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Autore: VvFreiheit    03/06/2016    4 recensioni
Serie di One-shot incentrate su Mika e Andy, piccoli scorci di vita quotidiana di un artista e del suo bel ragazzo tratte da spunti di vita reale.
Da un capitolo: È per questo che mi ami!" Esclamò allora Mika sorridente, citando le parole del biondo.
"È per questo, e mille altre ragioni, che ti amo..." Concluse congiungendo le labbra alle sue in un intenso bacio salato, mentre il cielo blu ed il mare li osservavano in silenzio.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Andy Dermanis
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Ginevra, giugno 2016 –


“Con tutti questi negozietti mi è venuta una voglia assurda di cioccolato!” Andy commentò l’ennesima vetrina stracolma di leccornie di tutti i tipi rigorosamente a base di quella miscela di cacao che tanto lo faceva impazzire, passeggiando per una viottola laterale della graziosa città svizzera.

Mika emise un risolino divertito di chi un’uscita simile se la aspetta, continuando ad avanzare al suo fianco e dando a sua volta un occhio ai numerosi negozi di pasticceria che esponevano ogni tipo di cioccolato possibile.

Ce n’erano una quantità infinita di varietà, dai gusti più dolci a quelli più amari, passando per quelli speziati e quelli arricchiti con frutta secca e ripieni di qualunque tipo di crema.

Andy non era una persona particolarmente golosa, non si strafogava di cibo come a volte a Mika piaceva fare, soprattutto con certi pranzetti libanesi preparati dalla sua famiglia, ma quando si trattava di cioccolata perdeva completamente la testa, e Mika lo sapeva.

“Quando mai tu non ne hai una voglia assurda…” commentò infatti fermandosi per un attimo davanti ad una scultura a forma di aquila esposta in bella mostra in quella che sembrava una pasticceria da 10€ al grammo come minimo.

“Mika guaarda!” disse il biondo in estasi avvicinandosi per scrutare meglio quella meraviglia arricchita con i più fini dettagli, in puro cioccolato fondente con striature più chiare sulle ali e sulle piume del corpo.

Il riccio gli si portò accanto meravigliato a sua volta da cotanta arte, voltandosi però anche a dare un occhio allo sguardo rapito del compagno che non pareva vedere altro che quella maestosa opera, grande almeno mezzo metro per uno.   

Non trattenne una risata divertita alla vista di quell’espressione tanto fanciullesca dipinta sui lineamenti fini del greco, che sentendolo sghignazzare si voltò verso di lui, incrociando gli occhi nocciola sorridenti.

“Ci manca solo un “mamma vojo” e poi sei uguale a mio nipote” lo prese in giro imitando la vocina del piccolo di casa Penniman, ricevendo un’occhiataccia offesa in risposta, che gli provocò un’ulteriore momento di ilarità.

Andy lo ignorò bellamente tornando a voltarsi verso la stradicciola che stavano percorrendo, lasciando Mika a ridere da solo, infilandosi le mani in tasca e proseguendo come se nulla fosse, fingendo indifferenza.

Il ragazzo sbollì l’euforia della presa in giro e poi avanzando più velocemente si riportò al suo fianco dandogli lievi gomitate ad un fianco, cercando di attirare la sua attenzione, facendo lo stupido per farsi perdonare la piccola presa in giro di poco prima.

Andy a quel punto, sempre fingendo di camminare da solo, estrasse dalla tasca dei pantaloni la busta con il tabacco aromatizzato al caramello e ne prese una sigaretta preparata quella mattina richiudendo poi la confezione e riportandola nella tasca posteriore dei suoi jeans.

Non fece in tempo a portarsi il piccolo cilindro alle labbra che Mika glielo sfilò dalle mani infilandolo dritto in tasca.

Andy sbuffò a quella presa di posizione del compagno. Quei piccoli gesti, insignificanti per il resto del mondo, avevano nel loro personale linguaggio di coppia una valenza tutta particolare.

“Eh va beeeene scuuusa.” si arrese infatti Mika cedendo al suo intento di sentire quella parola uscire dalle sue labbra, facendo spuntare immediatamente un ghigno furbo sul volto del greco.

Mika odiava vederlo fumare, il biondino lo sapeva benissimo e fin dagli inizi della loro storia vi era stato tra i due un tacito accordo che prevedeva che Andy trattenesse il suo piccolo vizietto di fronte a lui.

Andy rispettava quel suo desiderio ma quando Mika decideva di fare lo stronzetto con lui, non ci pensava due volte a infrangere quella convezione come ripicca nei suoi confronti.

Il ragazzo infatti ottenuto ciò che voleva tornò a dialogare come nulla fosse successo, imboccando nel mentre la via principale più affollata di turisti intenti a godersi la bella giornata svizzera.

“Voglio fare una bella scorta di cioccolata da portare a Londra e pensavo che.. ” gli comunicò il ragazzo che ad ogni passo sentiva la sua fame crescere sempre di più, al pensiero di quel ben di Dio.

Mentre il greco parlava e già si figurava il sedile posteriore della sua Range Rover riempito di oro marrone, Mika si fermò davanti ad una piccola locandina appesa al muro, ignorandolo e leggendo quanto scritto.

“Ma mi stai ascolt…” intervenne quindi il biondo, ricevendo una mano sventolante davanti al viso, quasi Mika fosse stato intento a scacciare una mosca fastidiosa e seguendo quindi il dito del cantante puntato al foglio colorato.

Andy che, seppur rudimentalmente, il francese lo capiva sgranò gli occhi eccitato all’idea di ciò che stava leggendo.

“Che ne dici, andiamo?” chiese Mika retoricamente, come se già non conoscesse la risposta a quella domanda ricevendo un cenno di assenso col capo e due pollici all’insù.

Seguirono le indicazioni delle strade e 20 minuti dopo erano all’interno della fabbrica di cioccolato, con un buffò cappellino bianco in testa e un ancor più buffo grembiule a salopette ad adornarli.

“Girati!” chiese Andy avanzando dietro Mika che a sua volta seguiva la guida ed il maître chocolatier intenti a portarli nel retro della fabbrica, nel laboratorio dove tutte le creazioni esposte in vetrina prendevano vita.

Il riccio si voltò a quella richiesta e il greco velocemente scattò un paio di fotografie a tradimento, prima di ricevere una linguaccia e immortalare pure quella con una risatina divertita.

Soddisfatto rimise il cellulare in tasca ed entrò insieme agli altri tre nel laboratorio annusando il profumo dolce che aleggiava nell’aria che già gli faceva salire le endorfine a duemila.

I loro occhi iniziarono a saettare da una parte all’altra della grande stanza in fondo alla quale un enorme macchinario produceva una cascata di cioccolato direttamente dai baccelli di cacao.

In quel preciso istante Andy si sentiva tanto le sue cagnolone davanti ad una bella bistecca cruda sul tavolo della cucina e non vedeva l’ora di poter mettere mano a quella meraviglia e comporre forme di cioccolato a volontà per potersi strafogare da lì ai prossimi mesi.

Il maître mostrò loro il processo di lavorazione che Mika filmò con il cellulare come un bambino in gita scolastica, ricevendo ghigni divertiti dal greco che oltre a commentare sarcasticamente le sue doti di regista, cercava di sfuggire alle riprese a lui rivolte, certo che in quella mise, sarebbe stato preso in giro da tutta la band del compagno una volta rese pubbliche le immagini.

Quando in seguito arrivarono al tavolo di lavorazione dove il cioccolato fuso prendeva finalmente forma, i due ragazzi si divisero, recuperando ognuno gli stampini preferiti tra quelli disponibili, mettendosi quindi all’opera.

Davanti a loro vi era ogni tipo di prelibatezza con cui decorare e riempire le forme di cioccolato a loro piacimento. Potevano inventarsi cioccolatini di tutti i tipi, unendo come meglio credevano i vari ingredienti e persino creare delle forme e delle piccole sculture loro stessi.

Andy si mise al lavoro prendendo il cioccolato fondente, unendolo con quello al latte, farcendo con nocciole, mandorle, scorza d’arancia, uvetta, peperoncino, scaglie di cocco, creando per ogni formina cubica una prelibatezza sempre diversa.

Ci mise una frazione di secondo a prenderci gusto e nel giro di un quarto d’ora aveva già davanti a sé due stampini da 20 cioccolatini l’uno pronti per essere messi a raffreddare.

Mika dal canto suo se ne stava più tranquillo dedicandosi non alle forme già prestampate ma ai quadrati di cioccolata già preparati su cui si stava divertendo a sistemare nocciole, scorze di arancia, granella di mandorle e altre leccornie, creando simpatici quadretti dalle fantasie più strane e disparate.

Ogni tanto estraeva dalla tasca il cellulare e si divertiva a filmare quelle divertenti scenette di un Andy in versione pasticcere intento a dosare perfettamente la quantità voluta di cioccolato bianco sopra a quello scuro messo in precedenza o a sistemare le scaglie di cocco in una forma geometrica perfetta.

Il maître chocolatier e la guida si spostarono per un attimo, mostrando ad un gruppetto di ragazzi appena arrivati, ciò che poco prima era stato mostrato loro e lasciando i due soli al tavolo a portare a termine le loro creazioni.    

“Com’è che non stai ancora divorando cioccolatini a manciate?” chiese il riccio ad un certo punto sempre con il cellulare in mano, rivolto prima verso le loro sculture, poi verso di lui.

“Mi sto trattenendo per dopo” rispose Andy concentrato a ritagliare una forma di cioccolato fondente con un coltellino da applicare al quadretto prestampato che aveva davanti.

Mika ridacchiò osservando l’espressione assorta con la lingua che lambiva il labbro superiore e gli occhi azzurri fissi sulla forma che a poco a poco si stava delineando tra le sue dita.

“Potrei assumerti come pasticcere personale... Saresti un buon complemento d’arredo per la cucina. Così vestito poi…” commentò il moretto continuando a filmare divertito mentre con un sorriso tenero scrutava il cuore quasi ultimato e la mano sinistra del ragazzo che definiva gli ultimi contorni.

Il biondo applicò la forma appena ottenuta incollandola con una goccia di cioccolato fondente al quadratino al di sotto, decorandola poi con una pioggia di granella di nocciole e scorzette di limone a fianco messe a mo’ di raggiera.

“Ma che cariiino” commentò Mika con voce da bambino entusiasta riprendendo quel piccolo quadretto decorato. “E’ per me?” chiese quindi con fare imploratore sperando il cuoricino intagliato con tanta cura fosse destinato a lui.    

Andy diede un ultimo sguardo alla sua composizione e poi alzò gli occhi su di lui abbassando il cellulare e spegnendo la registrazione.

“Cosa mi dai in cambio?” chiese quindi in un sussurro, adocchiando il suo ragazzo con sguardo furbo e malizioso. Mika si morse un labbro ricambiando l’occhiata di intesa, poi si voltò e prese tra le mani una delle sue creazioni, porgendogliela.

Andy la guardò con fare perplesso e poi asserì con tutta la schiettezza di cui era capace: “Si vede che quella con doti artistiche visuali della famiglia è tua sorella eh…” osservando con poca convinzione quella specie di faccina simile alle tofu dolls che gli aveva visto più volte scarabocchiare, con occhi bocca e naso formati da nocciole intere e delle scorze come sopracciglia.

La vendetta del più grande a quelle parole fu interrotta dal maître pasticcere che tornò al loro tavolo, continuando a mostrargli la lavorazione di alcune stupende sculture che i due avevano visto esposte in vetrina all’entrata del negozietto.

Il signore estrasse dallo stampo a forma di chiave il cioccolato finalmente indurito e versata una leggera polverina dorata sul tavolo vi intinse il pennello iniziando quindi a decorare la forma con dettagli dorati che contribuirono a rendere quella piccola meraviglia ancor più realistica di quanto già non fosse.

Dopo un’altra mezz’oretta passata a imparare e sperimentare quella intrigante arte, i due uscirono soddisfatti dal negozio con diverse confezioni di cioccolatini da loro creati e diverse tavolette che Andy aveva acquistato come scorta personale, come promesso.

Avendo gironzolato per la città da inizio pomeriggio inoltrato, decisero di tornare in hotel per prepararsi per la sera e approfittarne per assaggiare alcune di quelle gustose pepite appena uscite da uno dei più rinomati laboratori della città.

Mika appoggiò le borse sul tavolino rotondo in fondo alla camera e si recò in bagno per una veloce doccia di cui sentiva il bisogno dopo quella giornata.

Quanto tornò in camera vestito solo con un paio di boxer, l’asciugamano ancora sulle spalle e i capelli umidi trovò Andy seduto in centro al grande letto matrimoniale con la scatola dei cubetti di cioccolato fatti da loro aperta e lui che se ne gustava uno con espressione estasiata in viso.

“Buoni?” chiese retorico avvicinandosi a grandi passi per agguantarne un paio.
Andy però fu più veloce e gli sfilò la scatola da sotto mano allontanandola e piazzandola sul lato più lontano del letto.

“Eeehi! Voglio assaggiare anche io!” si lamentò il ragazzo allungandosi sul letto per afferrare ciò che gli era appena stato rubato, non curandosi di passare sopra a Andy.

Il biondo se lo ritrovò praticamente sopra e in un attimo si alzò scaraventandolo sul letto impedendogli di raggiungere il suo tesoro e di rubare quelle preziose leccornie.

“Ma anche io voglio…” si lagnò Mika cercando di scollarsi il suo compagno di dosso ma venendo interrotto nel suo intento da Andy che approfittando di quella posizione gli si appicciò praticamente addosso baciandolo con passione e mettendo così fine alla sua battaglia.

Quando le loro labbra si sperarono, il riccio non mancò di constatare: “Buono questo! Gianduia giusto?” chiese con un sorriso mentre Andy riprese il bacio, dandogli la risposta alla sua domanda.

“Ne voglio un altro!” chiese Mika quando il biondo si fu alzato da sopra di lui e gli ebbe permesso di rimettersi seduto.

Andy riprese tra le mani la scatola di poco prima e frugò attentamente tra i quadratini di varie tonalità finché non trovò quello che stava cercando.

Mika cercò di rubarglielo dalle mani ma il più piccolo scosse la testa con fare di diniego ed espressione giocosa.

“Fai aaaa” comandò il greco ridacchiando alla faccia perplessa del suo ragazzo a quella richiesta.

Il riccio cercò di rubarglielo una seconda volta ma poi troppo affamato e curioso desistette, spalancando la bocca e attendendo che Andy gli lasciasse finalmente il suo cioccolatino.

Chiuse la bocca assaporando quella delizia che iniziava con un gusto amarognolo, per arrivare poi ad uno più dolce per terminare poi con un cuore al…

La faccia di Mika cambiò espressione repentinamente, divenendo rossa e incredula. “Peperoncino!!” blaterò sventolandosi una mano davanti alla bocca e ingoiando velocemente mentre la sua lingua andava piano piano a fuoco e Andy rideva come un forsennato raggomitolato sul materasso.

“Dopo 9 anni ancora non mi conosci!!” sghignazzò ridendo a crepapelle con le lacrime agli occhi mentre Mika ancora cercava di prendere aria e di non pensare alla bocca e alla gola momentaneamente in fiamme.

“Ti odio!” ringhiò Mika assestandogli uno spintone, fuggendo in bagno a prendere una sorsata d’acqua.

Andy smise per un attimo di ridere e con fare giocoso gli rispose “Io ti amo invece” asciugandosi quindi gli occhi e prendendo un altro cioccolatino dalla scatola.

“E meno male…” concluse il moretto tornando verso il letto dopo una bella bevuta di acqua fresca, con un sorriso in volto nonostante tutto innamorato. La sua mente invece era già occupata: pensando a un buon modo per fargliela pagare. 


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Sono tornataaaaaa. E con il 30esimo capitolo! Fiesstaaaaa
Beh dai non potevo farmela sfuggire!
https://www.instagram.com/p/BGJ-vIGTiAb/
Fuggo che sono già in ritardo. Voglio vedervi comparire a recensire mi raccomando che sono curiosa!!! A presto si spera! Vv
  
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