Il fantasma di una stella è polvere nel vuoto.
Volteggia su l’infinito di un essere
ch’ha rinnegato la sua entità.

Il cosmico divoratore aleggia e danza,
la stella che non guarda indietro, nel suo cuore cerca la casa.
Non ti rimproverare mai delle tue gesta,
non essiccare mai il tuo giudizio,
non esprimere mai ciò che dentro risiede,
poiché quando muori, di te, resterà solo l’umore d’un fantasma.

E’ vero che le stelle più belle brucino di un blu spettrale,
è pur vero che il blu è si un colore freddo.
Il tuo cuore gela mentre la tua pelle viene scarnita,
mentre le tue menzogne divorano i tuoi confini.

Maledetta dalla nascita, bella e pur lontana,
stella volgi al me il tuo sguardo, per un ultima cometa.
Sei appassita nei tuoi occhi, non sei più una stella.
La mia voce non riecheggia più, in ciò che un tempo chiamavo
bella.