Dopo
esser stato una buona settimana a totale riposo,
tornai al college. Tornò anche Brody, e anche Noah. Ci
informò della situazione
di Emma, che adesso stava bene e ci rassicurava tutti. Menomale. In
prima ora
la prof O’Halloran mi riferì che avevo preso un
misterioso 11 al test di arte.
Lo avevo fatto un po’ con i piedi, insomma. Ma di solito con
i piedi vado forte
(modestia level=Zlatan). Avevo anche racimolato un decente 23 a
letteratura e
un 28 a matematica.
Le
prime ore furono, come al solito del resto, totalmente
prive di senso. Chiacchierai tutto il tempo con Geoff, che
informò me e Bro che
Duncan era stato espulso dal college, per aver abbattuto il portone
principale,
così come Max, che fece esplodere il capanno di Chef (fatto
già da me citato).
A
ricreazione trovai la squadra di calcetto a darmi il
benvenuto: Devin, Trent, Shawn, Scott, Rodney , Alejandro Asinomorto e
il nuovo
Topher. Duncan poteva continuare a stare nella squadra, ma in orario di
lezione
non poteva essere presente nell’edificio, quindi, ovviamente,
mancava
all’appello. Devin mi riferì delle partite giocate
contro la quarta in
classifica (Havergal College) e contro la terza, il Canadian Forces
College. Mi
sono perso i due match più importanti della stagione. Contro
l’ Havergal il nuovo
Topher ha segnato 2 gol, ma è arrivata un’amara
sconfitta per 5 a 2. Contro il
CF College è andata meglio, scontro diretto vinto 3 a 1
(tripletta del nuovo
Topher).
Mi
complimentai con Topher, e scoprii che Al aveva
un’ingessatura. I soldati non scherzavano..! Domenica io e
Topher potremmo fare
il panico nella difesa del Chaminade College.
Dopodichè
tornai in classe, per mangiare la pizza avanzata
la sera prima che mi ero portato al college. Entrò il
McLean, pronto a
filosofeggiare, chiedendomi se avessi studiato Kant. Io ero un attimo
indietro,
ero rimasto ad Aristotele. La mia faccia a quanto pare la diceva lunga,
quindi
il professore, con la sua solita squisitezza, e soprattutto
comprensione,
decise di interrogarmi. Collezionai un 1 da vero professionista.
Stavo
tracollando in filosofia e arte, ma per il resto non
avevo problemi. Brody si salva solo in educazione fisica ad esempio.
Forse
nemmeno a quella.
Tornato
a casa, mi spalmai sul divano, entrando a far parte
di esso. Mi svegliai intorno alle 19, grazie al citofono. Era Kitty, mi
disse
che avevamo un appuntamento, ma ero stato dato per disperso. Fottuto
divano.
Mi
preparai, e, per farmi perdonare della buca data il
pomeriggio, la portai a cena fuori. In un posto dove non eravamo mai
andati: la
pizzeria di Edoardo. No, scherzo, stavolta lo ho tradito: siamo saliti
sulla CN
Tower, al ristorante più alto del mondo (e anche
fottutamente caro, menomale
che Kitty è una ragazza con i controcoglioni, quindi abbiamo
pagato alla romana,
ognuno il suo).
Era
ormai buio (erano le 20 e 30) e faceva un bel freddino,
così decidemmo di scendere nel PATH di Toronto. Sotto terra
si stava una
favola, quindici gradi più o meno, mentre sopra ce ne erano
tre sotto lo zero.
Siamo stati in giro per negozi, bar e localetti. A una certa sentii una
voce a
me conosciuta: “Attenzione, è tutto pronto, si
comincia!” provenire da un
locale con una bella bandiera tricolore appesa alla porta:
c’era la Champions!
Mi
fermai a vedere un interessantissimo, e soprattutto
equilibrato, Leicester City-Borussia Dortmund. Troppo facile per il
Leicester
di Claudione Ranieri. Riassunto della partita del buon Sandro Piccinini:
1-0
Jamie
Vardy: “Attenzione, ‘ccezionale numero di Mahrez,
in
mezzo…incredibile! Proprio lui! L’uomo
più atteso! Rete! 1 a 0 Leicester!”
2-0
Riyad
Mahrez: “Avanza Kantè a caccia di
spazi…sciabolata
morbida in direzione di Mahrez, che scambia con
Vardy…Mahrez, Mahrez…Rete!
Proprio lui! ‘CCEZIONALE! Raddoppio Leicester!”
2-1
Marcolino Reus: “Attenzione, mucchio selvaggio
nell’aerea
del Leicester, la palla spiove minacciosa, Reus…Reus!
Maaaaarco, Reus! L’ultima
bandiera del Dortmund! Partita riaperta, 2 a 1!”
3-1
Danny Drinkwater: “Attenzione alla sciabolata in
ripartenza…Drinkwater, è solo davanti a
Bürki…Rete! 3 a 1, Partita chiusa!”
“E’
finita! Spot per noi!”
Dopo
l’epicità rappresentata da Sandrone, intorno alle
23,
decidemmo di tornare verso casa. Eravamo stanchi, quindi proposi a
Kitty di
rimanere a dormire da me, e lei accettò. Puttanah maialah
sto una favola. Però,
abbiamo solo dormito. Giuro.