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Autore: Fabb5000    19/05/2016    3 recensioni
Minecraft. Uno dei giochi più amati e conosciuti del mondo. Un gioco fatto di cubi e costantemente illuminato da nuovi aggiornamenti. Un luogo di svago e di creatività, o un mondo selvaggio in cui sopravvivere. Il passatempo perfetto per tutte le fasce d'età, dai più grandi ai più piccini.
Ma se ... Minecraft non fosse solo un videogioco, ma qualcosa di molto più sinistro? E se ... quando fu creato nel programma si fosse insediato un virus? E se ... questo virus nel tempo si è evoluto, fino a diventare un'entità pensante?
Quattro ragazzi stanno per vivere l'avventura che cambierà completamente la loro vita : catapultati nel mondo digitale dovranno oltre che sopravvivere riuscire a fermare un essere malvagio deciso a distruggere l'umanità.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Notch, Nuovo personaggio, Scheletro, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Max guardò con gli occhi stanchi l'orologio appeso sopra la lavagna.

Era l'una meno un quarto. Ancora quei quindici maledettissimi minuti e poi la scuola sarebbe finita. Non vedeva l'ora. L'ultima lezione del venerdì era sempre la più dura, specie se quella lezione era matematica.

Perché il tempo doveva sempre scorrere così piano quando uno aveva fretta? L'orologio pareva essersi rotto da quanto si muoveva piano.

Max abbassò lo sguardo e tornò a fissare la lavagna cercando di stare attento, ma era così annoiato che perdeva una parola su cinque.

Aveva sempre odiato la matematica e la scienza. Non era mai riuscito a capire il senso di tutti quei numeri e operazioni complicatissime che, a parer suo, non servivano praticamente a niente : insomma, se uno deve fare spesa e vuole sapere quanto spende fa la somma, mica un'equazione. Che senso aveva quindi studiarle?

E poi lui non voleva certo diventare un matematico o uno scienziato. No, il suo sogno era fare il programmatore e stare a stretto contatto con la sua materia preferita : l'informatica. Aveva sempre amato i computer, i videogiochi, i cellulari e tutti gli altri apparecchietti elettronici conosciuti dall'uomo, tanto che con gli anni era diventato un hacker provetto.

L'orologio segno l'una meno cinque. Diamine, mancava poco! Doveva solo tener duro per ... bé, un bel po' di secondi. Tuttavia i suoi occhi già stavano cedendo per la noia.

Ma quando ormai pensava che si sarebbe addormentato lì sul banco, eccola, la luce in fondo al tunnel. Il suono della campanella gli arrivò alle orecchie dolce come non mai.

Max raccolse le sue cose in fretta e furia e corse veloce verso l'uscita della scuola. Era finita, finalmente. Era di nuovo libero.

Si catapultò fuori per prima e tirò un profondo respiro, assaporando il profumo della libertà, che fu però presto sostituito dall'odore di migliaia di ragazzi che si fionda vano fuori dalla scuola in fretta e furia. Ma gli importava poco.

Ora aveva tutto il weekend per fare quello che voleva. Due infatti giorni senza interrogazioni di scienze, verifiche di matematica e italiano o versioni di latino e greco. No, aveva due giorni tutti per lui.

E di certo si sarebbe tenuto ben lontano da quegli ammassi di pagine e carta che la gente chiamava libri. Tanto più che lui leggeva solo E-Book.

Qualcuno in mezzo alla massa di studenti lo chiamò. Max sorrise riconoscendo la voce di Paul, il suo migliore amico. Lo vide farsi strada tra la folla nel tentativo disperato di raggiungerlo.

Nessuno poteva immaginare che quei due fossero amici : Max era il tipico ragazzo amante dei computer e della bella vita, mentre Paolo era il classico secchione di turno che sapeva per filo e per segno ogni singola particella che componeva un pezzo di vetro. Mai qualcuno avrebbe capito come fosse nata la loro amicizia ... e in un certo senso manco loro lo sapevano. Semplicemente si erano incontrati un giorno ad un negozio di DVD d da allora non si erano più lasciati.

Paul lo raggiunse a fatica, superando l'esercito degli studenti, e i due corsero verso la metropolitana che, malgrado fosse incredibilmente lenta ad arrivare, era il mezzo più veloce per muoversi in New York City. Prendere il pullman equivaleva a rimanere bloccati per ore nel traffico.

-Dieci a uno che non hai ascoltato una parola di quello che ha detto la prof- rise Paul.

Max lo guardò cupo : -Sai che odio la matematica. Sono cinque anni che ci conosciamo e ancora non l'hai ancora capito?-

Paul rise di gusto : -Con questa mentalità non supererà i mai gli esami-

-Con la tua mentalità non troverai mai una ragazza- ribatté Max, e l'amico si incupì di botto.

I due raggiunsero in fretta la stazione della metropolitana e attesero l'arrivò del treno. Fortunatamente arrivò in fretta. Max e Paul arrivarono così alla loro fermata in poco tempo.

Poiché abitavano nello stesso quartiere, avevano ancora un po'di strada da fare insieme. I due si incamminarono così lungo il lungomare.

-Partita a Minecraft stasera?- chiese Paul tanto per rompere il ghiaccio.

-Volentieri- rispose Max. Minecraft era un gioco che entrambi adoravano ed erano soliti sfidarsi in multiplayer per stabilire il più forte. -Ti impartirò un'altra lezione-

-Facciamo alle sette?- chiese Paul. Max annuì, visto che aveva la giornata libera e quindi era disponibile a qualsiasi ora.

-Come preferisci prenderle stavolta?- chiese scherzando. -Con la spada o con l'arco?-. -Ah ah, mooolto divertente- mormorò Paul. L'abilità di Max con il gioco ne faceva il campione indiscusso.

I due si separarono dopo poco recandosi alle rispettive case.

******************

Appena entrato in casa Max non si stupì quando nessuno venne ad accoglierlo : i suoi genitori erano sempre via e si vedevano di rado. Tutto a causa del lavoro : la mamma era un'importante agente immobiliare e il papà un conosciuto avvocato. Questo gli dava molti soldi, ma poco tempo da passare con il loro figlio.

Max si preparò in fretta un sandwich e accese il computer. Il fatto che si sarebbe incontrato con Paul solo alle sette non voleva dire che non poteva giocare da solo, così entrò in Minecraft.

Adorava quel gioco non tanto per i suoi contenuti quanto più per la sua unicità : non era uno di quei videogiochi con la trama prefissata e immutabile. No, in Minecraft ogni mondo era una nuova avventura, un nuova sfida ed una nuova vita. Niente era mai uguale.

A volte Max desiderava essere lì a combattere i mostri e a edificare città.

Non sapeva che di lì a pochi giorni si sarebbe volentieri rimangiato quel pensiero.

*********************

Verso sera Max chiuse il mondo in cui stava giocato e aprì "Death World", ossia il mondo che lui e Paul usavano per giocare in multiplayer. Da un po' di tempo i due si erano anche procurati dei microfoni con i quali potevano parlare nel gioco anziché scriversi in chat, e ciò li agevolava enormemente.

In breve vide comparire nel mondo anche una skin occhialuta e con un camice bianco. Era senza alcun dubbio Paul.

I due cominciarono il loro gioco preferito. Lo avevano chiamato "Muori e Perdi". Consisteva praticamente nel costruirsi un fortino ciascuno e combattere l'altro con trappole e truppe. Il primo che moriva perdeva.

Max si costruì un castello di pietra con tanto di fossati e trappole e creò in armata di Golem di Ferro. Paul invece creò un forte di legno e un armate di gatti e Golem di Neve. Inutile che viene dica l'esito dello scontro.

Non appena la skin di Paul ricomparve sullo schermo i due si scambiarono un paio di battute e si prepararono a ricominciare. Ma ad un certo punto Paul chiese : -Max ... che cos'é quello?-

Max chiese attraverso il microfono : -Cosa?-

-Quello lì ... quel coso nero-

Max rimpianse il fatto che non esistessero possibilità di alzare le braccia in Minecraft, perché non capiva cosa l'amico indicasse : -Dimmi dove!-

Allora Paul si ricordò che erano in Minecraft : -Sulla collina dietro di te!-

Max si voltò e capì a cosa l'amico alludeva : su un piccolo rigonfiamento di terra a pochi cubi dalla sua skin c'era un altra skin, completamente nera, senza volto né espressione. All'improvviso si ricordò di una leggenda del gioco a cui non aveva mai dato peso : -Herobrine!-

La figura misteriosa fuggì; i due amici credettero improvvisamente a tutte le cose strane che avevano sentito di Minecraft e si lanciarono all'inseguimento. Se avessero catturato Herobrine, pensavano, sarebbero diventati due eroi non solo a New York ma in tutto il mondo. Quel coso era la prova che Notch aveva davvero un fratello defunto.

Mentre correvano però Max capì che qualcosa non andava : aveva già sentito parlare del Demone dagli Occhi Bianchi e sapeva che somigliava ad un giocatore, non a un tizio tutto nero. Inoltre nei vari video scaricati da YouTube aveva appreso che di certo non era un codardo e che non fuggiva di fronte agli avversari. Ma allora quello chi era?

Abbandonò le riflessioni quando la figura raggiunse un bosco e si gettò in portale che nessuno dei due aveva mai visto : era simile a quali del Nether, ma era fatto di bedrock e la sua superficie era rossa come il sangue. Max e Paul si gettarono al suo interno.

Mentre il gioco si caricava, Max si chiese chi fosse quel coso e che razza di dimensione era quella in cui stavano entrando. Decise che la cosa più opportuna era chiederglielo di persona una volta catturato.

Il gioco finì di caricarsi e Max e Paul entrarono nella nuova dimensione. Il primo pensiero di Max fu di essere stato preso in giro : il mondo pareva essere lo stesso da cui erano partiti. -Dannato coso!- urlò. -Ci ha giocati!-

Ma Paul sembrava di un altro avviso : -Guardati bene intorno ...- Max si voltò e urlò : -Eeeh? Cosacosacosa?-

Il bosco dietro di loro non era più lussureggiante come prima : gli alberi erano spogli e i tronchi secchi. L'erba aveva assunto un colore marrone ed era più brulla, priva di fiori o pianticelle. Nei laghi l'acqua era diventata verde, tanto che sembrava veleno.

Ma la cosa più sorprendente erano il sole e la luna : etano immobili nel cielo, l'uno accanto all'altra, e la luce da loro prodotta colorava il cielo di rosso. Inoltre qua e là c'erano grossi quadrati neri rotanti, molto simili a buchi neri.

I due amici udirono dei grugniti e scoprirono che anche i ruoli dei mob si erano invertiti : i maiali, le pecore e le mucche erano nascosti all'ombra degli alberi e camminavano su due zampe, a differenza degli zombie e degli scheletri che invece non solo non bruciavano al sole, ma si muovevano a gattoni ed erano inoffensivi. Quando una pecora abbandonò l'ombra si bruciò come se fosse un mob ostile.

-Mi è venuto un sospetto- disse Paul mentre costruiva un portale per il Nether. Anche il portale era cambiato : l'ossidiana era diventata rosa e la lastra nera. Una volta entrati negli Inferi, scoprirono che al posto del Netherrack ora c'era uno strato di ghiaccio e la lava era scomparsa lasciando il posto all'acqua. I Ghast nuotavano nei laghi e parevano incapaci di volare, così come tutti gli altri mob del Nether che erano diventati pacifici. Paul allora andò in modalità creativa e costruì un portale per l'End; anche questo ora era diverso. Le grandi torri avevano lasciato il posto a tozze piattaforme e gli Enderman fluttuavano nel cielo, al contrario dell'Enderdragon che camminava trascinando le sue fitte ali sul terreno.

Max e Paul capirono che cosa era successo.

Quel posto non era una nuova dimensione. Era lo stesso mondo, ma in negativo.

Tutto ciò che prima era bello e pacifico ora era ostile e oscuro e viceversa.

All'improvviso la figura nera che li aveva condotti lì ricomparve davanti a loro e con lei si spawnarono due alti Enderman bianchi. I due ragazzi non ebbero il tempo di fare qualcosa : subito infatti gli Enderman afferrarono le loro skin e si teletrasportarono in cielo per poi farle cadere.

A quel punto il gioco andò in crash.

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