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Autore: Fujiko91    22/05/2016    8 recensioni
Tutti i nani di Erebor sanno che Dwalin fa dei meravigliosi tatuaggi, così anche Frerin convince suo fratello Thorin a farsi fare un tatuaggio sulla schiena....
Cosa rappresenta questo tatuaggio?E come reagirà Bilbo nel vederlo?
Vi invito a leggere questa dolce e divertente One Shot!
Buona lettura! *^*
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bilbo, Dwalin, Frèrin, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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I nani di Erebor, quando avevano voglia di farsi un bel tatuaggio, sapevano perfettamente a chi rivolgersi: Dwalin. Quest’ultimo, infatti, eccelleva in quel campo, non lo batteva nessuno.

Quasi tutti i nani andavano da lui per farsi fare un tatuaggio, poteva essere in onore della guerra appena vinta, oppure il nome della propria amata. Lui tatuava di tutto.

 

                                  ************

 

Un giorno Frerin, dopo essere stato come al suo solito a Dale, decise di recarsi da Dwalin, con il fine di regalare un tatuaggio a suo fratello maggiore Thorin. Il giovane nano aveva da poco incontrato una creatura alquanto bizzarra in città; non ci aveva pensato due volte: era corso a casa, aveva preso penna e calamaio e aveva ricopiato meticolosamente quell’essere misterioso.

Frerin entrò nello studio del guerriero pelato e gli consegnò il disegno. “Vorrei che facessi questo tatuaggio a Thorin, sulla schiena.”

Dwalin osservò con attenzione la figura e pensò immediatamente che si fosse trattato della solita burla di quel birbante. “Guarda,” rispose corrucciato, “non voglio prendere parte a questo stupido scherzo.”

“Non si tratta affatto di uno scherzo” obiettò Frerin con un’aria insolitamente seria. “Ci tengo davvero tanto che tu faccia questo tatuaggio a Thorin. So che sei il migliore in questo campo e…” Sul suo volto si creò un sorrisino furbetto. “Pensa che onore: fare un tatuaggio al futuro Re!”

Il principe più giovane era sempre stato molto scaltro: otteneva ciò che voleva ogni volta, senza problemi; vantava di un’eccellente intelligenza strategica che gli consentiva di conseguire i suoi scopi in ogni situazione. E quella volta non fu da meno.

Dwalin accettò, e Frerin trattenne con fatica un sorriso vittorioso e diabolico al contempo.

Il giovane nano, felice, andò a prendere suo fratello, mentre quello più anziano pensava: quando avrò finito questo tatuaggio sarò il nano più famoso di Erebor!

 

                                 *************

 

“Dai Thorin! Non puoi dire di no al tuo adorato fratellino!”

Frerin sapeva che in quel modo suo fratello avrebbe ceduto. Erano poche le cose che riuscivano a intenerire lo stoico Scudodiquercia e, le lacrime e gli occhi tristi del fratellino, erano tra quelle.

E così, Thorin non si fece più supplicare e si recò da Dwalin assieme a Frerin.

 

Dopo circa un’ora in cui Frerin non aveva fatto altro che tamburellare le dita sul tavolo, finalmente la porta si aprì. Il giovane nano non ci pensò due volte e si precipitò impaziente nel laboratorio di Dwalin. Lì trovò suo fratello davanti ad uno specchio e, prima che potesse emettere un solo suono, egli parlò: “Cos’è quest’omino che mi ha tatuato sulla schiena?” Dalle sue parole non trapelava alcun accenno di acredine, solo una mera curiosità dovuta a quella stravagante creatura che gli ricopriva gran parte dell’ampio dorso.

Frerin rispose immediatamente: “E’ uno hobbit. Sai, sono stato a Dale e lì ho incontrato un omino molto simpatico; mi ha offerto da bere e abbiamo parlato. Parlava solo di piante e di giardinaggio…  in ogni caso l’ho trovato così interessante che alla fine ho deciso di disegnarlo.”

“Sì, ma perché hai voluto che me lo ritrovassi sulla schiena?”

“Solo per regalo, mio dolce fratello.” Sul volto di Frerin si dipinse un sorrisino canzonatorio. “E poi ti sta anche bene…”

Thorin avrebbe voluto urlargli di tutto ma, per una volta, riuscì stranamente a tenere a freno la sua impulsività: ormai il tatuaggio era stato fatto, di certo sbraitare e inveire contro quell'imbecille non avrebbe cambiato nulla.

 

                             ***************

 

60 anni dopo…

 

Dopo circa sei ore di viaggio – che ai nani parvero infinite – la Compagnia di Thorin decise di rifocillare le forze presso le sponde di un fiume.

Bilbo non ebbe neanche il tempo per sedersi su un masso, che Fili e Kili lo afferrarono per le braccia e lo condussero nel bel mezzo della folta vegetazione. “Ragazzi!” protestò lo hobbit, perplesso, e anche leggermente spaventato. “Che state facendo?”

“Vogliamo farti vedere una cosa” risposero simultaneamente i due fratelli. “Lo sai che lo zio ha un tatuaggio sulla schiena?”

Il signor Baggins stette per rispondere, ma le parole gli morirono in bocca non appena guardò dinanzi a sé: Thorin Scudodiquercia era completamente nudo, intenzionato a lavarsi presso un lago, dando platealmente mostra di tutta la sua virilità nanica.

Bilbo percorse con gli occhi i pettorali del nano, per giungere poi agli addominali ben scolpiti, in quel momento baciati dal sole. Non appena lo sguardo dello scassinatore andò più in basso, egli divenne rosso come i peperoni che andava a comprare al mercato di Hobbiville.

Quando il nano si voltò, il signor Baggins poté notare un disegno sulla sua schiena. “No, fino ad oggi non lo sapevo,” rispose cercando di sembrare il più tranquillo e indifferente possibile, “che cosa rappresenta?”

“Uno hobbit, mastro Bilbo.”

Lo hobbit sobbalzò non appena udì la voce burbera di Dwalin alle sue spalle.

Non appena il guerriero pelato si allontanò, i due giovani nani scoppiarono a ridere.

“Ora che il mistero è stato risolto, possiamo andare” disse Kili allegramente. “Dai, vieni Fili, lasciamo il signor Boggins qui da solo.”

Lo hobbit era come immobilizzato nel punto in cui si trovava, nel volto aveva disegnata un’espressione quasi da ebete.

Ma guarda un po’! pensò basito e ammirato allo stesso tempo, quel nano prima dice che gli hobbit non gli piacciono, e poi ne ha uno tatuato sulla schiena! Ovviamente prima o poi gli dirò la mia opinione su questa faccenda… E devo anche ricordarmi di mettere in chiaro una cosa con Fili e Kili, una volte per tutte: il mio nome è Baggins, non Boggins!

Assorto com'era nei suoi pensieri, non si era nemmeno accorto che Thorin aveva smesso da un bel po’ di lavarsi, ed ora si trovava accanto a lui. “Mastro Baggins, cosa ci fate qui?”

Riconoscendo quella voce, Bilbo si riprese dal suo stato di ipnosi, come se qualcuno gli avesse appena rovesciato un secchio di acqua ghiacciata in testa.  Nel momento in cui si voltò verso il capo della Compagnia, gli rivolse la prima scusa che gli era venuta in mente: “Ehm, ecco… volevo solo avvisarti che è pronta la cena!”

“Va bene, allora andiamo.”

Adesso speriamo che la cena sia per davvero pronta, pensò lo hobbit pieno di inquietudine, mentre si dirigevano verso il fuoco.

 

                                  **************

 

Erano passati un bel po’ di mesi dal giorno in cui Bilbo era venuto a conoscenza del tatuaggio di Thorin. Il suo rapporto con quest’ultimo era decisamente cambiato: in seguito al salvataggio da Azog, il nano lo trattava con rispetto, come trattava qualsiasi altro membro della Compagnia, sebbene la loro situazione fosse un tantinello differente…

Una sera il signor Baggins decise di porgergli la domanda che stava trattenendo da tanto: “Thorin, dimmi, come mai hai uno hobbit tatuato sulla schiena?”

 

Thorin rimase un po’ sorpreso da quella domanda, non se l’aspettava. Inoltre, non aveva le benché minima idea di come lo hobbit potesse essere stato a conoscenza di quella questione. Una volta che si fu ripreso dallo smarrimento, rispose: “Quello è un regalo che mi ha fatto mio fratello minore, sai a lui piaceva disegnare le persone che incontrava a Dale. Fu lì che incontrò questo hobbit che ho tatuato sulla schiena. Il tatuaggio, ovviamente, è opera di Dwalin”

“E’ veramente delizioso.”

Per tutta la notte Bilbo non fece altro che pensare a quel tatuaggio, sperando che un giorno Thorin glielo avrebbe mostrato.

 

                                         ***************

 

I nani avevano valorosamente vinto la Battaglia delle Cinque Armate e Thorin era finalmente Re sotto la Montagna, completamente libero dalla malattia del drago.

Erano passati due anni, oramai Bilbo era il consorte di Scudodiquercia.

Durante la loro prima notte di nozze, lo scassinatore era riuscito finalmente ad appagare la sua curiosità: aveva visto il tatuaggio di Thorin. Era rimasto parecchio sbalordito, dal momento che rappresentava suo padre, il signor Bungo Baggins. Lo hobbit l’aveva immediatamente riconosciuto: a casa aveva un ritratto di suo padre con dei fiori in mano.

Il giorno in cui lo scassinatore gli aveva rivelato questa cosa, il Re sotto la Montagna aveva fatto fatica a trattenere una lacrima amara: quel ritratto di Bungo Baggins lo aveva fatto suo fratello Frerin, il suo caro fratellino che era perito nella Battaglia di Azanulbizar.

E’ un vero peccato che tu non sia qui con me, fratello mio, pensava spesso Thorin, a Bilbo saresti piaciuto.

Il signor Baggins, dal canto suo, si rammaricava del fatto che il suo compagno avesse perso un fratello: avendo perduto entrambi i genitori, sapeva perfettamente cosa significasse perdere un parente, una persona che ti conosce meglio di tutte e della quale sai che potrai sempre fidarti.

 

                                   **************

 

“Thorin?” lo chiamò Bilbo una notte, mentre si trovava tranquillamente accasciato su di lui.

“Dimmi, mio dolce hobbit.” Il nano depositò un casto bacio sulla testa riccioluta del suo consorte.

Quel gesto emozionò tantissimo il signor Baggins: ormai si conoscevano perfettamente e avevano trascorso innumerevoli notti insieme, ma i gesti affettuosi di Thorin sortivano ancora un certo effetto su di lui, come se ogni volta fosse la prima.

“Sai come sono venuto a sapere del tatuaggio?”

“No, come?”

“Me l’hanno detto Fili e Kili.”

Nella testa del nano scattò un campanello d’allarme. “Vuoi dire che Fili e Kili sono a conoscenza del tatuaggio che ho sulla schiena?!”

Per tutta risposta, Bilbo annuì sul suo petto, mentre Scudodiquercia stava già pensando a una serie di esercizi faticosissimi da riferire a Dwalin, il quale li avrebbe fatti sorbire a Fili e Kili direttamente il giorno dopo.


Angolino dell’autrice:

su internet ho trovato quest'immagine che può dare un idea di com'è avvenuto il tatuaggio!:

L’idea mi è venuta perché ho un’amica a cui piacciono i tatuaggi e così ho pensato a Dwalin ed ecco l’idea per una nuova One shot!

Ringrazio come sempre la mia beta per avermela corretta *w*

Alla prossima!

Dalla vostra Fuji.

 
  
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