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Autore: two_ell    02/06/2016    0 recensioni
Una Londra intrappolata in una continua lotta tra il bene e il male popolata dai personaggi che tutti noi conosciamo.
O che pensiamo di conoscere.
Un giorno si ritrovarono intrappolati in un luogo dove a tutti era stato rubato il lieto fine.
Il mondo reale.
Ecco com’è andata.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Theresa Gray, Un po' tutti, William Herondale
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
 

Una Londra intrappolata in una continua lotta tra il bene e il male popolata dai personaggi che tutti noi conosciamo.
O che pensiamo di conoscere.
Un giorno si ritrovarono intrappolati in un luogo dove a tutti era stato rubato il lieto fine.
Il mondo reale.
Ecco com’è andata.

 
Londra, 1878
 

«Quando Will e Jem raggiunsero il palazzo a Highgate, la luna era appena sorta. […]
La casa era un grande edificio in stile georgiano circondato da un vasto parco cinto da un alto muro di mattoni, perciò dalla strada si scorgeva soltanto lo scuro tetto spiovente della mansarda. […] Un cancello di metallo nero inserito nel muro del palazzo teneva alla larga gli intrusi, ma la runa di Apertura di Jem si sbarazzò della serratura in un attimo. […] Si rivolse a Will con occhi febbrili. - Andiamo? Will estrasse una lama angelica dalla cintura. - Israfiel - sussurrò, e dall'arma uscì un lampo biforcuto di luce controllata. […]
 
Qualcosa apparve in cima alle scale. Sulle prime Will vide solo un motivo alternato di nero e bianco, un'ombra in movimento. Mentre questa scivolavi verso il basso, il canto si fece più forte, e i capelli sulla nuca di Will si rizzarono ancora di più. Il sudore gli bagnò la fronte, nonostante l'aria gelida. Fu solo quando l'ombra fu a metà delle scale che Will la riconobbe: era la signora Dark, con il corpo lungo e ossuto ricoperto da una sorta di tonaca da suora, una veste scura informe che le arrivava ai piedi. Una lanterna spenta le pendeva dalla mano artigliata. Era sola... ma non completamente, si rese conto Will mentre la strega si fermava sul pianerottolo, perché dopotutto quella che stringeva in mano non era una lanterna. Era la testa mozzata della sorella. - Per l'Angelo - sussurrò Will. - Jem, guarda. La testa della signora Black spenzolava da una treccia di capelli grigi che la signora Dark serrava quasi fosse un manufatto di inestimabile valore. La testa aveva gli occhi aperti e perfettamente bianchi, come uova sode. Anche la bocca spenzolava aperta, e da un angolo scendeva un rivolo di sangue nero secco. […]
 - Nephilim assassino - urlò la signora Dark. - Non ti è bastato uccidere mia sorella una volta, vero? Sei dovuto tornare a impedirmi perfino di darle una seconda vita. Sai cosa significa essere completamente soli? -[…]
La signora Dark ondeggiò. - Voi siete mortali. Rimanete soli per un frammento di tempo, per un singolo respiro dell'universo. Io sarò sola per sempre.[…]
 
Fu troppo per Will. Con un urlo si scagliò verso i gradini con la lama angelica distesa. Jem gli gridò di fermarsi, ma troppo tardi. La signora Dark, con le labbra ritratte dai denti come quelle di un cobra che sibili, spinse in avanti il braccio e gettò la testa recisa della sorella contro Will. Il Cacciatore la schivò con un urlo di disgusto, e lei ne approfittò per precipitarsi giù dalle scale, superarlo e sparire nell'ombra che si stendeva oltre la soglia ad arco sul lato ovest dell'atrio.[…]
 
All'interno del pentagramma si trovava una ripugnante statua di pietra raffigurante un orribile demone dalle membra contorte e le mani artigliate. Dalla testa gli spuntavano due corna.[...]
La statua in mezzo al pentagramma si era mossa. Non era più accovacciata, si era raddrizzata e adesso stava in piedi. I suoi occhi ardevano di un bagliore sulfureo. Fu solo quando le sue tre file di denti si atteggiarono a un sorriso che Will si rese conto che non era di pietra: era una creatura dalla pelle dura e grigia simile a pietra. Un demone.[…]
- Signora Dark - disse Will tra i denti.[…]
Nel suo pentagramma, la signora Dark rideva rumorosamente. - Nephilim... stupidi, stupidi Nephilim - disse tra scrosci di risa. - Dov'è il vostro angelo ora?
Sotto gli occhi sgranati dei due Cacciatori, alte fiamme comparvero sulle pareti lambendo le tende che coprivano le finestre e tremolando lungo i bordi del pavimento. […]
 Jem, alzando il braccio per coprirsi la bocca, disse a Will con voce soffocata: - Uccidila. Uccidila, e il fuoco si estinguerà.
- Non pensi che lo farei se potessi? - replicò Will […] - È nel pentagramma.
- Lo so. - Lo sguardo di Jem era eloquente. - Abbattilo, Will. Will capì all'istante cosa intendeva, senza bisogno di sentirselo dire. Girando per trovarsi di fronte al pentagramma, alzò la scintillante Anael, prese la mira e la lanciò... non verso il demone, ma in alto, verso la robusta catena di metallo che reggeva il massiccio candeliere.[…]
Il demone ebbe solo il tempo di lanciare un grido prima che il massiccio candeliere cadesse, una cometa che si schiantò a terra in un turbinio di metallo contorto e vetri in frantumi. I Cacciatori si coprirono gli occhi con un braccio mentre i detriti piovevano su di loro, frammenti di pietra, schegge di cristallo e pezzi di ruggine. Il pavimento tremò come per effetto di un terremoto.
Quando infine tutto fu calmo, riaprirono gli occhi. Il candeliere giaceva a terra come il relitto deforme di un'immensa nave in fondo al mare. La polvere si levava come fumo da quella rovina, e da un angolo del mucchio di vetro e metallo frantumato scorreva sul marmo un rivolo di sangue nero verdastro...
Jem aveva visto giusto. Le fiamme erano scomparse.
- Ben fatto, William - disse Jem, con la mano ancora serrata sul manico della gabbia.[…] Will non rispose; non c'era tempo. Spalancando la porta - che si aprì facilmente sotto le sue mani - si precipitò fuori dalla stanza.»


 



Dalle tenebre una si levò una risata. «Nephilim... stupidi, stupidi Nephilim, dov'è il vostro angelo ora?».




We're back!

Dopo secoli e secoli, ci siamo finalmente decise a pubblicare una nuova ff, per coloro che seguono le altre nostre fanfiction, non vi preoccupate, ci siamo messe sotto e speriamo di poterle continuare il prima possibile. Mentre per quanto riguarda questa, come sicuramente avrete notato è ispirata alla serie televisiva Once upon a time; in questo capitolo...che in effetti come dice il titolo è giusto un prologo, abbiamo ripreso quel che la Clare ha scritto nell'anglo, giusto per far capire da dove tutto ha inizio... e che dire, speriamo che la cosa vi abbia un po' incuriositi, per il resto stay tuned!

  
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