Sempre qui, sui muri.
Mattoncini su mattoncini.
Graffiti e altri sfregi.
E il borgo che avanza,
In piazza Santa coi fra',
A beccare le belle ragazze.
Carine nella loro carnagione varia.
Sempre sulle panchine, distesi.
A raccontarci le nostre storie, depressi.
Musica filtrava dal basso,
Le nostre orecchie ne erano piene.
Strofe, rime, poesie, flow che impazza,
Nella cassa della macchina.
E scorre come sangue sulla strada,
Ruote bucate, jeans strappati, e amici andati.
Cresciuto nell'ombra opprimente dei palazzi comunali.
Non ho mai vista la luce,
Me la sono inventata, č partito tutto dalla mia mente.
Ed ora, non riesco pių a fermarla.