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Autore: _UriNameJungKook_    21/05/2016    2 recensioni
Piccolo pensiero per tutte le Yoongi Biased e un ringraziamento per Haphephobia.
"I suoi occhi.
Paura.
Lo stomaco si contorce.
Respira.
Pensa ad altro.
Chiudi gli occhi.
Non guardarlo.
Dolore."
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO AUTRICE
Mentre finisco di scrivere il prossimo capitolo di Bene e Male ho pensato di farvi un regalino.
È principalmente per farmi perdonare del periodone di assenza che ho fatto. Ho scelto Yoongi perchè mi dispiaceva per tutte le povere criste che lo vogliono in Timidi e Indifesi ma ancora non lo possono avere quindi...ecco qui.
Però è un pensiero speciale anche per Haphephobia, per ringraziarla della one shot che probabilmente scriverà in base ad una richiesta (?)
Spero vi piaccia, fatemi sapere!💕



Quegli occhi che ti fissavano da lontano, la loro insistenza, la loro resistenza.
In quella sala da ballo, a scuola, le luci colorate mandate da un proiettore creavano un gioco di luci piacevole, e insieme alle dolci note soffuse dei Bigbang, con una calma Let's not fall in love, rendevano l'atmosfera suggestiva tanto da potersi persino perdere nei propri pensieri, e quasi dormire ad occhi aperti.
Questo è senz'altro quello che avresti fatto se non fosse stato che il tuo migliore amico ti stava fissando serio da tutta la sera, il suo sguardo penetrante come una spada.
Continuavi a non capire perchè Yoongi avesse reagito così male quando gli avevi confessato la cotta che avevi per lui.
Non pensavi che ti avrebbe ignorato.
Non pensavi che tenesse così poco a te.
Erano passate ormai settimane da quando ti aveva tolto la parola.
E ti mancava.
Ti mancava la sua pigrizia, quel suo 'No, non ho voglia di andare a fare un giro, non possiamo solo restare a casa e parlare?'.
Il suo strano modo di prendersi cura di te senza volerti dimostrare che davvero eri importante.
Eppure, quella sera, quelle due iridi non si staccavano da te, nemmeno un secondo.
Spostasti la testa in un'altra direzione, rivolgendola verso la pista da ballo.
Mentre la voce delicata di Taeyang riempiva lo spazio in una specie di calma tranquillizzante, le coppie ballavano felici sorridendosi a vicenda.
Potevi vedere tuo fratello Hoseok, nonchè amico amico di Yoongi, con le mani delicatamente posate sui fianchi della sua ragazza, un dolce sorriso stampato in volto mentre la sua testa restava leggera sulla spalla di lei. Lei aveva le braccia avvolte al suo collo, sguardo innamorato perso e tanta tenerezza.
Eri felice per loro.
Ma avresti voluto che Yoongi ti guardasse nello stesso modo in cui tuo fratello fissava la sua ragazza, con amore.
Prima che potessi accorgertene, i tuoi occhi erano pieni di lacrime, e quando li rivolgesti verso Yoongi di nuovo, con leggero disappunto notasti che non era più lì.
Abbassando lo sguardo, continuasti a singhiozzare leggermente, fino a quando non ti ritrovasti un bicchiere di un rosso intenso e borgogna nella visuale.
Poi una mano sulla spalla.
Fredda.
"Ehi T/n stai bene?" Hoseok ti chiese.
Era già finito il ballo allora.
"Si si, solo un po' di sonno" mentisti fingendo un sorriso, tirando su col naso e asciugando i residui di acqua salata sulle tue guance.
Tuo fratello aveva chiaramente capito che c'era qualcosa che non andava, ma di certo aveva capito anche che non eri dell'umore giusto per parlargliene.
Voi due avevate davvero un buon rapporto, quindi sapeva che non appena te la saresti sentita, gliel'avresti detto.
"Bene...vuoi qualcosa da bere?" Chiese accarezzandoti delicatamente la testa, come sapeva che ti tranquillizzava sempre.
"Mhh...cos'hai tu nel bicchiere?" Chiedesti curiosa, quella bevanda alla vista così densa, non ti sembrava nessun tipo di succo lì presente.
Sussultò un attimo alla tua domanda, ma ricomponendosi subito rispose "Succo di frutti di bosco"
"Ah, me lo porti?"
"Credo sia finito"
"Ah, fa niente allora."
"Ok, io torno dalla mia ragazza. E...Yoongi voleva parlarti. È in corridoio." Disse per poi allontanarsi.
Il tuo cuore batteva fortissimo, sembrava che esistesse solo quel rumore.
Piano ti incamminasti verso l'uscita, affacciandoti presto con il corridoio.
Ti guardasti in torno, subito scorgendo in lontananza la chioma grigia del tuo migliore amico.
Si avvicinò anche lui.
Arrivato davanti a te, rimanesti in silenzio, a corto di parole.
"T/n..."
Mentre i tuoi occhi avevano ripreso a bruciare, con le lacrime in postazione pronte a cadere, la tua testa si abbassò istintivamente, troppo poco coraggio e tanto, forse troppo imbarazzo per riuscire a reggere il confronto.
I suoi occhi.
La sua voce era uscita come un soffio disperato, triste, rassegnato.
Non sapevi cosa pensare.
Così mantenesti il silenzio.
Sospirò, prima di prendere la tua mano nella sua.
Fredda.
Non aveva mai fatto una cosa del genere. Non gli era mai piaciuto il contatto fisico.
"Mi dispiace"
Alzasti la testa, le lacrime ormai parte integrante del tuo viso.
"Per cosa?" Chiedesti debole.
La tua voce era spezzata.
"Lo sai" rispose semplicemente, visibilmente frustrato da chissà che cosa.
Il tuo sguardo ancora vagava per quel largo pezzo di scuola, usato tutti i giorni, ma ora quasi sconosciuto considerando l'oscurità tutt'intorno.
"Perché mi hai ignorato, come se ti fossi arrabbiato con me solo perchè io ti..."
"Mi dispiace" ripeté.
"Non hai risposto alla mia domanda" constatasti.
"Ascolta..." Cominciò, delicato.
"Guardami" disse ancora, gentile.
Ti alzò il mento, così che i vostri sguardi si incastonavano tra loro.
"Non é come pensi" cominciò, sembrando stremato.
"Io non sono quello che tu pensi" aggiunse.
"Cosa..." Farfugliasti insicura, non capendo.
"Credimi quando dico che ci tengo davvero a te. Lo so che può non sembrare così e mi dispiace non riuscire a dimostrartelo. Non sono bravo in queste cose.
Il problema è che io..."
"Tu?" Chiedesti tesa, e molto confusa.
Sospirò ancora. Non l'avevi mai visto così nervoso.
"Su Yoongi dimmelo" dicesti, e ora lo guardavi intensamente, volendo sapere cosa aveva intenzione di dirti.
"Io...non sono umano."
"Sono un vampiro"
Lo guardasti scettica.
"Ma i vampiri non esis-"
"Non è che non mi piaci. Cazzo, se mi piaci. Ma non puoi capire quanto sia difficile per me start vicino e sentire il profumo del tuo sangue, vedere il tuo collo...mi fa impazzire." Disse leccandosi le labbra, e respirando profondamente.
"Non volevo farti male" disse infine.
Stavi per dirgli di non dire cazzate, perché i vampiri non esistono e si stava solamente rendendo ridicolo, quando ancora una volta in quella sera il suo sguardo ti bloccò.
I suoi occhi.
Rossi.
Quel suo avvicinarsi così velocemente era preoccupante, non salendo cosa aspettarti.
"Yoongi..." Sussurrasti spaventata.
"Non ce la faccio più T/n, mi trattengo da troppo" disse, mentre quei suoi rubini sembravano essere in grado di risucchiarti l'anima.
La tua schiena sbattè contro il muro, freddo.
E avevi freddo pure tu, ma non sapevi se era dovuto alla paura, o ad altro.
Eri in trappola.
Yoongi accarezzò piano la tua guancia, provocandoti piccoli brividi lungo tutto il corpo.
Si avvicinò lentamente, sussurrandoti sulle labbra "Ho aspettato a lungo questo momento".
Sorrise mostrandoti i suoi canini affilati e facendoti sussultare dalla paura.
Un ultimo sguardo fugace a quel rosso prima di ritrovarti le sue labbra sopra le tue, in un bacio pieno di passione, ma soprattutto amore.
Allora Yoongi dopotutto sa amare sul serio.
La felicità che provavi sovrastava tutto, anche la paura provata in precedenza.
Staccatosi da te, ti accarezzò i capelli, dicendo "Così bella. Così, così bella."
Arrossisti, sorridendo lievemente.
Yoongi si intenerì alla tua vista, eri perfetta per lui.
La sua mano si spostò al tuo collo, tastando e accarezzando la pelle candida di quella zona.
Capendo le sue intenzioni, lo ammonisti "Yoongi..."
Continuando a fissarti il collo, avvicinò anche la sua testa.
E questa volta sapevi che non era per un bacio.
"Shh" fece, producendo un sibilio strano, causato probabilmente dai canini.
I suoi occhi.
Paura.
Lo stomaco si contorce.
Respira.
Pensa ad altro.
Chiudi gli occhi.
Non guardarlo.
Dolore.

Un forte gemito di dolore non potè fare a meno di uscire dalla tua bocca, la fitta lancinante al collo la più dolorosa della tua vita.
La sensazione del sangue che abbandonava il tuo corpo era strana, mentre sentivi il tuo corpo sempre più debole e la tua coscienza a seguire.
Yoongi si gustava ogni goccio, ma dopo qualche minuto si staccò, consapevole del fatto che se avesse continuato, ti avrebbe uccisa.
E lui invece ti voleva con lui per sempre.
E fu lì che sentisti tutto il tuo corpo bruciare.
Non solo la pelle, ma anche dentro di te.
Ogni battito, ogni respiro, ogni minimo movimento.
Prima di svenire sfinita, sorridesti alla vista del suo sorriso insanguinato, e dei suoi occhi rossi.

"Hyung. Si sta svegliando" disse Hoseok.
Yoongi si affrettò ad avvicinarsi al tuo letto, impaziente.
Apristi gli occhi, la luce del giorno leggermente fastidiosa.
Ricordadoti gli avvenimenti accaduti la sera prima, guardasti spaventata tuo fratello.
"Lui...lo sa?" Chiedesti a Yoongi.
Lui ridacchiò leggermente.
"Sono come voi" rispose Hoseok.
I tuoi occhi si spalancarono.
"Da quando?"
"Da almeno un mese" rispose Yoongi.
"Come stai?" Ti chiese sempre tuo fratello.
"Bene, ho giusto un po' di bruciore alla gola."
"È la fame. Vado a prenderti da bere."
Disse Hoseok vedendo anche i tuoi occhi rossi.
Rimase solo Yoongi.
"Ora ti toccherà sopportarmi per sempre" ridesti.
"Un onore" sorrise, poi si avvicinò a te e mentre le sue iridi si ritinsero di rosso.
"Ora sei perfetta a tutti gli effetti" disse.
Sorridesti.
"Ti amo Yoongi"
"Ti amo T/n"
Il bacio fu dolce, con i vostri canini che si scontravano.
Rientrò Hoseok, giusto in tempo per vedervi staccarvi.
"La partecipazione per il matrimonio dov'è?" Ghignò divertito.
"Oppa!" Urlasti tirandogli il cuscino in faccia.
Lui rise, per poi riprendere il vassoio che aveva appoggiato sul comodino in mano e consegnartelo.
Ti diede un bicchiere con un liquido denso e colore rosso borgogna, dicendo "Bevi", incoraggiandoti con un sorriso.
Dopo averlo gustato e terminato, posasti il bicchiere vuoto vicino al letto.
"Ma allora non era succo di frutti di bosco"


   
 
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