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Autore: hylar11    04/06/2016    2 recensioni
Min Yoongi, studente della rinomata Seoul High School, si occupa del giornalino scolastico intervistando gli studenti. Anche se crea articoli brillanti per mantenere alto il livello della scuola, non ne è pienamente soddisfatto. Fare domande ed interessarsi alla vita di uno sconosciuto gli risulta noioso, per questo si sorprende di se stesso quando nota di pendere dalle labbra dell'affascinante vincitore del concorso di disegno, Park Jimin.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Seoul High School era più di una semplice scuola, era una vera e propria piccola comunità ben organizzata. Gli insegnanti erano pretenziosi ma empatici, avevano sempre una parola di consolazione o di incoraggiamento per i studenti, alcune lezioni venivano svolte all'aria aperta e le tre biblioteche erano immense per permettere ai ragazzi di avere un'ampia cultura. Il vero punto di forza era uno in particolare: non volevano soltanto riempire la testa dei ragazzi con nozioni di algebra e storia, volevano anche creare dei cittadini civili. Per questo motivo mensilmente venivano organizzati incontri con scrittori e psicologi più o meno famosi per permettere agli studenti di chiarire i dubbi tipici dell'età e coltivare la propria personalità senza preoccupazioni. Il sistema funzionava perfettamente e nessuno si sentiva oppresso dai doveri, era tutto mirato per eliminare la competizione tra i ragazzi.

Una delle ultime novità era il giornalino scolastico: per tre pomeriggi a settimana cinque ragazzi si riunivano nell'aula più luminosa della scuola -il laboratorio di chimica- ed ognuno di loro aveva un incarico preciso. Kim Namjoon visionava il lavoro generale e talvolta pubblicava delle caricature dei professori; Kim Taehyung, presidente del comitato di lettura, recensiva i libri scelti insieme all'aiuto della psicologa affinché gli studenti accrescessero la capacità critica; a Jung Hoseok veniva riservata una rubrica dove spiegava con chiarezza i nuovi progetti extrascolastici, faceva sondaggi e presentava al preside le perplessità dei ragazzi; Min Yoongi si dedicava alle interviste e Kim Seokjin accompagnava gli articoli dell'amico con delle splendide foto.

 

Quel giorno, uscirono dall'ufficio del preside alle dodici in punto. Avevano appena ricevuto il solito foglio con su scritto i vari argomenti da trattare per la prossima uscita del giornalino, ma avevano rimandato la lettura perché ansiosi di mangiare il menù del giorno, il Kimchi, e la ricreazione sarebbe finita a breve.

Si diressero con passi decisi verso la mensa accelerando gradualmente verso la fine degli armadietti vedendo in lontananza dei ragazzi potenziali ladri del loro amato Kimchi.

"Jin, Jin, Jin! Corri a prendere le ultime porzioni! Salvaci, Jin!" Disse Hoseok in tono fintamente drammatico stringendo una mano sul cuore e stendendo l'altra davanti a sé, facendo ridere gli altri.

Yoongi non si era nemmeno scomodato di accelerare il passo, colpa della sua eccessiva pigrizia, ed ora si trovava piuttosto lontano dai suoi amici.

"Park Jimin, vieni subito qui!" Sentì urlare qualcuno ridendo.

Park Jimin? Non era il nome che aveva sentito pronunciare dal preside a proposito dell'intervista? 

Un ragazzo dalla risata cristallina e contagiosa fece il suo ingresso nel corridoio. Aveva una bottiglina d'acqua in mano, i capelli arancioni scombinati e la maglia parzialmente bagnata. Stava correndo divertito prima che un altro ragazzo dai capelli neri lo fermasse e cercasse di appropriarsi della bottiglia. 

Quello che Yoongi presumeva fosse Park Jinim, o qualcosa del genere, si liberò agilmente dalla presa dell'amico e scappò verso la mensa, seguito dall'altro.

Yoongi si diede una mossa e raggiunse i suoi amici.

Li trovò seduti agli ultimi tavoli. Seokjin aveva davanti a sé tre piatti pieni di Kimchi, Hoseok stava completando dei calcoli algebrici per la successiva ora di lezione, mentre Taehyung e Namjoon sfogliavano attentamente un libro di scienze indicando ogni animale ed esclamando "Oh guarda che caso, quest'animale ti assomiglia incredibilmente tanto!"

Seokjin gli passò il cibo e Yoongi gli sorrise gentilmente per ringraziarlo, per poi iniziare a mangiare.
Si guardò attorno notando che la mensa si stava progressivamente svuotando, erano quasi rimasti soli se non fosse stato per delle ragazze ancora sedute a commentare la bellezza dell'attore di qualche drama del momento.

La campanella suonò poco dopo e le ragazze se ne andarono velocemente. Alzandosi, diedero modo a Yoongi di avere una visuale più ampia della mensa. Notò un particolare che non aveva visto fino a quel momento. In fondo alla mensa c'era il ragazzo dai capelli arancioni che aveva visto qualche attimo prima in corridoio, stava leggendo e il suo volto abbassato non gli permetteva di vedere il viso. Era molto concentrato. Yoongi si perse a guardare i suoi capelli, sembravano così morbidi..
Osservò la chioma del ragazzo per un tempo indefinito. Non vedendo più i capelli arancioni si riprese immediatamente dal suo stato di trance per realizzare subito dopo che i suoi capelli erano stati sostituiti da un paio di occhi. Il ragazzo aveva alzato la testa e stava ricambiando lo sguardo. Sul suo viso non c'era traccia di malizia o fastidio, stava semplicemente guardando Yoongi in modo curioso ed intenso. Yoongi, imbarazzato per essere stato scoperto, prese la sua borsa e suggerì agli amici di correre in classe per non fare troppo tardi.

Passarono due settimane molto lentamente, ma del ragazzo dai capelli arancioni non c'era nemmeno l'ombra. Gli era capitato di vedere l'amico dai capelli neri negli spogliatoi della scuola, ed aveva anche scoperto il suo nome: Jeon Jungkook, giocava nella squadra di basket.


Min Yoongi quel giorno indossava una leggera maglietta a maniche corte. L'estate stava arrivando e quel clima mite lo rendeva particolarmente ozioso. Se ne stava seduto vicino alla finestra con i gomiti appoggiati sul banco, lasciando che il fresco venticello gli spostasse i capelli accarezzandogli delicatamente la fronte. Erano le due del pomeriggio e si era trattenuto a scuola perché a breve avrebbe dovuto incontrare nel cortile della scuola il vincitore del concorso di arte.
Era così preso da quella piacevole sensazione che sentiva a malapena in sottofondo i freestyle rap offensivi di Namjoon rivolti a Taehyung, il quale era intento a sistemare gli ultimi appunti. Il più grande gli si avvicinava accompagnando le frasi con gesti delle mani e ridendo, guadagnandosi prima sguardi minacciosi da parte di Tae e poi l'invito ad andare a..? Questo Yoongi non l'aveva sentito. Il loro rapporto era sempre stato così, Namjoon si divertiva a tormentare l'altro -precisino e più serio- ma nonostante ciò erano uniti da un forte legame. Dal canto loro, Seokjin ed Hoseok guardavano lo spettacolino ridendo allegramente.

"Yoongi? Yoongi ci sei?" Gli si avvicinò Taehyung, inginocchiandosi davanti all'amico per assicurarsi che non stesse dormendo.
"Uhm..? Ah sì, Tae, dimmi." Rispose assonnato.
"Noi, persone mature, stiamo andando via." Gli rispose marcando il 'noi' indicando Hoseok ed escludendo volontariamente Namjoon, il quale gli diede un leggere schiaffo sulla testa e poi gli circondò le spalle con il braccio.
"Ci vediamo stasera alle sette, okay? Buon lavoro a te e a Jin." Gli augurò Taehyung andandosene con gli altri due.

"Ci conviene sbrigarci, ho un appuntamento alle sei. Ora andiamo in cortile, Park Jimin ci sta aspettando." Lo esortò Seokjin prendendo la sua preziosa macchina fotografica.


 

Okay ho pubblicato per davvero. Non so davvero come mi sia venuta un'idea del genere *si nasconde*

   
 
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