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Autore: Spensieratezza    06/06/2016    5 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Dean e Sam cominciano a baciarsi, completamente ubriachi. Sono in piedi, che si accarezzano, si strusciano tra di loro e cominciano lentamente a togliersi i vestiti a vicenda.

Castiel invece si è sdraiato già sul letto. Un po’ li guarda, un po’ chiude gli occhi, perché ha davvero tanto sonno.

Al contrario di quello che poteva sembrare inizialmente, Dean e Sam quasi non badano a Castiel, quando finiscono a loro volta sul letto.

Sam è in mezzo al letto, che è matrimoniale, quindi abbastanza grande per ospitarli tutti e tre e allo stesso tempo spazioso per quanto possa esserlo un letto comunemente studiato per due persone e invece contenente tre, per quanto ragazzini potessero essere.

Dean non smette di baciare Sam, che lasciandosi sopraffare dalla passione e dall’ardore di Dean, lascia che il suo corpo scivola e la sua testa anche, senza badarci.

Perché l’unica cosa importante sono le labbra di Dean e il fatto che non smetta di baciarlo e di accarezzarlo.
 
Castiel è vagamente consapevole di avere i suoi due migliori amici vicinissimi, anche se non sono vicini a lui quanto lo sono l’uno con l’altro.

Ciònonostante può sentirli respirare, muoversi vicino a lui, gemere..e sa che così vicini e intimi non lo sono mai stati.

Neanche quando la testa di Sam – che Dean non ha mai smesso di baciare – continua a muoversi andando a finire casualmente sul collo di Castiel, in cerca, anche se inconsciamente di un qualche appiglio, una fonte di appoggio, proprio mentre Dean cominciava a spogliarlo per fare l’amore con lui.
 
Per quanto fossero ubriachi tutti e tre, era una cosa comunque di cui riuscivano comunque a rendersi conto, solo che l’alcool facilitava la disinibizione e scacciava l’imbarazzo e la vergogna che avrebbero avuto sicuramente se fossero stati lucidi.

E poi in un certo senso era quasi confortante, per tutti e tre.
 

Per Sam perché ad un certo punto, quando Dean cominciò a spogliarlo e ad entrare dentro di lui, quasi contemporaneamente, la sua testa – di Sam – finì sul collo di Cas, mentre Dean si spingeva dentro di lui. Sam non toccava il corpo di Cas, toccava solo il suo collo e parte della sua spalla.

Non schiacciava Castiel. A Sam sembrava quasi di danzare, mentre Dean si spingeva dentro di lui e la sua testa lentamente ondeggiava e si infrangeva contro il collo di Castiel.

Per lui era quasi..confortante.

Avere l’uomo che amava, che lo possedeva così e il suo migliore amico ad un passo.

Nessuna vergogna, nessuna inibizione.

Era…intimo e non c’era bisogno di un threesome per questo.
 
 
Per Dean invece, era perché stava facendo l’amore con la persona che amava e non gli importava che Castiel fosse lì, non gli importava neanche che fosse così vicino a Sam, a entrambi. In quel momento era solo l’amore per Sam che contava ed era bello oltrepassare i limiti della vergogna e del pudore, non era un ragazzo possessivo geloso del ragazzo che amava perché il suo ex era così vicino. No, in quel momento erano solo due ragazzi che si amavano e che non avevano vergogna di amarsi anche davanti al loro migliore amico.

Sì, perché Cas ora era anche il loro migliore amico. E oltrepassare il limite del pudore e della vergogna, sentire tra di loro quasi un ulteriore livello di quello che poi era in fondo la loro amicizia, lo faceva sentire bene.

Amava Sam e non era più geloso di Cas, che non considerava più una minaccia, ma era ora parte della loro cerchia.
 
 
Per Cas era dolce l’amore e la fiducia che loro gli avevano dato e che gli stavano dando. All’inizio era come un rivale di Dean, poi è diventato il loro migliore amico. Si era sempre sentito un po’ a disagio perché aveva paura di essere considerato come il terzo incomodo e che un giorno loro potessero non volerlo più con loro perché volevano farsi una vita tra di loro e Cas gli avrebbe sempre ricordato che lui era l’ex d Sam.

Ma loro non erano così, Dean e Sam erano migliori di questo, migliori di altri..Sam e Dean erano di più.

Sam e Dean volevano bene a Cas per come era e Dean era stato così generoso a non voler allontanare Sam da lui una volta che si erano messi insieme.

Dean aveva dato così tanta fiducia a Cas sapendo che Cas sapendo il loro segreto avrebbe potuto distruggerli in un lampo.

E lo avevano voluto con lui anche in questo viaggio.

Cas non era più innamorato di Sam o forse sì lo era ancora, ma non era più innamorato di lui come amante, ma come amico sì, come persona e amico sarebbe sempre stato innamorato di lui, della persona che era, perché l’affetto può mutare ma cancellarsi no.

E Cas era grato del fatto che Sam a suo modo continuava a dimostrargli amore, anche se non era più l’amore di prima, se mai lo era stato.

Quando sentì la testa di Sam volteggiare sul suo collo e poi posarsi lì, mentre faceva l’amore con suo fratello, forse se fosse stato lucido, si sarebbe allontanato, spaventato, ma ora sotto i fiumi dell’alcool, forse con i sensi distorti – o forse più allargati, chissà – erano altre le sensazioni che arrivavano a lui.

Non vergogna, non scandalo o malizia, neanche eccitazione.

Ma uno strano, quanto inaspettato e piacevole, senso di libertà, pace, gioia, tenerezza e amore.

Unione, intimità.

Non l’intimità del sesso, beninteso, ma quella più profonda, dell’anima.
 
In quel momento erano solo tre amici che si volevano bene e si amavano. Senza vergogna, pudore o scandalo.

Non aveva importanza chi amava chi, chi faceva l’amore con chi, non aveva importanza chi amava di meno o di più l’altro. Non aveva neanche importanza il fatto che Dean e Sam facessero l’amore e lui non c’entrava tra di loro.

E poi, chi lo diceva che lui non c’entrava?

Perché per c’entrare qualcosa c’è per forza bisogno di ragionare in termini di sesso e di amanti?

Perché per amarsi bisogna per forza essere amanti?

In fondo anche Dean e Sam amavano Cas, non aveva importanza farlo come amante o no.

La cosa più importante è amare ed essere riamati.
 

Perché un semplice gesto di Sam che fa l’amore con suo fratello e lascia che la sua testa scivoli sul collo di Castiel, conta così tanto per lui e riesce ad instillare in Cas pensieri così profondi?

Non è perché Castiel lo desidera ancora, no, è molto più di quello.

È il fatto che Sam non si sia spostato.

È il fatto della fiducia, di come Sam si fidi di lui, perché Sam sa che Castiel non fraintenderà, sa che quel gesto non vuole significare che lo vuole ancora, sa che non vuole coinvolgerlo in un rapporto a tre, sa che non lo illuderà in questo modo, sa che Castiel capirà che quello è solo una dimostrazione di fiducia, il fatto che non si sposti…

E c’è forse qualcosa di più bello di dare la tua fiducia a qualcuno e che quel qualcuno capisca esattamente quello che tu stai facendo per lui?
 
 
 
In quel momento entrò Gabriel e li vide, tutti e tre sul letto.

Sgranò gli occhi, cercando di registrare la scena. Le coperte si mossero e Gabriel capì quasi immediatamente che Cas non era nudo. Era ancora vestito.

Non capiva. Sam e Dean, come ormai anche Cas, erano ormai addormentati.

Non riusciva proprio a capire la scena a cui stava assistendo.

Non poteva neanche rimproverarli o gridare. Si rese subito conto che dovevano essere ubriachi fradici.
 
Si sentì sconfortato per i primi minuti ed entrò nella camera assegnata a lui e Gabe e cominciò a fare la sua valigia e a buttare dentro le sue cose, con rabbia.

Poi all’improvviso si fermò e ripensandoci,  rimise la sua valigia sotto l’armadio in quella piccola apertura ma spaziosa, dedicata alle valigie.

Si passò una mano sul viso. Non se la sentiva di lasciare Castiel. Lo amava, anche se stavano insieme da poco.

Non sapeva se lo avesse o no tradito, ma non se la sentiva di andarsene così, lasciando un biglietto, non prima di aver sentito cosa avrebbe detto lui.
 
 
Gabe tornò nella loro camera. Li guardò e poi, scostò le coperte, avendo la conferma definitiva che Castiel era vestito. Si sdraiò accanto a lui e lo abbracciò, assaggiando anche lui, come Dean, Sam e Castiel poco prima, l’amore incondizionato e non egoista.

Castiel seppur stava dormendo, sembrò riconoscere le braccia del suo ragazzo e ancora nel sonno, si volse verso di lui ancora a occhi chiusi, abbracciandolo di rimando, teneramente. Rimasero così. Abbracciati.

Quando l’amore è vero e non è egoista, talvolta viene ricompensato..ed è meraviglioso.
 
 
 


















  Note dell'autrice: 

ciaoooo. Non ve l'aspettavate un capitolo così, vero? xd

è da molto tempo che lo stavo pensando xd 

La mia intenzione era proprio quella di non mettere un threesome che, per quanto romanticizzato, avrebbe comunque incrinato un equilibrio e probabilmente anche una fiducia che è bella tra di loro..poi c'è anche Gabe ora, quindi... la mia intenzione era quella di far toccare loro l'intimità che volevo ma senza andare a sfociare nella sessualità vera e propria, spero di esserci riuscita ^^
   
 
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