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Autore: Stardustpuff    03/06/2016    2 recensioni
Dal testo ~
«Vedi quel ragazzo seduto da solo?»
Mi limitai ad annuire, sembrava così triste mentre con la cannuccia muoveva il liquido che conteneva il suo bicchiere.
«Il suo nome è Do Kyungsoo ed è il farmacista del villaggio. Viene qui due volte a settimana. Ordina sempre la stessa cosa.»
«Ognuno di noi è triste per qualche ragione, tu non lo sei pure?»
« I-io? »
«Certo. Se sei scappato fin qui un motivo dev’esserci.»
«Io per esempio sono triste perché non sono ancora riuscito a superare l’esame per entrare al college.»
«Vuoi sapere la sua storia? » immediatamente fui strappato dal mondo che stavo vedendo attraverso le sfumature della musica e fui riportato alla realtà.
«Sai perché compone melodie così tristi?»
Scossi la testa . No, non lo sapevo e nemmeno lo immaginavo.
«E’ triste perché non è potuto tornare a casa. È dispiaciuto perché non è più stato in grado di rivedere la sua persona speciale.»
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Kris, Kris, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Suho, Suho
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.





 
 
Capitolo 1

 
La prima volta che realizzai di essere un burattino fu all'età di 12 anni, quando in onore del ventesimo anniversario dell’azienda di famiglia dovetti suonare il piano dinnanzi agli ospiti. Iniziare ad imparare quello strumento non era stata nemmeno una mia decisione, se avessi potuto scegliere avrei di certo scelto una chitarra elettrica, ma quel tipo di strumento non si adattava ad un signorino per bene dell’alta società. Era stata questa la risposta che mi era stata data quando mi rifiutai la prima volta.
La mia vita è sempre stata controllata, non fare questo, non fare quello, attento a ciò che fai, attento alle tue amicizie, potresti danneggiare l’immagine della nostra famiglia.
Così la mia infanzia era stata una continua apparenza, non facevo mai quel che volevo davvero e quando diventai abbastanza adulto per capire ciò che mi piaceva davvero, decisi di ribellarmi e di prendere coscienza della mia persona.

Il mio nome è Luhan e questo è il tentativo di fuga numero 3.

Questa volta ero sicuro, non sarebbero riusciti a trovarmi così facilmente. Ero stato bene attento a non rivelare a nessuno la mia destinazione, il motivo era molto semplice: Nemmeno io sapevo dove stavo andando, avrei fermato la mia auto soltanto quando avrei ritenuto quel posto abbastanza distante e sicuro da loro.
Così, salii sulla mia bella Jaguar fiammante e mi immersi nel traffico della città.
Stavolta non avrei fatto come volevano loro, non potevo dargliela vinta, un matrimonio combinato era troppo, per di più alla mia giovane età! Sarei stato via fino a che lo avrei ritenuto necessario o forse semplicemente fino a quando il denaro che avevo prelevato precedentemente dalle mie carte di credito non si fosse esaurito; assentarmi per qualche tempo, dovrebbe bastare, dovrebbe essere sufficiente a fargli capire che non accetterò mai il matrimonio con Ji Na, quella stupida ragazzina viziata.

A quell'ora buia per quelle strade di campagna non passava nessuno e ormai lontano da Seoul decisi di accendere la radio e di alzare il volume.
Iniziai a ridere per via dell’assurda situazione che in questo momento poteva essersi creata in casa mia, immaginavo persino l’espressione preoccupata di mia madre, mentre l’ira di mio padre sarà stata così grande che avrà subito ordinato ai suoi uomini di riportarmi immediatamente indietro.
Fu proprio in quel momento che mi accorsi della nebbia che si stava creando lungo la strada. Andiamo bene! Forse avrei dovuto rallentare data la scarsa visibilità, ma come al solito decisi di fare di testa mia. Continuai ad andare alla stessa velocità che sarebbe stata consentita in assenza di determinate circostanze atmosferiche.
All'improvviso vidi una figura in mezzo alla strada.
La scarsa illuminazione non mi consentiva di capire se si trattasse di un animale o di una persona. Iniziai a suonare il clacson, forse l’avrebbe aiutato a capire l’imminente pericolo che stava rischiando, di qualunque cosa si trattasse quella sagoma sfocata. Ma nulla, sembrava non voler lasciare la strada. A quel punto con il cuore in gola, l’unica cosa che mi rimase da fare fu quella di frenare bruscamente, in quel momento pregai con tutto me stesso di non mettere sotto quella creatura.

Come previsto avevo frenato in tempo, non avevo udito alcun rumore causato da un urto, era andato tutto bene. Le mie mani stringevano ancora con forza lo sterzo e la mia testa vi poggiava sopra, era incredibile la prontezza dei miei riflessi, mi congratulai con me stesso. Ma quando sollevai il capo verso la strada, nonostante la foschia, mi resi conto che quella figura non si era mossa di un millimetro. Era a mezzo palmo di distanza dalla mia auto.

Quello sguardo penetrante mi catturò in un batter d’occhio. Forse quell'uomo doveva essersi arrabbiato con me. Per poco non lo mettevo sotto.
Scesi dall'auto.
« Sta bene?? » gli chiesi senza ottenere risposta. Non sembrava essere ferito. La mia auto non lo aveva sfiorato per un pelo.
« Mi dispiace davvero tanto, che spavento deve essersi preso, ma sa, non sono di queste parti, non conosco bene la zona, la strada è poco illuminata e per di più si è aggiunta la nebbia »
Ancora una volta quell'uomo era rimasto in silenzio così decisi di avvicinarmi ed assicurarmi che stesse bene. Non appena incrociai il suo sguardo mi resi conto che doveva avere la mia età, indossava un completo elegante e dietro le spalle portava l’enorme custodia di uno strumento musicale. Probabilmente si trattava di una viola.

«Si può sapere perché non risponde? Si è perso? Dove stava andando? »
« Stavo tentando di raggiungere il villaggio di YeongSaeng.» Allora quello sconosciuto sapeva anche parlare. Che tipo strano.
« Non sapevo ci fosse un villaggio da queste parti, se vuole posso darle un passaggio »
« D’accordo. »
« Bene allora salga su »
« Non si vedono molte auto come la tua da queste parti » lo sconosciuto iniziò ad ammirare la carrozzeria della mia auto, poi mi porse il suo strumento, voleva che lo riponessi all'interno della vettura. « Wow! È leggerissimo » quella custodia doveva senz'altro essere vuota, era come prendere una piuma.

Una volta all'interno della mia auto lo sconosciuto iniziò ad osservare la tecnologia della suddetta, le sue sopracciglia si aggrottarono quando vide uno schermo collocato sopra l’impianto radio. « E’ una TV? » chiese curioso.
« No è solo il GPS »
« Comunque puoi chiamarmi Luhan »
« Io sono Kris. »
« Allora? Sei di YeongSaeng? »
« Non esattamente. Tra meno di 50 metri dovrai girare a destra.»
« Com'è il tuo villaggio? » dissi non appena lessi il cartello che indicava la nostra destinazione.
« Noioso. Sempre la solita gente, mai nessuno di nuovo. »
« Ah probabilmente è il brutto di vivere in un paesino di pochi abitanti »
« Certo, le cose potrebbero farsi interessanti con uno come te, Luhan»
« Tu dov’eri diretto? »
« A dire il vero non ho una meta, stavo cercando solo di uscire dal mondo »
« Allora credo che tu sia capitato nel posto giusto »
Riuscivo a sentire il suo sguardo addosso. Quella sensazione aveva fatto aumentare il mio battito cardiaco. Quell'individuo era così affascinatamene intrigante.
« Siamo arrivati » 
« E’ sconsigliabile avventurarsi per territori sconosciuti in una notte come questa, per poco non investivi una persona … » Io non risposi nulla, sapevo che aveva ragione, mi sentivo ancora in colpa per quanto accaduto poco fa.
« Su questa strada c’è un alberghetto di terza categoria, capisco che magari per un tipo come te non deve essere il massimo, ma questo è l’unico che abbiamo qui, i proprietari sono molto accoglienti, vedrai, ti troverai bene. » detto ciò il ragazzo che portava il nome di Kris prendendo il suo bagaglio, abbandonò la mi vettura ed iniziò a percorrere il lungo marciapiede che costituiva parte della strada.
Non avendo una meta, pensai che non avrebbe fatto alcun male trascorrere una notte in questo villaggio, ero stanco e per di più mi ero preso un bello spavento, non potevo mettermi ancora alla guida con il rischio di uccidere un essere umano.

Percorsi a rilento quella stradina. Tra le insegne illuminate ce n’era una ormai quasi decaduta. Si trattava di una farmacia. Qualcuno doveva essere ancora all'interno, le luci erano ancora accese. Magari anche qui le cose funzionavano come in città. Forse qui sarei stato in grado di nascondermi.

Dopo pochi metri, proprio come mi aveva detto precedentemente Kris, trovai il posto che stavo cercando.  “Albergo ***” a vederlo da fuori non doveva essere un granché sembrava più un palazzo che un albergo. Ma tentare non avrebbe fatto male a nessuno, così una volta che mi trovai all’interno del parcheggio, spensi il motore, scesi dall’auto e presi con me la valigia che avevo preparato in fretta e furia.

Da lì riuscii a vedere una bellissima luna piena. Era così grande, allungai un dito come a volerla toccare.
Nella notte tutto ciò che si riusciva ad udire erano soltanto il suono dei miei passi che calpestavano l’asfalto.
Spinsi la porta che mi avrebbe condotto all’interno di quel piccolo albergo ed udii un tintinnio. Più che un albergo sembrava un negozio che avvisava il personale quando qualche cliente metteva piede all’interno.
La luce era soffusa e notai subito la figura che se ne stava davanti al bancone, doveva essere un altro cliente. Pensai. Non appena feci qualche passo udii una voce.
« Benvenuto Signor cliente!»
« Salve »
Il ragazzo che se ne stava davanti al bancone fece un passo indietro, mi fissava.
« Cosa posso fare per lei? »
« Vorrei prendere una camera » dissi al ragazzo che indossava la targhetta con su scritto il nome Baekhyun.
« Ma certo, per quanto si fermerà? » poi Baekhyun scambiò uno sguardo d’intesa con il ragazzo che si trovava accanto a me.
« Credo solo per stanotte »
« Non vorrebbe approfittare della speciale offerta che il direttore Byun offre ai suoi clienti?» il ragazzo indicò il volantino attaccato alla bacheca.
« Non saprei.. »
« Come preferisce, favorisca i documenti » disse guardandomi con un enorme sorriso.
Poi mentre provvedeva ad effettuare il check in, il receptionist cominciò a borbottare qualcosa con quel ragazzo dal nome sconosciuto.
« L’avete fatto di nuovo eh? Devo dedurre che sia già iniziata »
« Si »
Cominciai ad osservare quel ragazzo dai capelli neri, la sua mascella era affilata, i suoi occhi erano scuri proprio come i suoi capelli, i suoi abiti erano insoliti, adesso che lo guardavo bene, probabilmente non doveva trattarsi di un cliente.
Afferrò il suo berretto e presto si diresse verso l’uscita. Poi d’un tratto si fermò e lentamente si voltò.
« Ci vediamo Luhan » poi udii di nuovo quel tintinnio mentre la sua figura scompariva nella notte.
Rimasi molto sorpreso. Se fossi stato in me probabilmente lo avrei rincorso. Ma non lo feci, non saprei spiegarne il motivo. Come diavolo aveva fatto? Non poteva averlo letto sui miei documenti, avevo appositamente dato dei documenti falsi per evitare che fossero intercettati dai miei genitori. Come faceva a conoscere il mio nome?
« Signor Luhan la sua camera è al secondo piano, stanza numero 7 »
« Il mio nome non è Luhan » ribadii immediatamente.
« Mi sono accorto che quei documenti erano falsi e se lui ha detto che il suo nome è Luhan beh allora sarà senz’altro così.»
« Eh? » rimasi paralizzato. Cosa stava succedendo?
« Mi scusi... chi era quel ragazzo? »
« E’ il ragazzo delle consegne »
 « Sono sicuro che lo rincontrerà se è questo quello che si sta chiedendo » abbozzò un sorriso poi mi porse la chiave. In quel momento ero indeciso sul da farsi, sarei dovuto andare via immediatamente da quel luogo, o avrei dovuto prendere la chiave e salire quelle scale?

Il mio sguardo si posò prima sul receptionist e poi sulle chiavi.
In quel momento la mia curiosità si impossessò del mio corpo, così decisi di accettare e rimanere lì almeno per questa notte. Volevo vederci chiaro, volevo scoprire come aveva fatto quel ragazzino a conoscere il mio nome. Possibile mi conoscesse? Io non ricordavo di averlo visto da nessuna parte, di certo un viso come il suo me lo sarei ricordato.

« Aspetti, l’aiuto a salire la valigia. »
Baekhyun impugnò la maniglia del mio trolley ed iniziò a salire i gradini.  Lo seguii e man mano che salivamo i piani, notai lungo le scale delle foto in bianco e nero che ritraevano il suddetto albergo nel pieno del suo splendore.
« Questa persona le somiglia davvero tanto » dissi facendo un osservazione ad alta voce.
Baekhyun si fermò ad osservare la foto in questione.
« Oh si, ha ragione, è un mio antenato »
« Da questa parte »
Baekhyun posò il mio bagaglio difronte alla porta con su scritto il numero 7 .
La porta era in legno scuro ed il numerino era color oro.
« In camera c’è un telefono, per qualsiasi cosa chiami la reception digitando il numero 1»
« D’accordo, grazie. »

Inserii la chiave nella toppa e quando fui all'interno della camera fui inebriato da una strana fragranza. Non avevo mai sentito quel profumo.
Accesi la luce e mi buttai sul letto.
Chissà magari in un posto così sperduto non mi avrebbero mai trovato. Mi sentivo soddisfatto, incontrare quell'uomo era stato un bene. Mi aveva condotto qui… poi alla mente mi ritornò quello strano episodio di qualche minuto prima.
Quel ragazzo conosceva il mio nome. Mi aveva chiamato Luhan ed il receptionist si era reso conto dei documenti falsi che gli avevo dato. Questo posto era tanto sperduto quanto bizzarro. Un brivido mi percorse la schiena. Speravo solo che quel ragazzino tenesse la bocca chiusa, appena lo avrei trovato, sarei andato a parlargli. Se fosse stato necessario lo avrei corrotto con del denaro affinché tenesse la bocca chiusa. Gli avrei offerto più dei miei genitori. Poi chiusi gli occhi soddisfatto, mi girai su di un fianco, ero pronto ad addormentarmi.

Quando aprii gli occhi erano 3.00 am. Non avevo ben capito per quale motivo mi fossi svegliato nel cuore della notte, ero solito dormire per tutta la notte, possibile che era perché stavo dormendo fuori casa? Nah ma che stupidaggine, dormivo spesso fuori casa.
Dall’esterno della camera udii dei rumori. In questo piano non dovevo essere solo... Dedussi che la mia insonnia fosse dovuta a questo.

Udii distintamente delle frasi.
« Vi diverte così tanto farlo? »
« Non facciamo male a nessuno »
« Sai che non è vero! »
« Cosa posso farci se sono intrappolato qui? Pensi che sia una mia scelta continuare a stare in questo paesino?! »
« Beh non è stata nemmeno una mia decisione »
Incuriosito dalla faccenda, scesi dal letto e accostai il mio orecchio alla porta, volevo sentire meglio, volevo capire di cosa stessero parlando.

« Adesso vado ad esercitarmi »
« Dovresti anche tu »
« Come se tutto ciò avesse un senso » quella voce emise un ghigno.
Non c’erano dubbi erano due uomini e da come si parlavano sembravano conoscersi bene.
Quando udii distintamente il suono della porta chiudersi capii che qualcuno aveva fatto rientro in camera sua; attesi ancora per qualche istante e quando non udii nemmeno il più insignificante rumore, aprii lentamente la porta.
Ero leggermente chinato su me stesso come qualcuno che si stava nascondendo dietro la porta. Come previsto il corridoio era libero.
Iniziai a percorrere quel lungo corridoio, forse fare qualche passo mi avrebbe aiutato.
Giunto in prossimità della stanza numero 0 capii che qualcuno stava uscendo di lì nel momento in cui vidi la maniglia muoversi.
Di lì uscì un ragazzo molto alto, dallo sguardo penetrante..
Un momento. Si trattava dello stesso ragazzo con cui ero arrivato qui in paese.
Il mio viso doveva aver assunto un’espressione davvero sorpresa.
« Oh alla fine hai seguito il mio consiglio »
« Non sapevo anche tu alloggiassi qui »
« Straniero non riesci a dormire? » io mi limitai ad annuire mentre lui uscì del tutto dalla sua camera e stando attento a non far scorgere il contenuto della stessa richiuse la porta dietro di sé.
Poi iniziò a sistemarsi le maniche della camicia. Era così dannatamente bello.
« Ti va di fare due passi? »
« S-si » risposi non troppo convinto, ma come facevo a dire di no a quello sguardo? 



 

Annyeong ^_^
Avevo scritto questa storia un po' di tempo fa, ma ho deciso di pubblicarla solo ora perchè ho preferito completarla.
Questa ff si comporrà di 8 capitoli. Non ho ancora scelto il giorno della pubblicazione.
Probabilmente aggiornerò molto presto con il secondo capitolo, in cui si il mistro si infittisce.
Vi avverto fin da ora che non mancheranno i colpi di scena e come annunciato precedentemente man mano che andremo avanti daremo un volto, ma soprattutto un nome agli abitanti dello strano villaggio in cui 
è capitato il nostro Luhan.
Sentitevi liberi di lasciare un commento, vorrei conoscere la vostra opinione ~ 

#영생LavitaEterna
 
Stardustpuff minor~ ♥

 
   
 
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