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Autore: Arcadio    30/05/2016    0 recensioni
Da uno spunto,ho generato un ramo,non una radice.
Questa mia protuberanza la mostro affinché
A qualcuno sia utile
O dannosa,scoprendogli la pelle con il fulmine del sentimento di disgusto
Ma mostrandogli la pelle di un essere umano
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fai il vento entrare
Mia vestale
Non ti preoccupare
Che la fiamma non muore
Ma con l'avverso
S'accresce nel colore!
Tu che divampi e tutto bruci
Che sia tu,l'unica vera
Tra le luci
Col sagace e profondo intelletto
Ardimi!
Mea flemma
Bruciami nel petto!
Ove tu avanzi divento innifugo
Da fantasmi e miraggi
Mai più mi rifuggo

Ti murerò viva
Amore mio d'una vestale
Se t'arrischi a far entrare
L'iprocrisia
L'apatia
Son peggio della follia
Che è fuco sparso
Ma son io lapillo focoso
Preciso ma non dannoso

Fà che l'ideale mio
Al mondo non mi faccia dire addio
E neanche la spazzina
Setacciando l'altrui rina (sabbia)

Che tu sia
Mio infinito motore immobile
Affidabile incredibile Bellissimo
E visibile da lontano
Perfino dai ciechi



 
   
 
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