Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: _Ape_    11/04/2009    9 recensioni
Fan fiction momentaneamente abbandonata. Gli aggiornamenti riprenderanno quando riuscirò a gestire meglio una long fic. :) Cancellate tutto ciò che sapete sui Pokemon fino alla scena del 1° film dove Ash rimane pietrificato. Ebbene, le lacrime dei Pokemon non hanno effetto e Mewtwo riesce ad avere la meglio su Mew, conquistando il mondo assieme ai suoi Pokemon Clone e alla maggior parte dei leggendari. Ora però non voglio aggiungere più nulla ed auguro a tutti una piacevole lettura.
(Molto probabilmente, con l'avanzare della storia, inizierò diventare un po' più cruenta, quindi potrebbero esserci alzamenti di rating).
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Anime
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Capitolo 1: La statua

 

Era una notte buia, il cielo era coperto di nuvole corvine che oscuravano completamente la luna, la quale sarebbe dovuta essere piena. In una bellissima sala principesca, situata in un palazzo costruito su un altopiano, fino a vent’anni fa conosciuto come ‘Altopiano Blu’, vi era una riunione importantissima della Reggenza della Clonazione Oscura, il regno creato da Mewtwo e Darkrai dopo aver finalmente tolto di mezzo Mew.

-Continuo a dire che non si può andare avanti così! Questa maledettissima Resistenza della Luce sta diventando sempre più forte, bisogna fare qualcosa per toglierla di mezzo, e subito! - sbottava un’ombra nera seduta a capotavola - Altrimenti potremmo pentircene! - si fermò, sorseggiò un alcolico violaceo da un calice d’oro e continuò – Semmai quel ragazzino riuscisse a liberarsi dalla pietrificazione, per noi e per il nostro regno sarebbe la fine e lo sapete fin troppo bene!

-Calmati, Darkrai – lo interruppe il Pokemon seduto all’altro capotavola – Sai meglio di me che è impossibile liberarsi dalla pietrificazione, ed è per questo che venti anni fa ho cercato di colpire il mio originale per sbarazzarmi di lui! Sfortunatamente, il colpo ha preso in pieno il ragazzino. A quest’ora, semmai avessi preso Mew, la resistenza non ci darebbe tutti questi problemi...

 A queste parole, un enorme dragone nero* alzò la testa e disse: - Mewtwo, invece di maledire il ragazzino, dovresti ringraziarlo! Secondo quel che ha detto Dialga l’indovino, se non avessi colpito il marmocchio, a quest’ora la Reggenza della Clonazione Oscura nemmeno esisterebbe.

A quelle parole, il gatto psichico annuì scocciato. In fondo, -per lui - un ragazzino non poteva essere chissà quale minaccia.

-... Quel che importa, per ora, è riuscire a sopprimere ogni tentata rivolta, bisogna esser pronti ad ogni evenienza, chiaro?

-Certamente, - disse un’enorme bestia marina –Bisogna stare sempre all’erta... Ora fate silenzio, per favore...

-Che c’è, Kyogre?- chiese Darkrai.

La bestia aveva chiuso gli occhi, e dopo una manciata di secondi li riaprì e disse: -Spie.

Detto ciò, utilizzò un potentissimo idropompa che distrusse la massiccia porta d’ingresso della sala.

Tra la densa polvere alzata dall’attacco, si riusciva stentatamente a distinguere il profilo di una donna, che si faceva man mano più chiaro: capelli blu notte, spavaldi occhi del medesimo colore, alta e snella, fisico sportivo. La donna, di circa vent’anni, non si mostrò spaventata dinnanzi a quella situazione, e con tono deciso e allo stesso tempo ironico disse: -Oh, mi avete già scoperto? Ed io che credevo di durare un po’ di più. Va’, arrivati a questo punto...  Mamoswine! - E lanciò una sfera che, dopo aver emanato un raggio rosso, fece apparire un enorme quadrupede. Gli saltò in groppa e urlò – Mamoswine, corri! – dopo di che iniziò una folle corsa per l’immenso palazzo alla ricerca di una via d’uscita.

La donna e il Pokemon erano inseguiti da sei Pokemon, tra cui Kyogre, che tentavano continuamente di ferirli con ogni sorta di attacco, fallendo miseramente.

Passata circa mezz’ora, le due spie erano finalmente riuscite a seminare gli inseguitori.

- Ce n’è voluto di tempo, eh, Mamoswine? Ma alla fine li abbiamo superati! Meriti un po’ di riposo, torna nella sfera.- disse la ragazza – Già, ma temo proprio di essermi persa. Quella mi sembra una probabile via d’uscita...- e si avviò verso una porta blindata, che riuscì ad aprire solo dopo averla fusa grazie ad un lanciafiamme del suo Lopunny.

Scavalcato l’acciaio fuso, unico ricordo rimasto della porta, si ritrovò in un’angusta e polverosa stanzetta occupata quasi interamente da macchinari, tutti collegati ad una specie di... freezer? Non avendo le idee chiare su cosa fosse quel ‘frigorifero’, la ragazza si avvicinò per analizzarlo meglio. Era leggermente più basso di lei e gelido come il ghiaccio e attraverso una lastra di vetro verde posta su un lato si riusciva ad intravedere qualcosa, o meglio, qualcuno. Nel freezer c’era infatti una statua che rappresentava un ragazzino, probabilmente di dieci anni, con crepe o spaccature su tutto il corpo che convogliavano in un'unica, grande spaccatura posta sul lato sinistro del petto. La ragazza quasi s’incantò di fronte a quell’alquanto strana statua e, fosse per lei, sarebbe rimasta pomeriggi interi a studiarla. Il religioso silenzio venne interrotto da un tonfo alquanto pesante, che fece intuire alla donna di esser stata scoperta.

-Merda, ma che razza di spia sono? Mi faccio scoprire come se nulla fosse! – commentò stizzita, e guardando la statua aggiunse: -Questa quasi quasi me la porto, devo assolutamente farla vedere al capo, ne sarà entusiasta!

La donna si mise a girare attorno alla cella frigorifera per capire come tirarne fuori la statua a forma di ragazzino, fin quando non trovò un pulsante con su scritto a caratteri cubitali la parola “EJECT”, lo premette e pian piano uno sportello iniziò ad aprirsi, rilasciando un fumo gelido. Quando lo sportello si fu aperto del tutto, la donna prese nuovamente la sfera contenente quell’enorme mammut e, dopo averla lanciata, trascinò la statua fino al pokemon e salì in groppa al suo Mamoswine dicendo: -Forza Mamoswine, dobbiamo uscire di qui, non c’è tempo da perdere!

Al che il pokemon rispose con un profondo barrito, seguito da una corsa per i corridoi dell’Altopiano Blu.

 

La bestia marina si guardò altre due volte intorno, ma della fuggiasca nessuna traccia. Dopo un’ultima occhiata alla stanza meglio conosciuta come ‘Sala D’Onore’, Kyogre decise finalmente di finire le ricerche e disse ai cinque compagni: -A questo punto direi di cessare le ricerche, le spie sono sparit...

Prima che potesse terminare la frase, la porta venne sfondata da un Mamoswine che portava in groppa l’oggetto delle loro ricerche.  La bestia li guardò un secondo, poi disse con tono secco: -Prendeteli! – ed una seconda, folle corsa ebbe inizio.

‘Ma sempre così deve finire? Io che sto per uscire vittoriosa, e vengo puntualmente scoperta! Da domani in poi mi do all’ippica!’ iniziò a pensare tra sé e sé la ragazza ma quella constatazione venne interrotta da un volo da una finestra dell’altopiano.

La ragazza si mise una mano d’avanti al viso per proteggersi dalle schegge di vetro, dopodiché strinse i piedi a mo’calcio sui fianchi di Mamoswine per farlo accelerare e sfrecciò a tutta velocità verso una grotta. All’entrata vi era scritto ‘Uscita Via Vittoria’ e la donna aggiunse: -Bene, se ci nascondiamo nessuno riuscirà a trovarci qui dentro.- e fece segno al pokemon di svoltare a sinistra. Camminarono nel labirinto di cunicoli per ancora un po’ e, quando furono sicuri di aver seminato gli inseguitori, i fuggiaschi si concessero un momento di pausa. La donna smontò dal pokemon trascinando la statua e lo fece rientrare nella sfera poké e, nel tentativo di poggiare la statua al muro, le spezzò un braccio.

-Oh, miseria! Oggi è proprio una giornata no, ho capito! – disse maledicendosi, ma, guardando attentamente la statua si accorse che in realtà il braccio non si era spezzato, bensì si era piegato, notò anche che l’intera statua aveva iniziato a sbriciolarsi esternamente, mentre un fascio di luce accecante iniziò ad avvolgerla. Lo spettacolo durò circa una decina di secondi e, quando la luce si esaurì del tutto, al posto della statua apparve un ragazzino dalla carnagione scura e dai capelli corvini come gli occhi in quel momento strabuzzati, tanta era la paura mista a stupore e ad un pizzico di meraviglia. L’espressione era spaesata e il giovane continuava a guardarsi intorno per capire cosa fosse successo e soprattutto dove si trovasse. La donna, tanto stupita e meravigliata quanto il ragazzino, fu la prima a parlare: -E... E tu chi saresti? – dopo qualche secondo di silenzio, il ragazzino prese coraggio e disse: -I-io mi chiamo Ash Ketchum e vengo dalla città di Pallet. Tu sei? – La donna, senza una minima esitazione rispose: -Lucinda, piacere! – poi, quando realizzò per bene le parole pronunciate dal ragazzo scosse la testa e disse: -Aspetta un momento... Tu saresti Ash Ketchum? Quell’Ash Ketchum?





* Il dragone nero sarebbe un Rayquaza shiny, nero rende più l’idea di oscuro.

Ma Saaaalve! Sono nuova del sito e questa è la mia primissima Fan Fic. Spero che piaccia e che come inizio sia convincente! Per favore, qualche anima pia lasci un commentino, ne sarei estremamente felice! Sappiate che ne accetto sia di positivi che
di negativi!
Baci, Abbracci & Co.
Ape Chan

P.S.= Ne approfitto per augurare a tutti una felice Pasqua
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: _Ape_