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Autore: AliceDelFiore    29/05/2016    0 recensioni
Se il dolore avesse un suono per tanti sarebbe quello prodotto dalle ruote di una valigia che corrono troppo veloci verso una stazione odiata.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                            LE RUOTE DI UNA VALIGIA
Se il dolore avesse un suono per tanti sarebbe quello prodotto dalle ruote di una valigia che corrono troppo veloci verso una stazione odiata. Questo suono infernale è lo stesso che sento io adesso. Vorrei arrestare il tempo, forse per sempre pur di non vedere ancora una volta il suo volto segnato da un dolore che entrambe conosciamo troppo bene; per non vedere i suoi occhi che a stento reggono quelle lacrime che vedrò scorrere sulle sue guance mentre la sua figura scompare sempre più fino a essere irriconoscibile. Il dolore si fa pressante, è come se fosse un enorme macigno che mi porto sulle spalle e che mi toglie del tutto il fiato dai polmoni; mi sembra di non respirare e forse vorrei non farlo per andare in ospedale e avere una scusa per non allontanarmi da lei. È folle lo so bene ma non folle quanto l'idea di lasciarla ancora un volta sola in questa stazione, teatro di troppe mie partenze. Ogni partenza è segnata da un ritorno è vero. Ma come si può chiedere a una persona innamorata di non pensare al dolore del momento ed essere felice sapendo che si tornerà? Le ho detto che sarebbe andato tutto bene, che mi sarei presa cura di lei ora e per sempre, le ho detto che stavo bene, le ho chiesto di non preoccuparsi per me e che avrei sistemato tutto. Le ho detto che l'amo e che niente è come noi. Lo penso davvero. Lei ha ascoltato la forza nelle mie parole ma ha visto anche la fragilità nei miei occhi. Sono sempre stata così da tutta la vita. Ho Sempre cercato di darle un esempio, di fingere che il mio cuore e il mio animo siano sereni e abbastanza forti da sopportare tutto questo.. ma come può essere così ? L'amore che provo per lei mi spezza ogni volta che devo salutarla, il mio cuore si frantuma in non so quanti pezzi; è così difficile rimetterli insieme tutti, non basterebbe una vita forse. Il cuore mi batte nel petto tanto forte da fare male, molto male, troppo forse. Troppo penso ma dentro di me so di dover essere forte anche questa volta per tentare di proteggerla per quanto sia possibile. Lei fa lo stesso. Nasconde le lacrime e il dolore, finge un sorriso spezzato, anche lei è forte ma io non vorrei mai affidarle il peso di questo dolore, preferisco farmene carico del tutto. Vederla star male è la cosa che più mi distrugge e vorrei poterlo impedire sempre, invece spesso sono io la causa dei suoi male e tormenti. Le ruote si fermano, siamo arrivate. Ancora una volta su questo binario, ancora una volta a guardarsi negli occhi per poi sfuggirci con gli sguardi. Il bisogno di dire qualcosa spezzato dalle parole che stentano ad uscire. Non è la prima volta che interpretiamo questa scena e questi ruoli. Ma i sentimenti sono nuovi e forti come la prima volta. Fanno un male atroce al mio cuore già stanco e malato. Vedo che stringe gli occhi forte, si morde il labbro ma questa volta non per farmi provare desiderio, lo fa per nervosismo e per trattenere il dolore. Io mi passo le mani trai capelli, mi torturo le dita, prendo e rimetto in tasca il telefono guardando il passare dei secondi. La voce risuona. Il treno sta per arrivare. Di scatto mi volto verso di lei, lei mi sta già fissando. Nei suoi occhi vedo il dolore e non so bene se sia il suo, il mio riflesso nei suoi occhi o il nostro. Il dolore di una coppia che deve dirsi un nuovo 'Arrivederci', il dolore di un amore a distanza. Questo dolore non sarà eterno però. Passerà. Passerà, superato da un nuovo sorriso speciale accompagnato dalle più belle parole del mondo: "Bentornata a casa amore"
  
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