Serie TV > NCIS
Ricorda la storia  |      
Autore: ncis_final    24/05/2016    0 recensioni
Si erano trasferiti da pochissimo a Tel Aviv quando una sorpresa li attendeva. Non sapevano ciò che li aspettava. ho cercato di dare un finale più felice a questa storia così triste. spero leggiate questa fanfiction.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Nuovo personaggio, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano successe davvero troppe cose. Ziva era morta, Tony aveva appena scoperto di avere una figlia e soprattutto se ne era andato. Troppe cose tutte insieme. Troppe brutte notizie, non di certo che l’esistenza di Tali fosse una brutta notizia. La disperazione non regnava tra tutti però. Gibbs sembrava impassibile. Aveva cambiato squadra, aveva detto addio ad un altro agente, aveva scoperto che Ziva era morta e che la regola numero 12 era stata infranta eppure in lui non si vedeva un briciolo di tristezza, rabbia, ma neanche felicità o allegria. Era diventato un oggetto, senza sentimenti. Era stato un insensibile con Tony, lo aveva quasi cacciato dalla squadra dicendogli: “Va a casa o vattene per sempre”. Aveva voltato le spalle a quello che per lui doveva essere molto più di un figlio, proprio nel momento del bisogno. Non aveva detto nulla riguardo alla morte di Ziva, la ragazza che gli aveva salvato la vita, che aveva ucciso il suo fratellastro per lui, che sempre per lui aveva voltato le spalle all’uomo che amava, per renderlo fiero. Per Tali non aveva sprecato neanche fiato, sembrava che per lui quella bimba non esistesse.
In contrapposizione a Gibbs però, c’era Abby, che invece era distrutta per ciò che stava passando. Perdere quella che per lei era stata come una sorella e perdere Tony, era veramente troppo per lei. Da sola non avrebbe potuto sopportarlo. L’unica cosa che la tirava un po’ su di morale era sapere che ora Tony stava con sua figlia e con lei era felice. Quando pensava a questo però, poi pensava al fatto che quella bimba così piccola non aveva più la madre e sapendo lei, come ci si sente, era distrutta per lei. Fortunatamente con lei  c’era Tim che stava attraversando un momento difficile con Delilah.
Anche Tim però, stava male per ciò che stava attraversando, però voleva un mondo di bene a Abby e sapeva che se avesse trasmesso ciò che provava all’amica, probabilmente sarebbe caduta in depressione, e allora lì sarebbe stata veramente dura per tutti.
Ellie invece era sicuramente quella che non aveva motivo di essere triste eppure lo era.  Era sempre stata molto emotiva e, alla scoperta della morte di Ziva c’era stata veramente male, eppure lei non aveva mai conosciuto Ziva. Probabilmente c’era rimasta male perché aveva visto la delusione negli occhi degli altri al momento della diffusione della notizia e soprattutto aveva percepito il dolore di Tony. effettivamente anche lei aveva perso un caro amico, quasi un fratello, da poco, perciò, era normale non fosse al cento percento.
Jimmy era molto triste per l’addio di Tony, chi non lo era? Gli sarebbe piaciuto aiutare il neopapà con Tali, lui nonostante tutto una bimba di quell’età l’aveva, un po’ più piccola, però non di tantissimo.
Ducky invece era triste, ma prima di tutto sconcertato. Sconcertato per la reazione, o meglio la non reazione, di Gibbs. Effettivamente faceva strano a tutti. Ducky era uno psicologo sapeva che di solito Gibbs faceva il gradasso, ma in realtà stava parecchio male, ma questa volta sembrava veramente impassibile, sembrava aver perso ogni tipo di sentimento, di rapporto col mondo esterno, con un mondo che non comprenda solo un bicchiere, o meglio barattolo, di Bourbon e odore di segatura, ma anche altri esseri umani.
 
Dopo aver lasciato Washington e esser atterrato a Tel Aviv con Tali, Tony era andato a stare nel vecchio appartamento di Ziva, dove c’era anche una stanza per Tali. Era stato lì un paio di giorni prima per controllare se tutto andasse bene, lasciando la bimba in America col nonno. Era tornato dopo poco per prendere le ultime cose e portarle a Tel Aviv. Sapeva che correva un rischio, ma voleva farlo per Tali, perché quella bambina un giorno avrebbe potuto fare delle domande e lui avrebbe dovuto dargli delle risposte.
Proprio mentre sistemava, trovò un armadio che era ancora pieno. Lo aprì e cominciò a frugare.  Dopo aver trovato più foto che ritraevano Ziva e Tali con Adam o con Monique, trovò numerose foto che avevano come soggetto principale Tony e Ziva. Continuò ad aprire scatoloni e trovava tonnellate di foto con lui e Ziva. La cosa più bella fu trovare la lista dei desideri. In quel momento ritornarono alla mente di Tony tutti quei giorni passati insieme o tutto il tempo che i due avevano speso sottocopertura o per un drink al bar.
In quel momento Tali entrò in stanza.
“Aba! Imah?” chiese la bimba assonnata sull’orlo del pianto.
“SShhh, sshhhh Imah tra un po’ torna”
Spesso capitava che la bimba avesse quei momenti in cui chiedeva della madre, ma la madre, purtroppo, non sarebbe tornata.
Dopo averla calmata ed averla messa a dormire, Tony si prese finalmente un po’ di tempo per se e si fece una doccia rilassante, sotto la quale stette per mezz’ora.
Poi si accucciò vicino alla figlia e cadde nel mondo dei sogni.
Di nuovo lo stesso incubo. Kort che uccide Ziva, ony che spara a Kort, ma che sbaglia mira e prende Tali.
Si svegliò ansimando in preda al panico, quando vide la bimba accanto a se che dormiva beata la abbracciò forte e riprovò ad addormentarsi, ma forse per la paura di fare nuovamente quell’incubo, non ci riuscì.
Erano le otto e ormai era inutile provare a riaddormentarsi, perciò il ragazzo decise di alzarsi, ma ormai non lasciava solo Tali neanche nell’altra stanza perciò la prese in braccio e la portò in salone, la mise sul divano e mentre beveva una tazza di caffè, le accarezzava la testolina. Quella bimba pareva così indifesa, he quasi fece pena a Tony.
Verso le nove la bimba si svegliò. Subito Tony le fece la colazione e poi la vestì. Era arrivato il momento di andar a fare una passeggiata. La bimba si alzò dal divano e fece segno al padre che stava uscendo. Il padre corse e la bloccò appena in tempo. Tali si accorse che sulla porta c’era una foto che ritraeva Tony e Tali. Quella foto era stata fatta il giorno prima, quando loro giocavano felici nel parco.
Usciti di casa Tony non faceva che pensare a quella foto e a chi avesse potuto scattarla.
Il giorno seguente ne arrivò un’altra e poi un’altra ancora.
Tony non era affatto spaventato, anzi era parecchio felice  di ricevere quelle foto.
Le foto che riceveva le metteva tutte dentro a una scatola che aveva dentro al comodino.
Il terzo giorno, arrivò una foto molto strana e bella. Questa foto ritraeva Tali che guardava una foto. In quel momento Tony capì. Non poteva essere una coincidenza, la posizione era esattamente quella. La foto di Ziva di Parigi! Dietro questa foto c’era un cuore e una data, fatalità propro la data del loro soggiorno a Parigi. Tony non aveva più alcun dubbio. Ziva era viva e stava cercando di farglielo capire.
Una mattina presto Tony si mise lì ad aspettare che Ziva arrivasse per mettere la foto sul tappetino e proprio mentre lei stava per andarsene lui la bloccò per un braccio.
La baciò e le disse: “Mi devi parecchie spiegazioni. Entra”
La ragazza entrò e si mise seduta.
“Senti Tony prima che tu dica niente volevo dirti che mi dispiace. Per tutto. Perché tu pensavi che io fossi morta e perché non ti ho detto di Tali, ma…”
“Calma. Una cosa alla volta. Iniziamo dalla più grave. Perché non mi hai detto niente di Tali e non mi rifilare la storia che non volevi scombussolarmi la vita che non ti credo.”
“Ma è così! Te lo giuro! Sapevo che avrei potuto crescere Tali da sola perciò decisi, all’epoca, di non dirtelo. Però col crescere di Tali stavo riconsiderando l’idea di dirtelo, solo non sapevo come. Questo è tutto”
“Ti credo e anche se fa male mi metto nei tuoi panni. Probabilmente anche io avrei fatto ciò che hai fatto tu. Però ora dimmi, non dovresti essere morta?”
“Quando Kort ha dato fuoco a casa, io ero dai vicini a prendere il sale. Quando sono tornata ho visto i pompieri e Orli che portava fuori Tali e le ho sentito dire: “Kort cercava Ziva…l’ha uccisa, dobbiamo trovarlo.” Allora ho pensato che tanto Tali era al sicuro e che io sarei dovuta scappare, perciò sono andata a Parigi. Dopo un po’ ho contattato Orli, che non sapeva niente, e mi ha detto che avevate ucciso Kort. Le ho spiegato tutto e sono tornata parchè io ti amo e voglio stare con te. Tony…questa volta non ti lascerò andare.”
“Sai Ziva. Da quando mi hanno detto che tu eri morta io non ci ho mai creduto davvero, non so il perché, so solo che è così. È da molto che penso ad una cosa: io ti amo Ziva e niente potrà ancora separarci, anche se non mi hai detto di Tali, perché l’amore va contro ogni regola ed ogni logica. E io ti amo!”
 
 
 


_nota dell'autrice:
spero molto che questo finale vi sia piaciuto perchè volvevo concludere in modo più allegro questa storia tra Tony e Ziva, finita veramete male. 
 Vi ringrazio per aver letto e spero che possiate commentare, sia se positivo, sia se in negativo. grazie.
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: ncis_final