Avrei delle cose da scrivere,
Tante anche.
Solo per sintetizzare tutto ciņ
Che mi č accaduto.
I bimbi scomparsi,
Quei parchi che non vedevo da anni.
Mio nonno, il tempo lo ha mangiato,
E portato via di soppiatto.
Ricordo spremute, la gazza e il grana.
La sabbia con cui ho giocato, bagnata.
E le umiliazioni in classe,
Non era giornata.
Non lo č mai stata.
Evitavo li sguardi dei passanti,
Perfino delle ragazze che ho amato.
Mai espresso il mio pensiero,
Mai affrontato la scelta di seguire un desiderio.
Ho lasciato perdere, mi avevano detto,
Di non provarci nemmeno.
Scelsi una semplice scuola,
La vi incontrai la mia infanzia,
Rinascei con gente lontana.
Prendevo treni quando fuori ancora era buio,
Sulla soglia arrivavo di giorno assonato.
Saluto Noemi, Vanessa, Marta, Elia,
Giorgio,  Thomas, Marco, Cristian e gli altri sfigati.
Con voi imparai a vivere, non vi ho mai dimenticati.
Ne lo farņ mai.