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Autore: Brownie Charles    05/06/2016    6 recensioni
Salve a tutti, popolo di EFP!
Non pensavo che sarei tornato un giorno, ma pare sia appena successo. perciò ho il grande piacere di introdurvi alla mia nuova long.
Metà Friends, metà Beautiful (chissà se e quando finirà), metà Il Mondo di Patty (no, questo no).
Il reality non c'è mai stato e i concorrenti sono compagni di classe, al loro ultimo anno di scuola. Tra amori iniziati, finiti e ricominicati, amicizie vecchie e nuove, notti brave e tant'altro, forse ci sarà pure il tempo di dare qualche esame e magari di diplomarsi.
Dal Capitolo 2:
"Chissà, forse si trattava solo dell'effetto del vodka-lemon che lentamente entrava in circolo, credette Scott mentre tentava di spiegarsi come mai la vista di Dawn, di quella ragazzina così particolare, gli procurasse quelle sensazioni, così strane, così belle.
Ad un tratto Dawn si alzò, e porse la piccola mano candida verso il rosso: «Forza Scott, vieni con me.» gli sussurrò, e Scott, senza pensarci, obbedì, afferrando delicatamente il braccio di lei."
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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OUR LAST SCHOOL YEAR (FINALLY)

Prologo - Vecchi incontri prima dell'inizio

Era diventata una tradizione: stare dietro all'acero di fronte all'ingresso scolastico a scrutarla da lontano, fantasticando su un radioso futuro insieme: una casetta deliziosa; dei figlioletti amorevoli; Fido che trotterella per le stanze scodinzolando allegro; lui che rientra dal lavoro e, mentre poggia bombetta e giacca pesante all'appendiabiti in legno di tasso, si annuncia con l'intramontabile “Amore, sono a casa!” e mentre i bambini gli corrono incontro urlando a squarciagola “Papà!”, eccola affacciarsi dalla cucina, stupenda anche dentro la larga vestaglia casalinga, e sorridergli amorevolmente.
<< Oh... >> sospirò Cody, in preda a una sorta di orgasmo.
Ad osservare quella scena pietosa stavano, dietro di lui, due ragazzi: uno era alto e gracile, aveva i capelli color carota mentre alcuni peli del medesimo colore facevano una timida comparsa sul mento altrimenti glabro, sul naso stavano appoggiati un paio di occhiali dalle lenti verdi che gli donavano una rispettabilissima aria da nerd; l'altro, di origini indiane, era più basso ma ugualmente mingherlino, inoltre portava i capelli bruni lunghi fino alle spalle. Il primo fissava Cody con fare ebete, il secondo lo contemplava annoiato.
<< Noah, dici che... >> iniziò a chiedere il nerd.
<< Si Harold...si. >> lo interruppe l'altro mentre schioccava ripetutamente le dita in fronte allo sguardo perso nel vuoto di Cody << Inutile...non reagisce. >> diagnosticò monocorde.
<< Forza Cody! Devi riprenderti! >> lo implorò Harold scuotendolo con violenza per le spalle e, tiralo qui, smuovilo là, schiaffeggialo a destra e a manca, infine riuscì a riportarlo alla realtà.
<< Eh?...cos...Gwe... >> biascicò per qualche istante Cody sotto lo sguardo preoccupato del nerd, quindi prese coscienza di cosa gli fosse appena successo << No...no! Ti prego...non dirmi che l'ho fatto di nuovo! >> supplicò Cody disperato, strattonando Harold per la maglietta.
<< Proprio così. >> si limitò a replicare Noah col suo solito pragmatismo.
<< Sai? >> disse Harold, nel tentativo di far coraggio all'amico, ora rivolto verso l'acero con lo sguardo sconvolto << Dovresti farti coraggio. In fondo questo è il nostro ultimo anno. Non puoi contiuare così. >>
<< Harold...hai ragione! >> esclamò Cody come se fosse stato improvvisamente sospinto da un qualche forza interiore rimasta sopita fino ad allora << Questo è il nostro ultimo anno, quindi o la va, o la spacca! Ora approffitto della situazione e vado da lei! Vado da lei e...e le dico...le dico che...ecco che vado...sto per andare...ecco che...rimango qui, immobile. >> concluse inerme, la forza insperata di prima del tutto prosciugata.
Harold si diede un sonoro palmface mentre Noah roteò gli occhi scocciato: << Si beh...bel tentativo. >> commentò l'indiano prima di tirare fuori dallo zaino il libro di Pullman “Il cannocchiale d'ambra”, iniziando a leggerlo appassionato: quella sterile conversazione l'aveva già profondamente annoiato, meglio approffittare di quei pochi minuti prima dell'entrata in classe coltivando il suo hobby preferito...ma la pace interiore durò solo pochi, fugaci attimi, prima che un nuovo imprevisto lo distogliesse dalla sua attività.
<< Ciao, amico Noah! >> esclamò un ragazzone molto grasso dai disordinati capelli biondi, che lo prese da dietro e lo abbracciò in una vigorosa morsa, mozzando il fiato al povero indiano.
<< C-ciao a-anche a t-te O-Owen. >> balbettò Noah, cercando di divincolarsi, inutilmente.
<< Dì un po'...ti sono mancato un pochino? >> domandò Owen, felicissimo per aver ritrovato dopo tre mesi quello che considerava il suo migliore amico. E in effetti Noah gli voleva bene per davvero, nonostante i due fossero così differenti: Noah era taciturno e ordinato, Owen chiassone e caotico...ma si sa, gli opposti si attraggono.
<< S-se m-mi lasci andare ma-magari t-ti posso ri-rispondere, s-sai? >>
<< Avanti Owen, lascialo andare, così rischi di soffocarlo. >> gli consigliò gentilmente un ragazzo dai lunghi capelli corvini e gli occhi verdi. Owen sorrise al nuovo arrivato e quindi liberò Noah dalla sua stretta.
<< Aaah...ah... gr-grazie Trent. >> lo ringraziò l'altro massaggiandosi il collo.
<< Di nulla amico. >> rispose Trent aiutandolo a tirarsi su, quindi si rivolse al resto dei presenti: << Passata una bella estate? >> domandò sorridente.


<< Ma guarda guarda chi c'è! Che fine avevi fatto, vecchia canaglia? >> ghignò all'indirizzo di un suo coetano un ragazzo dai capelli a spazzola dello stesso colore dei capelli di Harold, ma tra i due le somiglianze finivano lì: questo, sebbene fosse leggermente più basso del nerd, era ben più muscoloso, sul volto e sulle spalle, lasciate scoperte dalla canottiera avorio, era cosparso di lentiggini.
<< Secondo te? Carcere minorile, no? >> rispose l'altro, un ragazzaccio del tutto simile ad un punk con al naso un vistoso piercing metallico, mentre porgeva il pugno al rosso: vestiva una maglietta nera con sopra disegnato un teschio e dei jeans strappati all'altezza del ginocchio << Guarda, mi sono pure fatto fare un souvenir! >> esclamò come elettrizzato mentre indicava una vistosa cresta verde smeraldo che si stagliava alta sopra la testa.
<< Ma quanto sarete idioti voi due? >> chiese retoricamente una ragazza lì vicino mentre rovistava, seduta sopra un muretto alto poco meno di trenta centimetri, in una cartella tenuta in perfetto ordine, cosi come i capelli castani e la pelle olivastra, su cui non compariva la benché minima imperfezione.
Quella battuta così colma d'acidità fece divertire non poco il giovane dalla cresta verde, che andò a sedersi vicino alla ragazza e, una volta averle cinto le spalle col braccio (mossa che a lei provocò non poco disgusto), le domandò, sorridendole amabilmente: << Ascolta Principessa...lo sappiamo che ce l'hai a morte con noi, ma è storia passata ormai. Quindi perché non la smetti di controllare per l'ennesima volta questa borsa e non ti unisci alla conversazione? >>.
<< Taci Duncan! >> esclamò lei spingendolo via e tornando alle sue faccende: meglio controllare per l'ennesima volta quella borsa piuttosto che avere a che fare con individui del genere.
<< Ma la vedi Scott? >> rise Duncan divertito, ma Scott non disse niente, limitandosi invece a guardare la ragazza con astio crescente: no, non poteva perdonare il suo comportamento, non l'avrebbe mai fatto.
<< Si...direi che l'hai vista... >> bisbigliò Duncan, massaggiandosi la nuca dall'imbarazzo, quindi, guardandosi intorno, la vide: in leggera disparte stava un'altra ragazza, bassa ma dal fisico piuttosto formoso, la pelle pallida, i capelli neri a tratti adornato di ciocche blu-verdi e vestiti dark. Come sempre in quelle occasioni stava disegnando qualcosa sul suo blocchetto.
Il punk, sfoggiando il suo sorriso migliore, le arrivò alle spalle e, dopo averla presa per la vita, la baciò sul collo: << Ciao amore. Piaciuta la sorpresa? >> sussurrò compiaciuto: ma certo che le era piaciuta la sorpresa.
La risposta non fu esattamente quella che si sarebbe aspettato: << Umpf...alla fine mi hai vista...che dire? Se mi è piaciuta la sorpesa? Beh...le darei un sei per la buona volontà, ma non può assolutamente reggere il confronto con l'ultima. Vuoi mettere un goffo tentativo di rimediare alla tua svista con una telefonata del secondino della prigione di Toronto? “Pronto, signorina Gwen Flaherty? Volevo solo informarla che abbiamo dovuto arrestare il suo fidanzato, Duncan Nelson, per atti vandalici.” >> concluse lei imitando la voce del poliziotto.
A quella risposta così glaciale Duncan quasi sbiancò: << Eddai Gwen, tu mi conosci! Lo sai come sono fatto, no? >>.
<< Si lo so...ma speravo che avresti smesso con certe idiozie! Non è stato bello stare lì a sorbirsi tutti i racconti delle vacanze delle mie amiche con i loro fidanzati, mentre io ti potevo vedere massimo mezz'ora alla settimana dentro una prigione! Non è stata propriamente l'estate che mi aspettavo! >> spiegò Gwen, visibilmente amareggiata << Per fortuna ho potuto fare una settimana di vacanza in Finlandia con Ennui e Crimson...ma sai? Fare la terza incomoda non è mai stata la mia massima aspirazione di vita. >>.
<< Suvvia Gwen non la fare più lunga di quel che è! Ho sbagliato, lo so, e mi dispiace! Cercherò di rimediare, te lo prometto! >> affermò Duncan.
Gwen lo squadrò sottecchi, quindi alzò le spalle: << Mi dovrò fidare... >> mormorò sorridente, quindi baciò ardentemente il fidanzato. Mentalmente Duncan ghignò: già, era riuscita a farla franca un'altra volta!
Solo la campanella li staccò l'uno dall'altra. Duncan sbuffò sonoramente: un'altro anno scolastico stava per iniziare...per fortuna sarebbe stato l'ultimo.

 

Angolo autore
Bentrovato caro utente di EFP, grazie mille per aver scelto la mia storia! :)
Spero ti possa essere piaciuto questo corto prologo, che possa aver stuzzicato la tua curiosità.
Se così fosse ottimo!, altrimenti spero avrai il buon cuore di dirmi cosa non ti è piaciuto.
Prima di salutarti qualche veloce precisazione e curiosità.
La storia è basata sui personaggi introdotti nella prima (il cast originale) e nella quarta stagione,
gli altri cast saranno quasi totalmente assenti, eccezion fatta per alcune, brevi, cameo.
Il libro che legge Noah fa parte della trilogia "Queste oscure materie", se hai tempo e voglia leggilo,
è una bella esperienza!
Per il prologo è tutto! A presto,
Brownie Charles.

 
   
 
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