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Autore: Sylvia Naberrie    04/06/2016    6 recensioni
Cosa hanno in comune una Maga del Solid Script e un Dragon Slayer?
Nulla, a parte forse un sentimento che li accomuna...
A Magnolia c'è la festa dei fuochi, una serata di feste e divertimento dove le attrazioni principali sono i fuochi d'artificio! Riuscirà Gajeel a invitare Levy?
.
Dal testo:
Era incredibile come quel ragazzo avesse sconvolto la propria vita in poco tempo. Non capiva granché quando c'era lui accanto, sentiva sempre un fuoco montare dentro, le braccia e le gambe le tremavano sempre.
[...]
"Ecco... Io... Ho sentito che stasera c'è la notte dei fuochi, sai, con tutti i fuochi d'artificio e pensavo che... Ecco, una come te, magari..."
Levy si rabbuiò.
"Una come me?", ripeté con una smorfia, mettendosi a braccia conserte.
[...]
"Conosco la festa dei fuochi, meglio di te. E sai? Dovresti leggere un po' anche tu, non ti farebbe male! Magari impareresti a non offendere una ragazza quando la inviti ad uscire!", gridò Levy correndo via.
"Ma che ho detto di male?", le gridò di rimando Gajeel, alzando le braccia, confuso.
"Ah, donne, e chi le capisce?"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fireworks-of-love




Fireworks of Love




Era una splendida giornata di primavera, lì a Magnolia. Il cielo era di un limpidissimo azzurro, il sole era caldo e piacevole come solo è nel pieno della stagione primaverile. Un paio di piccole e soffici nuvole si rincorrevano nel cielo, proiettando la loro ombra sul prato dove Levy stava leggendo.
Ma a lei non importava, sotto l'olmo dove si era riparata, la fresca ombra dell'albero l'abbracciava.
Stava distesa, intenta a leggere, come solo una divoratrice di libri come lei poteva fare. Ogni tanto la si vedeva alzare la testa e guardarsi intorno, quasi sospettasse di essere osservata. Ma dopo un po' tornava a leggere, estraniandosi dal mondo esterno, così poco interessante rispetto al libro che stava leggendo.
Distesa a pancia in giù sull'erba fresca del prato e con le gambe che dondolavano, la piccola maga delle lettere non si accorse che cominciava a farsi tardi. Una brezza fredda le scombinò i capelli e la piccola maga rabbrividì.
Solo allora si accorse che il sole stava per calare, perciò decise di tornare in biblioteca, dove avrebbe concluso la lettura di quella storia così appassionante.
Levy si alzò da terra, pulì il suo vestito giallo canarino dai fili di erba che le erano rimasti addosso e si incamminò per le vie di Magnolia, diretta verso il suo posto preferito, secondo solo alla sua amata gilda Fairy Tail.
Camminandò ripensò alla storia che stava leggendo. A Levy piaceva immedesimarsi nelle protagoniste delle storie che leggeva, quando non era intenta a studiare. E spesso faceva interpretare gli altri personaggi ai membri della gilda, quasi una sorta di spettacolo teatrale che si svolgeva tutto nella sua immaginazione.
Il libro in questione era una fiaba, narrava la storia di una ragazza dolce e molto intelligente che amava i libri, proprio come lei. Ma, a differenza di Levy, questa ragazza aveva un padre, dei fratelli e delle sorelle. Levy rimediò subito: il padre della storia era il master Makarov, le sorelle della protagonista erano Lucy e Juvia e i fratelli non potevano che essere Jet e Droy.
Così iniziò a fantasticare...


Un giorno il master Makarov andò in una terra lontana ma rimase senza cibo né acqua. Fortunatamente trovò un castello, dove vi dimorava un temibile principe, da molti considerato una vera e propria bestia, per via delle scaglie grigie che ricoprivano il suo corpo.

'Mmmh, chi potrebbe essere?', pensò Levy. Arrossì pensando a Gajeel. Era perfetto per quel ruolo!

Il principe Gajeel Redfox, vedendo che una delle sue adorate rose era stata strappata dal master Makarov, si infuriò. Ordinò che l'uomo gli portasse la sua figlia più giovane, Levy, pena la distruzione della sua famiglia.
Il master non poté che accettare e a malincuore fece andare la piccola Levy nel castello del terribile principe.
Il principe Gajeel cercava di accontentarla di ogni cosa, ma Levy provava ripugnanza per l'aspetto del principe e inoltre sentiva la mancanza della sua famiglia, così una sera scappò.
Il terribile Redfox lo scoprì e fuorioso la rincorse per impartirle una lezione. Ma la foresta era piena di lupi e Levy era in pericolo. Fortunatamente il principe la salvò e Levy scoprì del buono in lui, così decise di restare.
In sua presenza, il principe era sempre più gentile e amorevole e Levy notò che lui provava dei sentimenti nei suoi confronti.


La vera Levy arrossì nell'immaginare tale scena e strinse di più il libro al petto mentre si dirigeva verso la biblioteca. Sfortunatamente aveva letto fino a questo punto, ma era desiderosa di scoprire come sarebbe andata a finire la storia.
Giunta nel posto desiderato, cercò un angolino appartato per leggere con calma le ultime scene del libro. Si era talmente immedesimata nella storia che leggendo ormai vedeva scritti i nomi dei personaggi che si era creata, anziché quelli scritti nero su bianco. Perciò, continuò la lettura...


Una sera il principe invitò la giovane fanciulla ad una cena galante. La bella Levy immaginava che il principe si sarebbe dichiarato... Ma avvenne un inconveniente.
Un valletto, tremando al cospetto del principe Gajeel, avvisò Levy che suo padre stava per morire. La fanciulla non voleva nuovamente venir meno al patto ma il suo cuore era inquieto e desiderava rivedere il master Makarov, prima che se ne andasse. Il principe, che ormai grazie all'influenza benigna della giovane fanciulla aveva riscoperto cosa fosse la bontà, la gentilezza e l'amore, le concesse di tornare a casa, ma a patto che fosse tornata dopo tre giorni. Levy lo promise e tornò dalla sua famiglia.
Il master non appena la vide si sentì subito meglio, e fu sereno e tranquillo nei giorni che Levy stette con lui.
Dall'altro lato, però, le due sorelle, Lucy e Juvia, erano gelose della sorella, vedendola piena di gioielli e abiti sfarzosi. Portarono dalla loro anche i propri fratelli Jet e Droy, convincendoli ad andare dal malvagio principe e saccheggiare il suo castello, ignari che l'uomo fosse cambiato in meglio. Di ciò tennero all'oscuro la povera Levy, convincendola a stare con loro di più. La fanciulla era di buon cuore e non seppe dire di no, nonostante temesse le sorti del principe Redfox.
Un giorno però, notò che i propri fratelli e sorelle indossavano pietre e gioielli appartenenti al principe e capì che l'avevano derubato.
Subito corse da lui e lo trovò nelle sue stanze, riverso a terra. Preoccupata, lo raggiunse e non appena Gajeel la vide in volto sorrise tristemente.
Con la sua assenza gli aveva spezzato il cuore, non gli importava di essere stato derubato delle proprie ricchezze, perché l'unico gioiello, l'unica rosa di cui gli importava veramente era la sua Levy.
La ragazza pianse mentre le ultime parole d'amore, come un filo di vento, uscivano dalle labbra del principe. Il suo cuore di fermò.


Mentre leggeva, Levy si commosse e continuò a sfogliare le pagine ancor più febbrilmente. Non poteva finire così!

La bella Levy pianse per aver perso l'uomo che amava, perché sì, durante i giorni passati con il principe anche lei si era accorta di amarlo, ma ora era tutto inutile.
Quando, all'improvviso, una luce dal cielo avvolse il principe e un drago apparve sopra di lei. Disse che prima di essere tramutato in bestia, il principe Gajeel era un Dragon Slayer, un cacciatore di draghi. Perciò per punirlo della sua crudeltà, il re dei draghi l'aveva tramutato in un ibrido metà uomo e metà drago, finché non avrebbe imparato a rispettare tutti gli esseri e a farsi rispettare.
E vedendo l'amore ricambiato della giovane Levy, aveva deciso di spezzare il sortilegio.


In realtà, nella favola che stava leggendo Levy, il principe era una bestia pelosa e il drago in realtà era una fata, ma ormai si era talmente immedesimata nella storia da stravolgerla a suo piacimento.

Così il principe riacquisì il suo vero aspetto e tornò in vita. Non appena aprì gli occhi e vide la sua amata davanti a sé, subito la baciò.
E il principe Gajeel e la bella Levy convolarono a nozze invitando tutto il regno. E vissero felici e contenti.



Levy chiuse la copertina del libro, soddisfatta. Un velo di rossore continuava a colorarle il viso e un sorriso le si allargò in volto.
Era stata una bellissima storia e ancor più perché era stata interpretata dalle persone cui voleva bene.
Nella sua mente fece capolino Gajeel e la maga delle lettere dovette scuotere la testa per non pensarci.
Era incredibile come quel ragazzo avesse sconvolto la propria vita in poco tempo. Non capiva granché quando c'era lui accanto, sentiva sempre un fuoco montare dentro, le braccia e le gambe le tremavano sempre.
'Ah! Dannazione, di nuovo! Non voglio pensare a quello stupido', pensò stizzosamente la ragazza.
Decise di alzarsi e andare a posare il libro che aveva preso proprio da quella biblioteca. Raggiunto il settore giusto, notò che avevano cambiato la disposizione dei tomi. Ora il posto del libro che aveva letto era più in alto di quando l'aveva preso.
La ragazza, nonostante fosse bassina di statura, non si scoraggiò. Cercò di allungarsi e mettersi in punta di piedi per posare il libro. Ma probabilmente si era sopravvalutata.
Il libro raggiungeva, sì, lo scaffale ma non riusciva a farlo scivolare in mezzo agli altri tomi.
"Serve una mano?", disse una voce profonda alle sue spalle. Una mano molto più grande di quella di Levy prese il libro e lo mise al posto giusto.
Levy si girò di scatto per lo spavento, nonostante avesse riconosciuto la voce della persona che l'aveva aiutata. Il cuore cominciò a batterle all'impazzata nel suo petto e il suo viso era diventato ancor più rosso di prima.
"Mh? Che ti prende?", chiese Gajeel, vedendola arrossire.
"N-niente! Grazie, ma ce l'avrei fatta anche da sola...", rispose Levy, mettendosi a braccia conserte e distogliendo lo sguardo dal Dragon Slayer.
"Sì, come no... Ehi, aspetta un secondo!", Gajeel si abbassò in modo che il suo viso fosse più vicino a quello della maga.
"Non stavi leggendo cose sconce, vero?", la schernì il ragazzo, mostrandole un sorrisetto beffardo con i suoi denti aguzzi. Levy diventò paonazza.
"Sei impazzito? Ti sembro una persona che fa cose del genere?!", gridò istericamente la ragazza.
In quel momento passò la bibliotecaria, una vecchia dal fisico robusto con indosso sempre un paio di occhiali a mezzaluna.
"Ssshh!", sibilò facendo loro segno con l'indice davanti le labbra. Lanciò uno sguardo tra l'impaurito e l'arrabbiato a Gajeel, poi sparì dietro una libreria.
Levy andò a grandi passi verso l'uscita, sperando che il Dragon Slayer non la seguisse, ma invano.
All'improvviso si bloccò, con gli occhi spalancati e si girò di scatto verso Gajeel.
"Eri tu! Sentivo che qualcuno mi seguiva, eri tu, vero?", lo accusò puntandogli l'indice contro. Gajeel sollevò le mani.
"Non credo sia reato seguirti e poi volevo chiederti una cosa...", ora fu il turno di Gajeel a sentirsi in imbarazzo.
Levy, notando che il ragazzo aveva cambiato atteggiamento, si rilassò e si fece più curiosa.
"Cosa?"
"Ecco... Io... Ho sentito che stasera c'è la notte dei fuochi, sai, con tutti i fuochi d'artificio e pensavo che... Ecco, una come te, magari..."
Levy si rabbuiò.
"Una come me?", ripeté con una smorfia, mettendosi a braccia conserte.
"Sì, beh, stai sempre in questi luoghi, al chiuso, sempre con il naso sui libri... Ti farebbe bene prendere un po' d'aria, vedere il mondo!", si giustificò Gajeel, tornando a sorriderle beffardo.
"Conosco la festa dei fuochi, e anche meglio di te. E sai? Dovresti leggere un po' anche tu, non ti farebbe male! Magari impareresti a non offendere una ragazza quando la inviti ad uscire!", gridò Levy correndo via.
"Ma che ho detto di male?", le gridò di rimando Gajeel, alzando le braccia, confuso.
"Ah, donne, e chi le capisce?", borbottò andandosene via, le mani in tasca.
Levy, dal canto suo, cercava di allontanarsi il più possibile dal ragazzo, sperando che non la seguisse.
Si fermò a riprendere fiato e, piegata con le mani sulle ginocchia, vide una goccia cadere a terra, nonostante il cielo fosse limpido. Poi capì.
Quella goccia era caduta dai suoi occhi. Si scoprì di essere in lacrime, sentendo le gocce calde scivolarle sulle guance. Appoggiò la schiena al muretto li vicino e con la manica si asciugò gli occhi.
"Quello stupido...", mormorò tirando su il naso. Mai una volta che fosse riuscito a dirle qualcosa di carino.
Però... Ripensandoci, era stato gentile ad invitarla alla festa dei fuochi. Levy ripensò anche a quando Gajeel l'aveva protetta dal fulmine di Laxus, subito dopo essere entrato nella loro gilda, a quando l'aveva accompagnata per l'esame di classe S e l'aveva difesa dai membri di Grimoire Heart.
No, quegli episodi non c'entravano niente, Gajeel era e rimaneva uno stupido.
Levy si autoconvinse di ciò e decise di tornare alla gilda.
"Levy!"
La ragazza sollevò gli occhi. Davanti a sé si trovavano Jet e Droy, il resto del suo Team Shadow Gear. La ragazza sorrise.
Jet e Droy erano come fratelli per lei, anche se qualche volta pensava che per loro fosse più di un'amica.
"Stai bene?", chiese Jet preoccupato.
"Sì ragazzi, tutto a posto!", sorrise Levy.
"Sicura di stare bene, hai gli occhi rossi...", continuò Jet confuso.
"Chi è che ti ha fatto piangere? È stato quel Gajeel? Ora lo sistemiamo noi!", intervenne Droy, trascinandosi con sé anche Jet.
"No, ragazzi, ragazzi! Fermi! Nessuno mi ha fatto piangere! Mi... Mi è entrata della polvere nell'occhio! Sì! È questo quello che è successo", mentì Levy, tentando di essere convincente.
Il resto del team Shadow Gear si guardò in faccia ed entrambi sollevarono le spalle all'unisono.
"Ok! Vuoi che ti accompagnamo alla gilda?", si offrì Droy.
"No, grazie ragazzi, preferisco andare da sola", ringraziò Levy, cominciando ad andare.
Li salutò con la mano e corse da tutt'altra parte rispetto a dove si trovava Fairy Tail.
Non sapeva perché avesse mentito ai suoi amici e avesse protetto Gajeel. Le era venuto istintivo. Sotto sotto, non voleva che quel ragazzo, così rude e un po' selvaggio, si facesse del male e si cacciasse nei guai.
Levy si diresse verso casa sua e, salite le scale, andò verso la sua stanzetta e si buttò sul letto.


Gajeel continuava a camminare senza una meta.
Ma che problemi aveva quella ragazza?
Quando lo vedeva, arrossiva sempre ma alla fine lo trattava male come aveva appena fatto qualche minuto prima.
Cosa c'era di sbagliato in lui? Perché non riusciva mai a farla stare insieme a lui senza litigare?
Gajeel sospirò. I draghi erano meno difficili da comprendere.
Forse era per questo che non riusciva a farsi capire da Levy. Era stato cresciuto da un drago e si comportava come un drago. Forse se avesse chiesto a qualcuno...
In quel momento vide Natsu passare davanti a lui e Gajeel lo raggiunse.
"Ehi, Salamander", lo chiamò Gajeel. Natsu si girò verso la sua direzione con sguardo interrogativo. Il suo gatto volante, Happy, svolazzò sopra di lui.
"Ah, Gajeel, sei tu! Che c'è?"
"Senti... Tu sai come si invita una ragazza a uscire?", chiese con un lieve imbarazzo Gajeel.
"Eh? Una ragazza dici? Mmmh, vediamo... Le prenderei il braccio e la porterei con me! Semplice, no?", rispose sorridendo Natsu, come se avesse risolto tutti i problemi del mondo. Gajeel lo guardò incredulo.
"Sei un idiota, Salamander", commentò dandogli una manata in faccia e facendolo cadere e superandolo.
"Sei innamorato?", chiese Happy con la sua vocina falsamente ingenua. Gajeel si girò di scatto.
"Io non sono innamorato!", gridò al gatto.
Happy rise sotto i baffi.
"Ehi, Gajeel! Vuoi batterti con me?", gli urlò Natsu.
"Non oggi!", rispose Gajeel continuando a camminare, salutandolo con la mano.
Natsu rimase deluso.
"Ma che ha?", domandò a Happy. Il gatto fece le spallucce.
'Che stupido che sono. Chiedo una cosa del genere a un Dragon Slayer come me. A Salamander, poi! Ah, chissà che mi passava per la testa. Se ci fosse Pantherlily con me... Ma che dico? Lui è un gatto! Aaah, vediamo se incontro qualcun altro...', pensò Gajeel, un po' scocciato.
Pochi minuti dopo, da una stradina secondaria, spuntarono Wendy e Charle.
'Oggi deve essere il mio giorno sfortunato. Tutti i Dragon Slayer della città li sto beccando solo io! Mah, Wendy è una ragazza, magari ne sa più di me... Vediamo che mi dice'
"Ehi, Wendy", salutò.
La bambina gli corse incontro, con la gatta al seguito, sempre con la sua espressione imbronciata.
"Ciao, Gajeel! Come mai da queste parti?", chiese gentilmente Wendy.
"Così", Gajeel alzò le spalle, indifferente.
"Senti, tu sai... Ecco, come si invita una ragazza ad uscire?"
Wendy lo guardò confusa e arrossì.
"Senti, se vuoi invitare Wendy a uscire con te, devi prima passare sul mio cadavere!", ribattè Charle, svolazzando tra lui e la bambina.
"Eh? Ma che avete capito! Io voglio invitare Levy a uscire con me, ma l'ho fatta scappare e mi ha dato praticamente dello stupido", raccontò loro demoralizzato.
"Pf, non mi stupisce", commentò la gatta. Gajeel si sforzò nel non colpirla e la guardò male.
"Charle!", la rimproverò Wendy, lanciandole un'occhiataccia. Poi si avvicinò a Gajeel e gli sorrise.
"Sai, secondo me è un po' per i tuoi modi. Certe volte sei un po' brusco e magari questa cosa ferisce Levy. Inoltre lei è una ragazza dolce, intelligente, dovresti provare a farle qualche regalo! Magari qualche libro, sono sicura le piacerà!"
"Tu dici?"
"Certo! Alle ragazze piace ricevere regali e sorprese e che i ragazzi siano gentili e premurosi con loro. Perché non provi?"
Gajeel ci pensò un po' su.
"Ci proverò. Grazie, mocciosa", Gajeel le diede dei colpetti sulla testa.
"D-di niente!", rispose Wendy rimpicciolendosi sotto le manate di quel gigante.
Gajeel sorrise. Avrebbe preparato una sorpresa con i fiocchi per quella sera e sapeva già cosa fare.


Ormai il sole era calato da un pezzo e gli abitanti di Magnolia si stavano riversando per le strade, in attesa che la festa cominciasse. Levy era rimasta distesa sul letto, indecisa se uscire o meno.
Un sassolino colpì la sua finestra e la ragazza saltò in aria dallo spavento. Chi poteva essere?
Si alzò e andò ad aprire la finestra e guardando giù vide Lucy, Natsu, Jet e Droy che la chiamavano.
"Levy! Sei pronta?", le gridò Lucy.
"Ehm... A dire il vero no!"
"Come no! Dai, manchi solo tu! Vieni, dai!", continuò Lucy. Levy sorrise.
"Va bene, mi preparo e scendo!"
Chiuse la finestra e iniziò a cercare febbrilmente qualcosa da mettersi. Non voleva vestirsi come tutti i giorni, anche perché aveva notato che quella sera le ragazze, compresa Lucy, indossavano abiti più particolari. La sua mente volò a Gajeel.
Non si stava vestendo più carina solo perché lui l'aveva invitata ad uscire. Nossignore, anche perché nemmeno si era presentato sotto casa sua a prenderla. Si vestiva più carina perché le andava, ecco tutto.
Alla fine trovò quello che cercava: un abitino rosso a pois gialli con le spalline, che le arrivava sopra al ginocchio e una fascia per i capelli gialla, che si intonava ai pois del vestito. Si diede una pettinata e scese dai suoi amici.
Nella moltitudine della folla incontrò tanti visi conoscenti ma nessuno che fosse quello che stava cercando.
Cominciò a rimanerci male, insomma, prima la invitava per quella sera e poi si permetteva di non venire?
Levy si infastidì per il comportamento assurdo del Dragon Slayer, ma prima di dare giudizi affrettati decise di chiedere un po' in giro.
"Ciao Juvia, hai per caso visto Gajeel da qualche parte?"
"No, Juvia cercava il suo amato Gray ma non lo trova da nessuna parte! Oh, dolce Gray, dove sei?", chiamò Juvia disperata.
Levy rise imbarazzata e si allontanò dalla ragazza. Effettivamente chiedere a Juvia non era stata una buona idea.
La ragazza si guardò intorno, cercando qualcuno di più affidabile cui chiedere se avesse visto Gajeel, quando si sentì toccare la spalla.
La ragazza si girò speranzosa ma davanti a sé trovò un muso felino sospeso in aria.
"Ah. Sei tu Charle. Dimmi"
Dietro di lei apparve Wendy, vestita anche lei a festa che le sorrise e le fece segno di abbassarsi. Levy obbedì e Wendy si mise una mano davanti alla bocca per bisbigliarle all'orecchio.
"C'è Gajeel che ti aspetta dove ti trovavi stamattina"
Levy si alzò di scatto e la guardò incredula.
"Sei sicura?"
Wendy sorridendo le fece un cenno di assenso. Levy la ringraziò e corse verso il parco dove era intenta a leggere quella mattina. Ed effettivamente lì c'era qualcuno, seduto sul prato.
Levy rallentò la sua corsa, riconoscendo la folta chioma nera del Dragon Slayer.
"Ciao Gajeel"
Il ragazzo si voltò al suono della sua voce e si alzò da terra, andandole incontro.
"Levy...", mormorò.
La ragazza sorrise e gli andò incontro.
"Alla fine sei venuta...", sorrise Gajeel.
Levy non poté fare a meno di pensare alla frase detta dal principe del libro che aveva letto quella stessa mattina, lo stesso principe che aveva associato a Gajeel.
"Sì, non potevo lasciarti qui, da solo", rispose, ripetendo la stessa frase della protagonista del libro.
Levy sorrise pensando a quanto calzassero a pennello quelle parole. Era proprio vero.
Gajeel e lei erano rispettivamente il principe e la principessa della sua fiaba. Poco importava se quella mattina il ragazzo fosse stato poco carino nei suoi confronti. In fondo era così.
Una crosta dura come il metallo ma che dentro conteneva un cuore d'oro, un cuore umano che batteva.
Levy, senza un motivo, senza un perché, si ritrovò ad abbracciarlo. E Gajeel rimase per un attimo pietrificato da quell'improvviso abbraccio ma subito si riscosse e ricambiò con altrettanta dolcezza.
"Sai, ti ho preparato una sorpresa...", buttò lì il ragazzo. Levy sciolse l'abbraccio per guardarlo in viso, confusa.
"Che sorpresa?"
Gajeel indicò l'erba. Aveva messo una tovaglia a quadretti di un colore che era indefinito nel buio della sera, dove sopra si trovava una piccola cesta da pic-nic.
Levy guardò sbalordita quella scena.
"L'hai fatto tu?", chiese incredula.
"Beh... Non proprio. Mi sono fatto aiutare. Ma l'ho fatto per te", rispose imbarazzato Gajeel.
Levy sorrise e arrossì. Nessuno le aveva mai fatto un gesto tanto carino e premuroso.
Poi, all'improvviso, alzò la testa e guardò il Dragon Slayer.
"Ma Gajeel... Tu lo sai che da qui non si vedono i fuochi, vero?", rise imbarazzata Levy.
"Per quello non devi preoccuparti", rispose un enigmatico Gajeel. Levy lo guardò confusa ma non fece ulteriori domande.
Il ragazzo si sedette a gambe incrociate a terra e Levy lo raggiunse.
Poco dopo sentirono una gran confusione provenire alle loro spalle e Levy capì che la festa era ufficialmente iniziata e i primi fuochi d'artificio erano stati appena sparati.
'Che stupido. Mi ha dato appuntamento per la festa dei fuochi in un posto dove i fuochi d'artificio non si vedono. È proprio uno stupido', pensò ridendo Levy.
Ma un improvviso boato davanti a sé la fece spaventare e si aggrappò al braccio di Gajeel.
Varie luci stavano salendo nel cielo davanti a loro, luci che in un attimo si scomponevano in tante piccolissime scintille. Davanti a loro si stava svolgendo la festa dei fuochi.
Levy ammirò quello spettacolo di fronte a sé, uno spettacolo a cui solo lei e Gajeel facevano da spettatori. Guardò affascinata i giochi luminosi che si stavano compiendo nel cielo.
La piccola maga delle parole volse il suo sguardo verso il ragazzo accanto a sé, che la guardava compiaciuto.
All'improvviso lo sguardo del ragazzo si fece preoccupato.
"C'è qualcosa che non va?", le chiese.
Levy scosse la testa, asciugandosi le lacrime di commozione. Il gesto del ragazzo era stato talmente inaspettato e dolce da commuoverla.
Levy ormai non aveva più dubbi. Amava quello stupido di Gajeel.
"Grazie", sussurrò guardandolo negli occhi.
Anche il Dragon Slayer sorrise, non uno dei suoi soliti sorrisetti beffardi, ma uno dolce, proveniente dal cuore.
Levy chiuse gli occhi e annullò le distanze dal ragazzo. E quella magica sera si concluse con un bacio...


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"Uffa... Tutti mi hanno parlato della festa dei fuochi, festa dei fuochi lì, festa dei fuochi qui... Ma alla fine non è stato questo granché", si lamentò Lucy.
Erano alla gilda, Levy, Lucy e Mirajane, intente a sorseggiare qualche bevanda fresca.
"Effettivamente quest'anno è stato un po' povero di fuochi d'artificio, solitamente ce ne sono molti di più", meditò pensierosa Mirajane.
Levy sorrise ma non rispose.
Alla fine aveva svelato l'arcano: Gajeel aveva intimorito alcuni degli organizzatori della festa e li aveva convinti a spostare parte dei fuochi d'artificio usati per la festa in un posto poco distante da dove aveva dato appuntamento a Levy.
Voleva restare solo con lei e prepararle una sorpesa degna di questo nome senza però che la ragazza si perdesse lo spettacolo. Ed effettivamente la sorpresa era riuscita bene.
Levy sorrise sognando a occhi aperti la scena della sera prima.
"Ehi, Levy, io non ti ho più vista ieri sera, ma dove eri finita?", chiese Lucy.
Levy si riscosse e pensò in fretta a una risposta. Alla fine alzò le spalle, indifferente.
"Ero... Con un principe!"



























Angolo dell'autrice

Salve a tutti!!
Sono Sylvia Naberrie (ma dai!) e solitamente bazzico nel fandom di Star Wars, ma quest'oggi ho deciso di sfondare anche in questo fandom :3
È la mia prima fanfiction su Fairy Tail e spero vi sia piaciuta :)
Come avrete notato, la storia che Levy legge è la Bella e la Bestia, infatti l'ispirazione della storia mi è venuta in mente pensando a questa fiaba xD spero che la "contaminazione" della favola con i pensieri di Levy non vi abbia fatto storcere il naso xD solitamente anche io quando leggo mi immedesimo così tanto come ha fatto Levy xD spero di non essere l'unica :P
Comuuuunque, ho conosciuto Fairy Tail seguendo l'anime su rai 4 e guardandolo mi sono innamorata alla follia di questa coppia, Gajeel e Levy *-*
Magari in futuro potrei scrivere un'altra OS, mi ispirano tantissimo questi due *-*
Nonostante stia seguendo l'anime in tv, so già qualche cosina di ciò che accadrà dopo, più o meno (la curiosità è donna u.u).
Btw, spero che vi sia piaciuta questa mia piccola (?) one-shot! Inoltre chiedo venia se ho sbagliato a scrivere qualche nome xD
Ah, il banner che vedete in alto l'ho creato io, in meno di venti minuti xD spero vi piaccia, nonostante l'abbia realizzato di fretta e furia ^^"
Quindi, ringrazio in anticipo chi ha letto fin qua, chi metterà questa storia tra le preferite, seguite, ricordate, da recensire ma soprattutto a chi avrà lasciato un piccolo parere *-* è sempre gradito sapere cosa pensano i lettori :3
Di seguito vi lascio qualche link utile, in caso vogliate seguirmi ^^

Grazie ancora e a presto!! :D
Vostra

Sylvia Naberrie
   
 
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