Non mi hai mai detto niente di te.
Non mi hai mai parlato del tuo passato.
Ogni volta che ti chiedevo qualcosa tu eludevi la domanda, una battuta, un sorriso e poi cambiavi subito argomento.
Mi hai sempre tenuto all’oscuro di tutto.
Perché?
Temevi che conoscendo il tuo passato avrei iniziato ad odiarti? Che ti avrei guardato con occhi diversi?
Neanche se avessi l’anima più oscura dei demoni che combatto ogni giorni smetterei di amarti.
Ma tu non mi hai mai voluto dire niente.
Tu conoscevi ogni cosa di me.
Ogni centimetro del mio corpo e della mia anima.
Ogni cicatrice che marchiava la mia pelle e il mio cuore.
Sapevi ogni cosa della mia vita, ogni avvenimento rilevante e non.
Ti ho mostrato me stesso, ti ho servito il mio cuore su un piatto d’argento, tu mi hai mostrato un lucchetto chiuso.
E ora per un mio errore, per aver cercato di capire chi eri, ho perso ogni cosa, ho perso te.
Vorrei poter tornare indietro e impedirmi di fare il più grande errore della mia vita.
Ma non posso farlo.
Mi hai tagliato fuori, mi hai lasciato in quel tunnel buio e umido, da solo.
Mi hai fatto credere di essere speciale, felice, amato e poi te ne sei andato.
Mi hai baciato, mi hai detto di amarmi e poi di sparire dalla tua vita.
Mi hai detto che ero diverso da ogni altra persona che avevi mai incontrato e poi non hai esitato un istante ad abbandonarmi.
Mi hai fatto uscire da una vita grigia di menzogne per farmi precipitare in una vita nera di solitudine e tristezza.
E io avevo creduto alle tue parole, ora quasi me ne pento.
Mi pento di averti creduto, mi pento di averti lasciato distruggere la mia maschera di apatia, mi pento di averti lasciato ferirmi.
Ma non riesco a pentirmi di amarti.
Non riesco a smettere di amarti.
E ora sono qui, a guardare i frammenti della vita che avevo e chiedermi se riuscirò mai a rimetterli a posto.
Mi viene da ridere solo a pensarci.
Non riuscirò mai a ricostruire il mio cuore senza di te, perché tu sei il mio cuore, tu eri il mio cuore.
Grande uscita di scena, vero Magnus?
Degna del Sommo Stregone di Brooklyn.
Un bacio, un ti amo e un addio.
Sei uscito dalla mia vita così come eri entrato: senza preavviso, lasciandomi senza fiato, senza neanche darmi il tempo di metabolizzare il fatto.
La mia vita ora tornerà la solita caccia ai demoni, un unico rischio di morte, solo un po’ più nera.
Come sarà ora la tua vita Magnus?
Tornerà la solita festa continua?
Andrai avanti dopo aver collezionato un altro cuore?
Quanti ne conti ora Magnus?
Dieci, venti, trenta?
Questo non potrò mai saperlo, non l’ho mai saputo..
Non mi hai mai raccontato niente della tua vita prima del nostro incontro.
E ora non potrai neanche più farlo.
Mi hai fatto uscire dalla tua vita senza neanche avermi fatto entrare.