Pochi gesti possono essere tanto semplici e comuni quanto un abbraccio.

Un gesto che Nicholas Wilde trovava difficile sia accettare che dare, quest'ultima in misura persino maggiore, a causa dell'ipocrisia che purtroppo aveva riscontrato negli altri animali fin da piccolo.

Almeno nei suoi confronti.

È vero che anche lui aveva avuto occasioni, pienamente sfruttate, per stringere a sé qualcuno, ma questo solo in casi molto speciali e di cui era sicuro non si sarebbe mai pentito.

Comunque, per ironia della sorte, l'unico animale che meno di tutti avrebbe voluto essere abbracciato ora si trovava proprio stretto ad un altro corpo da due calorose e piccole braccia che avevano avuto il coraggio di fargli percepire tale gesto persino piacevole.

E la causa, la colpa....o il merito di questo era da ricercare in una sola creatura: Judy Hopps.

Pensare che all'inizio aveva più volte tentato di chiamarla in giudizio presso il suo astratto tribunale mentale per accusarla di aver risvegliato in lui quei sentimenti che, dato il suo passato non proprio pulito, erano più latitanti che latenti e troppe volte tenuti nascosti, volontariamente o meno, per evitare che qualcun'altro potesse usarli per ferirlo; ma quel musetto così dolce, quegli occhi chiusi in un'espressione beata e quelle orecchie ritte all'insù erano stati argomenti troppo inattaccabili per essere respinte da quel suo tribunale....o di quello di chiunque altro.

Però, ora che ci pensava ( abitudine che in quelle occasioni reputava pessima ), perché lo stava abbracciando? Aveva fatto qualcosa di particolare per lei? Impossibile, dato che era appena entrato in ufficio.

C'era qualcosa di eccessivamente affettuoso in quella stretta per essere un semplice abbraccio e se Nick avesse voluto sapere cosa Judy stesse nascondendo dietro quel gesto, magari sperando in un qualcosa di migliore di quella semplice amicizia che stava incominciando a stargli troppo stretta, quello era il momento di tentare.

<< Ehm, carotina, prima che qualcuno dei nostri colleghi entri e ci facci cascare in un inappropriato imbarazzo, vorrei sapere....perché mi abbracci? >>,

<< Semplice! Perché sei arrivato finalmente >> rispose lei con una spontaneità tale da rendere impossibilitato Nick dal trovarla incredibile,

<< Vorresti forse dire che ti manco così tanto quando non mi vedi? >> la provocò lui,

<< Non intendevo questo! Volevo solo dire che c'è tanto lavoro da fare e sarei felice se fossimo in due a farlo >>,

<< Secondo me invece la tua felicità sta nello sperare che mi annoi nel controllare quella pila di rapporti, che ormai avranno fatto le radici sulla scrivania, così da potermi pizzicare e rimproverare perché mi trastullo con altro, vero? >> domandò con quel sarcasmo che sempre riusciva a suscitare una risatina da parte della coniglietta che ancora si teneva stretta a lui,

<< Effettivamente anche per questo, ma soprattutto perché così posso passare del tempo con la mia volpe preferita! Ma.... >> disse, staccandosi improvvisamente e con un certo dispiacere da lui, realizzando come quel gesto potesse infastidirlo << ...se la cosa ti disturba, la prossima volta cercherò di trattenermi. Non vorrei farti stare male per qualcosa che ho fatto. Ci sono già passata, ricordi? E non voglio ripetere l'errore >>.

Ora Nick era certo che sul banco degli imputati, in precedenza occupato da Judy, vi era finito ironicamente lui con l'accusa peggiore che mai avesse immaginato,

' Nicholas Piberius Wilde ' sentì la sua coscienza, eretta a giudice del suo caso, ' sei accusato di aver ferito nei sentimenti la tua partner, di aver messo in discussione il suo affetto e di averla in questo modo allontanata da te . Per tali motivi questa corte ti condanna... '

<< Aspetta carotina, io non ho ma detto questo! >> fece Nick, interrompendo la condanna che la sua coscienza era pronta ad emettere, cercando di riprendere in mano quella situazione, << A dirla tutta, questo tuo attaccamento per me è molto lusinghiero, la mia era solamente curiosità! Ora, se vuoi, continua pure a manifestare il tuo profondo amore per me >>.

Fatto, l'esca era appena stata lanciata, non restava altro da fare che aspettare di vedere se il pesce-coniglio avesse abboccato,

<< Un attimo! >> appunto << Ho detto solo che sono felice di vederti e non che.....insomma....quella cosa lì. >> poverina, non osava neanche dirlo, ma Nick lo aveva capito fin troppo bene e adesso non gli restava altro che divertirsi un po,

<< Va bene e allora, visto che la tua è "solo" felicità, potremo salutarci come fanno tutti i nostri colleghi: con una semplice stretta di mano. Che ne dici? >>.

Era impossibile capire come Nick riuscisse a ribaltare a suo favore situazioni apparentemente insostenibili, aveva semplicemente del miracoloso; in un colpo era riuscito ad evitare di esporsi sentimentalmente e a passare la palla a lei, divertendosi guardandola provare a sciogliersi da quel aggrovigliato impiccio a cui aveva abboccato.

Judy lo sapeva, seppur accorgendosene troppo tardi, ma ora non poteva più tornare indietro, né tantomeno sapeva come andare avanti,

<< Se solo.... >> riprese Nick, osservando divertito la sua incertezza nel continuare << ...la tua non fosse solo felicità, ma qualcosa di più, ricambierei volentieri l'abbraccio. Potrei anche aggiungere qualcosa, ma evidentemente non è questo il caso, vero? >>.

'Volpe astuta e tentatrice'.

Fu il pensiero della coniglietta, ancora in preda alle sue complicate riflessioni; in più, per forzarle quella risposta che Nick già conosceva, pensò bene di voltarsi per raggiungere lentamente la propria scrivania,  finché una vocina esasperata fermò la sua marcia,

<< E va bene! Non è solo affetto, c'è di più. Troppo di più per accontentarmi di una semplice stretta di mano. Ora sei contento " investigatore " Wilde? >> sbottò la coniglietta, arrossendo per quello che alla fine gli aveva confessato con così tanta energia.

E Nick ne era felice.

Oh, come lo era; con la sua ultima proposta dovette ammettere di essersi esposto troppo per i propri gusti, ma ne era valsa la pena in quanto quel suo sorrisetto compiaciuto lasciava pochi dubbi su cosa avrebbe fatto adesso; dopo esserle avvicinato, fu lui a stringerla a sè, accentuandole il rossore che ancora non l'aveva abbandonata, chinandosi poi su di lei per posarle un leggero bacio sulla punta di quel "tenero" nasino,

<< Ti basta come risposta. Considera questo solo come una piccola parte dell'aggiunta promessa, mia piccola coniglietta ottusa >>.

Anche questa volta la volpe non avrebbe rimpianto quel gesto.

Un gesto semplice, ma così sentito che non lasciò nient'altro da dire.

N.d.A.

Salve a voi, chiunque siate.

Prima di tutto devo scusarmi per la confusione creata a causa della mancanza di HTML che mi ha costretto a cancellare la.precedente versione della storia.

Poi volevo congratularmi con chiunque scriva, perché manifesta una grande fantasia e volontà di esporla ( in speciale modo, senza mancare a nessuno/a ad aoimotion ), e con chiunque legga e si nutre di queste fantasie.

Spero che i personaggi risultino abbastanza IC, dato che non ho visto il film che una sola volta e il resto l'ho documentato dalle recensioni del film.

 

Detto questo buona lettura e recensite/ consigliate se volete.