Gravidanza.
Sola con una farfalla gioco con le ombre.
Dalle vetrate colorate e polverose, la luce entra a fatica, a ferire la mia pelle bianca.
E allora come un ragno bianco stringo le mie dita lunghe e rotte, spezzo le ali di una farfalla bianca per poter giocare con la sua anima disperata.
Con la sua anima frivola o lontana, chi può capire una
farfalla?
Nella scia del suo ballo, danzo cercando di scacciare la luce e la polvere, con una sigaretta in bocca per dimenticare il vuoto.
Il vuoto della solitudine che non ho scelto.
Perché mondo, io sono stata allontanata perché guardo nella pioggia e nelle nuvole e rido?
“Figlia mia, tu l’hai scelta e tu appartieni solo a me, hai scelto e
implorato la mia compagnia, e io non ho fatto altro che porre me e il mio
seme in una crisalide nel tuo cuore
caldo.”
I miei occhi.. cominciano a vedere rosso, più del tramonto che insanguina il cielo.
Dalle mie labbra esce un suono di carillon rotto, e di ossa spezzate.
Questa mia crisalide.. non fa che uccidermi, mi sta consumando.
Come un figlio, concepito con il più orribile dei peccati.
La perdita dell’ anima.
E cosa ho avuto in cambio?
Due occhi coperti da una patina opaca per vedere altri mondi, per sentire e scrivere la storia della nebbia. Della notte, di incubi distorti e Cafè dimenticati nelle realtà.
La mia felpa grigia, si tinge di sangue.
“Figlia mia, io sono colui a cui appartieni, perché la tua ispirazione è
solo mia, e io ora la tua vita me la riprendo.”
È quindi così?
Nient’altro che la mia realtà… sento i miei organi schiacciarsi dentro di me, per fare posto a questa crisalide immensa, che si nutre dei miei sogni e dei miei incubi, che tu culli, quando mi sussurri emozioni all’orecchio.
Sapendo questo, non mi oppongo.
E nostro figlio, vedrà la luce.
“Nostro figlio, amore mio.
Un requiem per te cara, e
scivola piano in questo sogno senza fine, addormentati con calma e chiudi
quietamente gli occhi.
Non ti abbandonerò, verrò ancora a raccontarti le nostre storie, quando
fredda riposerai in una bara insieme ai vermi e ai
ricordi”
Gli angeli, gli angeli verranno mai a prendermi?
“Io sono il tuo angelo, e ti ho ucciso.”
“ Va bene così, è questa la giusta via”
Mi concedo alla nebbia, e mi annullo in essa, nel modo giusto. Solo, non lasciarmi sola, ho freddo.