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Autore: _Broken_Wings_    24/05/2016    0 recensioni
"Non devi piangere, sei bellissima quando sorridi"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si avvicinò a me e mi baciò sulla guancia sinistra, lentamente, facendomi sentire il suo calore umano, piano piano, avvicinandosi sempre di più alle labbra fino ad arrivare all’angolo sinistro di esse. Io immobile.
Fu un attimo, le nostre labbra le une sulle altre si unirono in un caldo bacio lento, le nostre lingue si intrecciarono insieme, in un vortice di passione le sue mani tra i miei lunghi capelli, le mie dietro al suo collo e le nostre teste che si spostavano dalle parti opposte. Le sue mani grandi si spostarono lungo i miei fianchi, stringendoli, le mie sulle sue spalle.
 Fu come un fulmine improvviso che illumina il cielo in una notte invernale. Con quel gesto riuscì a riaccendere il mio cuore, che era rimasto per troppo tempo solo e abbandonato. Ad occhi chiusi, un momento indimenticabile ed emozionante, uno di quei momenti che ti resteranno per sempre nella memoria, un amore così, difficile ed impossibile come il nostro, con tutto il mondo che ci andava contro, ma noi due insieme ancora uniti in un abbraccio. Lo strinsi forte a me
“mi dispiace, non vorrei fosse così, vorrei che fosse tutto più semplice” gli sussurrai all’orecchio
“Stai tranquilla, a me va bene anche così, anche se non possiamo camminare tenendoci per mano, anche se non posso abbracciarti di pubblico, anche se sarà difficile, ci proveremo” mi rispose facendomi scendere una lacrima lungo il viso
Avvicinò la mano al mio volto, mi alzò gli occhiali dalle enormi lenti e con il pollice, mi asciugò la lacrima che non riuscii a trattenere
“Non devi piangere, sei bellissima quando sorridi” mi disse sorridendomi, con quei suoi bellissimi occhi azzurri come il cielo estivo, che ogni volta che li vedevo, mi ci perdevo dentro
Lo abbracciai ancora più forte, stringendolo a me, lui fece lo stesso accarezzandomi i capelli corvini. Non volevo lasciarlo andare, non volevo dover fare finta di non conoscerlo quando camminava per strada, non volevo, ma dovevo.
 
Per la prima volta, dopo tanto tempo mi risentì bella e amata, mi risentì voluta e accettata nonostante le difficoltà della cosa.
Era tardi e dovevamo lasciarci, sapevamo che non ci saremo più visti per un bel po di tempo e quando mi salutò, già mi mancava. Mi strinse forte a lui, lo abbracciai e affondai la testa nel suo ampio petto.
Si chinò e mi prese in braccio facendomi ridere. Mi rimise a terra.
“Smettila, sono pesante” gli dissi “ti verrà l’ernia” continuai
“Non sei pesante e comunque non mi fa problema sollevarti” rispose
Mi sorrise e dopo che mi diede un bacio sulla fronte, era davvero arrivato il momento di separarci
“Io vado a sinistra, tu va a destra” dissi indicando i marciapiedi opposti della stessa strada
Cercai di tenere un passo più lento del suo, che mi superò, lo vidi andare via e vidi la sua schiena allontanarsi tra la folla, fino a scomparire.
   
 
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