Guardando
l'oggetto che stringeva tra le mani, Adrien sospirò ancora
una volta frustrato.
Quando lo aveva visto in vetrina
qualche ora prima sembrò il regalo perfetto mentre in quel momento gli parve la
cosa meno indicata da regalare, sopratutto se il regalo era per lei. Gli
avrebbe riso in faccia? Certo, ovviamente. Ladybug
era intelligente, abile ed estremamente aggraziata; di certo avrebbe riso una
volta visto.
Stupido zuccone! Si sentiva come un
bambino al solo pensiero di darle il pacchetto in mano..
Preso da un
impeto di rabbia, il biondo si alzò di scatto dalla sedia, sbattendo appena il
fianco sulla scrivania, e spalancò la grande finestra della camera pronto a
lanciarvi il regalo da commissionare.
-Te ne
pentirai dopo, lo sai?-
-Plagg,
cosa ne puoi sapere tu?!-
Il piccolo kwami nero svolazzò fino a sedersi sul pugno in cui il
biondo stringeva il pacchettino, scuotendo appena il capo.
-Adrien,
non fare lo stupido! Certo, sarebbe divertente vedere come il regalo si frantumi
sull'asfalto ma sentirti frignare è l'ultima cosa che voglio!-
-Tsk,
grazie della comprensione.- il ragazzo sbuffò sonoramente e abbassò lentamente
il braccio, lasciandolo penzoloni lungo il suo fianco. -Vorrei che lei sapesse
quanto io tengo a lei.. -
Plagg imitò
un conato di vomito.
-E non è
abbastanza!- si mise una mano tra i capelli e li scosse nervoso. -E se le
facessi una poesia?-
-Già fatto.-
-Fiori?-
-Scontati. E
poi lei non te li butta sempre via?-
-Cioccolatini?-
-Quanto puoi
essere patetico?-
-Non mi dai
una mano.-
-Amico io sono
solo un piccolo kwami che conferisce poteri
distruttivi e per dir più anche affamato!-
Adrien lo
guardò inespressivo e senza dire una parola prese un bel pezzo di camembert
dalla borsa e glielo lanciò.
Guardò
nuovamente la finestra, gli occhi verdi che studiavano assorti le nuvole
candide ,con solo il suono di Plagg di sottofondo che
gustava rumorosamente il suo formaggio.
-Vada come
vada.-
-Aaaah, che
meraviglia! Ti amo camembert!-
..addio momento riflessivo.
*****
-Ciao ciao
farfallina!-
L'eroina
corvina seguì con lo sguardo la piccola farfalla argentea volare verso il cielo
azzurro prima di posare lo sguardo sul suo partner, sorridente, e battere con
lui il pugno, esclamando in coro:
-Ben fatto!-
-Mhh..che cosa
è successo?- esclamò la ragazza dai capelli rossi da terra che cercava di
rimettersi in piedi.
-Attenta,
non avere fretta! Ora è tutto a posto.- esclamò Ladybug
avvicinandosi a lei e inginocchiandosi per poterla guardare negli occhi.
-Oh, Ladybug! Grazie per avermi salvata!-
-E io? Non
merito un piccolo riconoscimento?- intervenì Chat
Noir avvicinandosi, facendo piroettare distrattamente il suo bastone.
-Ma certo!-
disse la rossa, radiosa.- Grazie ad entrambi!-
-Così va
meglio.-
La mora alzò
gli occhi al cielo divertita, alzandosi assieme alla ragazza.
-Il solito
sbruffone.-
-E' per
questo che la gente mi adora, come anche tu my lady.-
Ladybug
rimase in silenzio, scuotendo appena il capo, per poi accompagnare la ragazza
in un posto più sicuro utilizzando il suo fedele yo yo.
Tornò poco
dopo da Chat, sopra il tetto di un palazzo, e si stiracchiò le braccia verso
l'alto.
-Ah, e anche
questa è fatta. Siamo stati bravi.-
-Tu sei
sempre meravigliosa.-
Udendo il
fare cascamorto del ragazzo, l'eroina puntò lo sguardo sul miraculous
di lui e sollevata parlò.
-Accidenti,
devi scappare come anche io! Miraculous scarichi!-
Ladybug si
voltò dalla parte opposta, yo yo
alla mano, pronta a volteggiare tra i palazzi e tornare a casa prima di tornare
normale.
-Aspetta!-
la richiamò Chat Noir prima che se ne andasse.
-Devo darti
una cosa.-
-Ehm..- la
mora lo guardò titubante, sia per il poco tempo che le rimaneva sia per la
situazione in sé. -E perchè mai?-
-Beh..- la
voce del biondo si abbassò di tonalità e con un sorrisetto furbo si avvicinò a
lei fino a quando le fu vicinissimo ed
ella , per qualche ragione, non si era allontanata ma era rimasta ferma al suo
posto, lo sguardo curioso e incatenato a quello di lui.
-Oggi è
passato esattamente un anno dal nostro primo incontro.-
Ladybug
fece due conti al volo e in effetti aveva ragione. Gli sorrise contenta.
-Allora
auguri!-
Stava per
andarsene quando lui le posò una mano sulla spalla facendola fermare
all'istante.
-Chat..dobbiamo
andare.- ricordò lei con una voce vagamente tremante per via della valanga di
sensazioni che sentiva in quel momento.
Senza dire
niente, l'eroe gatto le mise tra le mani un piccolo pacco dalla carta rossa con
un fiocco nero lucido e con un bigliettino allegato.
La ragazza
rimase di stucco, guardando l'oggetto tra le mani e balbettando frasi sconnesse.
Lei non gli aveva fatto
nulla...avrebbe dovuto?
-Chat..i-io
non ti ho fatto niente..non credo di dover accettar..-
-No, il
regalo più bello che tu possa farmi è quello di potermi permettere di
combattere al tuo fianco.-
Ella rimase
completamente di stucco, lo sguardo che fissava quello di lui così carico di
emozioni e promesse nascoste. Abbassò il viso sul regalo che aveva tra le dita
e lo guardò assorta, quasi non sentendo il suono acuto del suo miraculous che l'avvertiva del pochissimo tempo rimanente.
-Buon
anniversario, my lady.-
Senza che
lei poté accorgersene e fermarlo, lui le aveva posato un soffice baciò sulla
guancia, sussurrando quelle parole
all'orecchio prima di andarsene con uno scatto felino, allontanandosi da lei in
pochi istanti.
Marinette
tornò normale alcuni momenti dopo ma non si mosse da lì, incredula con gli
occhi sgranati.
-Marinette..cosa
fai ?- mormorò una Tikki stanca che si accasciò sopra
la spalla della ragazza.
-Eh?- la
studentessa guardò prima la piccola kwami, poi il
pacchetto e successivamente riguardò Tikki.
-O mio dio!-
per poco non le cadde il pacchetto dalle mani quando realizzò cosa era
successo:
era stata baciata da Chat Noir!
Ok, non era un vero e proprio bacio,
ma per lei era un vero bacio confrontato con quello di tempo addietro quando lo
aveva salvato dal Dark Cupid;
in quell'occasione lei non aveva
avuto scelta e il fatto che lui non ne avesse memoria l'aiutò a non pensarci.
Ma questo, pur non essendo un bacio sulle labbra, l'aveva colpita come una
martellata in testa; avrebbe potuto
scansarsi o dargli un ceffone appena sentito il contatto..
invece era rimasta lì, ferma per
tutti gli istanti in cui durò quel momento.
Con una mano
tremante si sfiorò le guance e le sentì ardere sotto il proprio tocco.
-Finalmente
Chat Noir è riuscito a conquistarti, eh Marinette?-
esclamò euforica, seppur stanca, la piccola kwami.
-N-no!- esclamò
di getto la corvina. -Mai! Io amo solo Adrien!-
Eppure...
*****
-Buongiorno Marinette! Non posso credere che tu sia in orario oggi!-
Ovviamente visto che non aveva chiuso
occhio tutta la notte.
-Buongiorno Ayla.- sorrise la mora salendo la scalinata verso la sua
scuola.
-Mamma che
occhiaie! Ma stai bene?-
Marinette
arrossì appena e agitò le mani per aria. -C-certamente!
Ho solo dormito poco!-
-Chissà a
cosa stavi pensando!- disse l'amica lanciandole un'occhiata eloquente che la
ragazza evitò accuratamente guardando dalla parte opposta. Notò solo allora Adrien e Nino avvicinarsi verso di loro sorridendo.
-Buongiorno!-
La corvina
arrossì di botto, lui solo sapeva scaturirle una reazione così violenta e
istantanea.
-Buongioco...ehm,
buongiotto!... volevo dire, buongiorno A-Adrien..-
Il biondo
ridacchiò divertito mentre Ayla sbuffò divertita.
-Pronti per
un nuovo folle giorno di scuola?!- chiese Nino avanzando verso l'entrata.
-Veramente
no, solo tu sei felice.- borbottò Ayla sistemandosi
gli occhiali da sopra il naso.
-Ogni giorno
da continue possibilità di divertimento!-
-Yuppi..-
Marinette
osservò Adrien, in silenzio, rossa in volto e quando capì di essere rimasta
sola con lui andò nel panico.
-Va-va-va-va-va-va-va bene allora io vado che devo a-a-a-andare
al bagno!-
Adrien
sorrise, agitando la mano in segno di
saluto mentre ella correva verso l'entrata e, distrattamente, lo sguardo cadde
sullo zaino di lei: rosa con i bordi neri, di forma rettangolare e dalla quale
penzolava un piccolo ciondolo a forma di coccinella posata sotto una margherita,
sorretto da un piccolo cordino in cuoio.
Sgranò gli
occhi, incredulo.
Una
coccinella...proprio come quella che lui, Chat Noir, aveva regalato alla sua
Lady..
Alla sua
piccola, meravigliosa, aggraziata Ladybug.
'"Mia
cara Ladybag
Possa questo regalo farti
sorridere come fece sorridere me quando lo vidi.
Se devo vivere
una vita nell'inseguirti, io ti inseguirò,
Se devo
amarti da lontano, lo farò.
Permettimi di essere al tuo fianco anche solo da lontano.
Ad altri mille anni così.
Tuo Chat Noir''
Angolo autore
Eh niente, mi sono vista Miraculous in due giorni e già lo amo.
Dovevo, DOVEVO scrivere! Spero sia
piaciuta, ne voglio fare una dove si rivelano le vere identità quindi, state
sintonizzati ( e sarà una short, massimo due capitoli visto che ho una malattia
con le long..non riesco mai a finirle. Quindi evitiamo linciate!)
Beh, fatemi sapere allora! Un bacio a
tutti voi adorati lettori!
Trisha_Elric