Avevo visto quel ragazzo crescere e cambiare nel tempo.
‘’ Il ragazzo che ama la pioggia ‘’ come amavano prendermi in giro i miei fratelli.
Io che sono al di fuori del tempo e dalle emozioni mi ero per la prima volta in millenni affezzionato a un essere umano ,per di più loggorroico e iperattivo.
Era nato in un giorno di pioggia come tanti altri bambini, non aveva nulla di speciale o di particolare.
Lo avevo osservato distrattamente crescere senza mai soffermarmi sulla sua piccola esistenza.
Ogni volta che scendevo sorrideva e iniziava a correre ridendo sonoramente cercava di abbracciarmi senza mai riuscirci.
Sua madre dietro di lui rideva guardando il suo piccolo correre con le braccia aperte per poi abbracciarlo ricordandoli che lui era nato in un giorno di pioggia e che io lo  avrei sempre prottetto.
Poi sua madre si era ammalata e io sapevo che ormai era il suo tempo e che doveva lasciare quel mondo.
Per la prima volta dopo millenni provai tristezza per la donna che aveva insegnato a suo figlio ad amarmi.
Morì in un giorno solleggiato.
A comunicarmelo fu mio fratello a cui chiesi di brillare il più possibile per  quella donna.
Il funerale si era svolto dopo due giorni e mio fratello seppur contrariato mi aveva lasciato il suo posto.
Mentre scendevo vidi quella donna. Mi chiese di proteggere il suo piccolino prima di ascendere ovunque stesse andando.
Guardai il bambino con accanto suo padre  bagnati fradici.
Il bimbo non aveva allargato le braccia per abbracciarmi solo cercava di confondere le sue lacrime con me cercando di dar  forza a suo padre anche se in cuor suo mi pregava e pregava chiunque di ridarli sua madre.
E  questa volta cercai di abbracciarlo io per infonderli corraggio.
Nel crescere il ragazzo non aveva smesso di amarmi forse perché  li ricordavo la sua amata madre.
Anche lontano dal ragazzo o vicino continui a pregare che al più presto trovasse una persona da amare e che ricominciasse a cercare di abbracciarmi.
Poi era arrivato il sovrannaturale e Derek Hale e aveva reso felice il mio umano preferito.
Certo prima li avevo fatto dispetti e cercavo di metterlo alla prova quando potevo.
Alla fine avevo accettato il loro amore in quanto Stiles era felice.
Arrivarono giornate piene di amore e dolcezza.
Picknick in cui avevo costretto mio fratello a brillare con energia.
I primi baci puntualmente interrotti da me , le prime litigate e gelosie per poi riappacificarsi.
Vedendolo così felice inizia a distrarmi da lui e rivolgere la mia attenzione altrove tornando poche volte a trovarlo.
Puntualmente come da piccolo appena mi vedeva iniziava a correre cercando di abbracciarmi sotto lo sguardo rassegnato di Derek.
Poi un giorno una preghiera un sussurro  e tante lacrime mi erano giunti e avevo spodestato velocemente mio fratello non senza insulti  per capire cosa succedeva.
E capii che il mio umano soffriva ancora.
Derek se n’era andato.
Cercai di consolarlo ma io che sono invisibile non riuscivo a fare un granchè.
Solo rimasi con lui  mentre infinite lacrime e dolore circondavano il mio umano.
Nel silenzio mi chiese di trovare Derek e riportarglielo.