PICCIOCACCOFOBIA
Passeggio nervosamente per gli intricati vicoli che collegano la mia casa al paese.
Mi guardo attorno, sollevo gli occhi al cielo a scatti; si legge il terrore nei miei occhi.
Ce la posso fare camminando accostata ai muri, non devo pensarci, forse non accadrà.
È la mia paura più grande, l’unica fobia che non sono mai riuscita a cancellare.
È un pericolo reale quello che mi spaventa, devo fare in fretta, devo correre, forse arriverò a casa illesa.
Posso farcela, devo farcela.
Ma ecco che sento l’odioso suono, un leggero frullo d’ali, qualche piuma color sporco cade leggera in terra e …SPLASH!
Di nuovo un altro di quei odiosi piccioni mi hanno sporcato i capelli coi loro schifosi bisogni.
Rassegnata vado verso casa per lavarmi.
Picciocaccofobia.