di lasciarmi. Credeva che io in verità non lo amassi realmente, la distanza aveva distrutto ogni cosa. Nessuno dei due era la causa principale di quello che ci stava accadendo, al contrario questa maledetta lontananza si proponeva come l'artefice di tutto.
   Si era allontanato da me, non mi rivolgeva più neanche una telefonata o un semplice SMS. Cominciai a pensare che si fosse innamorato di un'altra, una ragazza che avrebbe potuto concedergli ciò che io non potevo offrire: il tempo. Prima che partisse, non facevo altro che prestare più attenzione al mio andamento scolastico e alla maggior parte dei concorsi di scrittura gratuiti che mi capitavano a tiro, piuttosto che dedicargli del tempo da trascorrere insieme. Mi ero comportata da idiota e da egoista, non mi toccava altro se non piangerne le conseguenze.
   «La città nasconde parecchi segreti.» rivelò il giovane, camuffando la propria voce. «Tu perché sei qui?»
   Sgranai gli occhi, quel suono mi parve terribilmente familiare tanto da togliermi il fiato. «Io...» farfugliai. «Un po' di solitudine non ha mai fatto del male a nessuno.» commentai, cercando invano di scoprire chi si celasse dietro quel cappuccio. «Vengo qui per riflettere, quando... quando sembra che il mondo intero mi si rivolti contro.»
   Una piccola lacrima scivolò lungo il mio viso ghiacciato. Sentii come se la mia anima si lacerasse insieme al cuore. Non avevo mai provato così tanto dolore e avrei voluto che tutto quanto si tramutasse in un sogno, un bel sogno. Ne avevamo passate tante insieme, io e Davide, non ci eravamo mai separati, almeno sino a quel momento. Probabilmente stavamo soltanto attraversando un periodo difficile, dettato da malintesi e incomprensioni, o forse la nostra storia era veramente giunta al termine. Di certo, non lo avrei mai saputo.
   L'incappucciato sbirciò la scena con particolare cautela, mostrando indiscutibilmente un atteggiamento misterioso. Si preoccupava che potessi osservarlo negli occhi, non sapevo nemmeno per quale assurda ragione. «Perché piangi?» chiese.
   Sospirai lievemente. «Pochi giorni fa il mio ragazzo mi ha lasciata.» spiegai. «Non riesco ancora a crederci.»
   Ci eravamo conosciuti quattro anni prima. Mi ero innamorata di un ragazzo, questi però non ricambiava il mio stesso sentimento e, così, finii con l'abituarmi alle circostanze, senza darci troppo peso. Davide invece si era appena lasciato con la propria ragazza, la quale non aspettò altro, se non correre fra le braccia del ragazzo di cui mi ero infatuata. Per un breve lasso di tempo, trascorremmo entrambi il periodo più intenso e duro delle nostre vite, almeno sino a quando non ci conoscemmo. Iniziò un po' per scherzo, tra un SMS e l'altro, tra una battuta e l'altra, io e Davide diventammo ottimi amici. A quei tempi risultavo essere parecchio vulnerabile, soggiogata facilmente dalle amiche di quegli anni. Ciò però non riuscì a distrarmi dalla storia che insieme stavamo costruendo. Ben presto capii di aver dimenticato il vecchio ragazzo e di essermi innamorata di Davide. I ricordi che avevamo costruito insieme, soprattutto dopo quella rottura potevo considerarli soltanto tali.
   Sorrisi.
   Proprio quella sera, tra noi nacque una conversazione che ci portò a confessare le emozioni che provavamo l'un l'altro. La realtà che mi stava intorno cominciò a cambiare radicalmente. Non riuscivo a credere che per una volta quel sentimento venisse ricambiato, specialmente dalla persona a cui mi ero fortemente legata. Ero certa che non fosse accaduto tutto quanto soltanto nella mia fantasia, era una storia reale di cui facevo parte, oltre a esserne la protagonista principale.
   «Tu hai mai pianto per qualcuno a cui tenevi?» lo interrogai, riprendendomi quasi dall'accaduto.
   «Una volta.» parlò. «Per una ragazza di cui ero innamorato.»
   Capitava spesso che potessi piangere per Davide. A volte era dovuto alle nostre innumerevoli litigate, come accadeva a qualsiasi coppia d'altronde. Ma c'erano delle volte in cui quel pianto mostrava quanto mi ritenessi fortunata ad averlo al mio fianco. Non mi importava minimamente conoscere per filo e per segno il suo passato quando dimostrava di essere disponibile a parlarmene, ero felice così, mi sentivo protetta. Ricordavo perfettamente quelle poche volte che decidevamo di trascorrere una serata guardando un semplice film, prima che lui partisse. Mi accucciavo tra le sue braccia, come un tenero e docile cucciolo smarrito, maturando ogni volta questa concezione. La sua risata, i suoi modi di agire, le sue parole, erano di sicuro ciò che mi permetteva di andare avanti. Adesso, quel bellissimo sogno sembrava essersi frantumato in mille pezzi di vetro, senza che io potessi rimediare. Il mio cuore si era fermato, niente aveva più un senso nella mia vita.
   Davide era talmente importante da essere il protagonista principale delle mie storie. Ogni volta che creavo un personaggio all'interno di esse, spiccavano sempre alcune qualità, o difetti, che più amavo di lui e che adoravo. Era uno dei modi in cui tentavo di ricreare la sua presenza accanto a me, nonostante realmente si trovasse a chilometri e chilometri di distanza dalla nostra città.
   «Sei mai stato innamorato?» domandai spontaneamente. «Parlo dell'amore mai visto, di quello che è in grado di cambiarti la vita.»
   «Si.» rispose impietrita la misteriosa figura.
   «Di chi?»
   Fu evidente udire un sospiro, prima che il giovane potesse parlare. «Di questa ragazza.»
   Ridemmo all'unisono, sembrando quasi di conoscerci da una vita intera. Un sorriso che imbarazzò un po' entrambi per la sua immediatezza e semplicità, ma che conferì allo stesso modo un senso di freschezza e leggerezza.
   Smettemmo di rivolgerci indirettamente quella sensazione di serenità in pochi secondi. Guardammo altrove, senza riuscire a trattare un argomento meno toccante e triste rispetto a quello precedentemente affrontato, soprattutto per sdrammatizzare quel momento.
   «Perché non vuoi mostrarti a me?» chiesi poi, nella speranza che il cappuccio si scrollasse col semplice tocco della mia mano.
   Al primo tentativo, il ragazzo scrollò le spalle, costringendomi a ritirare il braccio. «Tu non capiresti.»
   «Provaci.» consigliai.
   Vidi letteralmente quel ragazzo avvolto da una sensazione di nervosismo. Cominciò a stringere le proprie mani come se gli facesse male parlarne. Ricordava me il giorno in cui Davide aveva scelto di partire, confessandomene la ragione. Non voleva farmi preoccupare inizialmente, credeva fosse giusto avvisarmi a patti conclusi. Notava che ero troppo stressata e non voleva porgermi ulteriori pensieri che avrebbero lasciato cadere il mondo intero sopra la mia testa. Lui ci teneva veramente a me e io, invece, l'avevo soltanto deluso.
   «Io la amo ancora.» confessò. «E non so come dirglielo.»
   Alzai lo sguardo. La voce del ragazzo si era fatta più chiara, tanto da permettermi di riconoscere a chi appartenesse realmente.
   Quel suono delicato avvolse il mio corpo, facendomi drizzare la schiena. Era impossibile credere che il ragazzo che mi stava accanto si trattasse dello stesso di cui ero follemente innamorata.
   Il ragazzo mostrò un piccolo risolino di disapprovazione, sapeva cosa stavo pensando. Si voltò di fronte al mio viso, scrollando il cappuccio sopra la sua testa. Poi, sistemò i capelli spettinati con molta serietà e tranquillità.
   Vidi i suoi occhi, talmente belli da togliermi il fiato. Potevo perdermi in essi senza alcuna difficoltà. Quello sguardo nascondeva un intero mondo tutto da scoprire, un animo pronto a uscire e sprigionare se stesso con tutte le sue forze.
   Era lui, Davide.
   «Potrai mai perdonarmi?» chiesi con gli occhi colmi di lacrime.
   Accentuò un piccolo sorriso di fronte al mio sguardo afflitto. «Tu sei il mio sorriso d'argento.» disse, osservando il mio lucente apparecchio ai denti. Lasciò, infine, che mi gettassi ancora una volta fra le sue braccia.
   Realizzai che niente è impossibile, basta soltanto crederci. Se due persone sono fatte per stare insieme, non sarà né il tempo né nient'altro a dividerle, perché l'Amore, quello vero, è in grado di rompere e superare qualsiasi ostacolo trovi di fronte a sé. 

Note autrice:
Ehi, miei lettori, sono qui per presentarvi finalmente una mia storia pubblicata all'interno di una raccolta! Non credevo di potercela fare, mi sembrava impossibile in realtà. Spero con tutta me stessa di poter pubblicare anche una mia long presente nel mio profilo, un giorno futuro. Beh, che dirvi? Buona lettura e grazie di essere passati! :)

   
 
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