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Autore: mewmina__91    12/04/2009    5 recensioni
I pensieri di Artù in un "possibile" futuro...(Seee! Possibile solo per la mia mente malata xD) [POV Artù; accenno Merlino/Artù]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Future


Da bambino, ad Artù piaceva immaginare il futuro. Sognava di divenire un grande Re, così grande che sarebbe stato ricordato per sempre, avrebbe avuto al suo fianco una grande Regina e la sua discendenza sarebbe stata composta di grandi sovrani e guerrieri.

Seduto sulla balaustra del balcone delle proprie stanze, la schiena contro il muro adiacente e una gamba penzoloni, Re Artù di Camelot osservava quello che da bambino avrebbe chiamato “futuro”.

Merlino sedeva all’ombra di un gruppetto di betulle, nei giardini privati del sovrano, e due bambini con lui. Paziente e incoraggiante, il mago istruiva il figlio suo e di Artù nato con la magia.

Il sorriso di Artù si fece fiero mentre il suo sguardo si posava sul il piccolo Richard: nonostante non fosse portato per la battaglia, era una bambino di incredibile intelligenza e di grande empatia, riusciva a rapportarsi con chiunque e qualunque animale e tutti a Camelot gli volevano bene, un po’ per questo suo talento e un po’ per i capelli d’oro e quegli occhioni blu, che in Merlino avevano ammaliato lui.

Si accigliò leggermente, Artù, ripensando al giorno in cui Merlino era partito per l’Isola dei Beati insieme a Gaius. L’anziano medico aveva deciso di offrire la propria vita per l’incantesimo che avrebbe fatto nascere l’erede di Artù. Quando il moro era partito, non lo aveva voluto con sé e quando era tornato, il giovane sovrano lo aveva scorto dall’ampia terrazza della sala del trono, portato a braccia dai soldati. E tra le braccia di Merlino aveva scorto per la prima volta Richard…

Un grido improvviso lo riportò alla realtà. Rapido portò la mano all’elsa, ma non vi era pericolo, solo il principino e Midia, una maga di soli nove anni, che giocavano con i falconi da caccia. Nel frattempo Merlino lo raggiunse, risalendo la scala che portava al balcone. Artù osservò il compagno porgendogli la mano; ormai non era più il suo servo, da tempo il mago era il consigliere di corte ed il medico e con il passare del tempo aveva perso la magrezza tipica della vita di stenti e fatiche condotta al villaggio natale, ma era rimasto ugualmente esile.

-A cosa pensi, Artù?- gli domandò il moro, intrecciando una mano con quella tesa del re.

Scosse il capo -Ero solo distratto tra i ricordi- sorrise poi posò la mano libera sul collo di Merlino, attirandolo in un carezzevole bacio a fior di labbra.

Con lo sguardo fisso negli occhi blu del compagno adagiato contro il suo petto, Artù Pendragon pensò che, per quanto distante ai sogni del future che era solito fare da bambino, non avrebbe mai barattato per nulla al mondo ciò che il destino gli aveva riservato.


Note finali: ok, un futuro simile poteva venire fuori solo da una mente malata, ma...non posso farci nulla, lo trovo incredibilmente dolce >.<
Che ci volete fare?...sono un caso senza speranza! X)
Come per l'altra OS mi fareste taaaaaaaaanto felice se commentaste.
Ringraziamenti per "Simplicity":
_harderbetterfasterstronger: Sono felice che ti sia piaciuta^^, e grazie dei complimenti!
_Arwen Woodbane: mmm...personalmente credo che Merlino dovrebbe essere proprio esasperato per arrivare a vendicarsi; grazie comunque per il commento.=)
_Grinpow: Grazie dei complimenti, mi fate arrossire ^///^. Come vedi ne ho scritta un'altra!
_lince92: Onorata che la mia OS sia stata la prima su M/A che tu abbia letto, spero ti piaccia anche questa.=D
  
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