Disclaimer: Gundam Seed e i suoi personaggi sono proprietà di Hajime Yatate e Yoshiyuki Tomino, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

THERE BUT FOR THE GRACE OF
scritta da Abbykat, tradotta da Alessia Heartilly

La guerra non finisce del tutto, piuttosto scema dal fuoco a una brace lenta che non si spegne mai del tutto. Alla fine c'è un cessate il fuoco, e almeno sulla carta la battaglia finisce, ma in qualche modo c'è ancora un sacco di dovere sul campo per il pilota veterano. Passano sei mesi dalla dichiarazione di cessate il fuoco prima che Mwu rimetta piede sulla terra.

Non riceve mai posta personale, quindi gli servono circa altre sei settimane per arrivare ad occuparsi degli arretrati. È allora che trova la lettera.

*~*~*~*~*

Richiede un congedo, e lo ottiene, con l'ordine di fare rapporto direttamente al suo distaccamento successivo quando il congedo sarà finito. Se si ferma a pensarci, potrebbe probabilmente contare con le dita le volte in cui ha richiesto il congedo prima d'ora, quindi il lungo periodo che gli viene concesso non è davvero una sorpresa. Semmai, è in ritardo.

Fa le valige per un viaggio di piacere. La maggior parte delle cose che possiede sta nella borsa.

*~*~*~*~*

Mwu è già stato ad Orb, ma non può dire di averla vista molto; la sua visione, a quel tempo, era per lo più limitata al complesso di Cantiere Navale Morgenroete, il che almeno significa che non c'è troppo rischio di rivangare vecchi ricordi. Noleggia una macchina e si prende un paio di giorni per andare in giro senza una destinazione immediata in mente, ma non è abituato ad avere così tanto tempo per le mani. Lo fa sentire a disagio e alla deriva.

Orb è un bel paese, e pensa che sarebbe stato un posto carino in cui vivere prima che la guerra distruggesse i suoi confini e la sua economia. Forse è ancora un posto carino in cui vivere per i civili. Mwu davvero non sa niente di quel tipo di cose.

*~*~*~*~*

La prima volta che la vede camminare lungo il marciapiede verso il suo edificio, Mwu pensa che sia un po' strano vederla senza uniforme. Gli ci vuole un altro momento, o due, per rendersi conto che non sono solo gli abiti civili a sconcertarlo. Lei è più magra di quanto ricorda lui, e ha i capelli più lunghi.

Aspetta che lei passi accanto alla sua macchina parcheggiata vicino al marciapiede, e poi la chiama dal finestrino aperto: "hey."

Murrue si ferma, e all'improvviso Mwu rimpiange di non averla prima chiamata. Sembra quasi che lei sia stata presa a pugni.

"Mwu," sospira. "Come hai fatto-?"

Lui fa il suo miglior sorriso imbarazzato. "Mi ha scritto Murdoch," dice. "Ascolta, stai andando in qualche posto particolare?"

*~*~*~*~*

Ci sono posti in cui potrebbero andare, ma alla fine lui guida e basta, facendosi strada nella città fino a quando gli edifici lasciano il posto alla campagna, e la strada diventa una lunga strada panoramica e pittoresca che corre lungo la costa.

"Ci hanno detto che l'Archangel è stata sconfitta a JOSH-A," dice a Murrue, che sta seduta con calma nel sedile del passeggero mentre lui guida. "Ho avuto un brutto presentimento per un po', ma ero sul fronte la maggior parte del tempo, quindi non ho avuto molte possibilità di pensarci."

Con l'angolo dell'occhio la vede voltare il viso verso di lui, mentre lui controlla nello specchietto retrovisore. "Cos'è successo alla tua assegnazione come istruttore?"

"Non penso che sia mai davvero esistita," dice Mwu, cupo. "Semplicemente, non erano pronti a buttarmi fuori con il resto della spazzatura." Guardare la strada gli dà motivo di non guardarla negli occhi. La macchina non è affatto come un'armatura mobile, ma lui sente comunque un certo grado di rassicurazione nell'atto del guidare. "Non ho messo insieme i pezzi fino a quando l'Archangel è spuntata a Jachin Due. Ottimo lavoro laggiù, a proposito."

La sua voce è molto bassa. "Non abbastanza ottimo."

"La Terra c'è ancora," sottolinea lui. "Io lo chiamo un lavoro abbastanza ottimo."

Lei non risponde, e dopo aver controllato di nuovo nello specchietto retrovisore, lui ruba un altro sguardo verso di lei. Lo disturba vederla così depressa, con la testa china e le mani in grembo. L'uomo che era stato tre anni prima le avrebbe detto qualcosa per risollevarle il morale, ma l'uomo che è adesso sta iniziando a rendersi conto che non ha più idea di cosa dirle.

*~*~*~*~*

"Ero contento di vedere che l'Archangel aveva lasciato l'Alaska tutta intera," dice lui. "Cosa è successo?"

"Kira," dice lei, dopo un attimo di esitazione. "Ne ha sentito parlare in qualche modo, ed è arrivato giusto in tempo per avvertirci."

"Davvero? Quel bambino è sopravvissuto, dopo tutto?" È un pensiero inaspettato e confortante. "Buon per lui. Come sta?"

Murrue non dice niente.

Ci vuole un po' troppo a Mwu per capire il significato del suo silenzio. Quando lo fa, impreca sotto voce e pigia un po' più forte sull'acceleratore. "Merda."

Ha pianificato di chiederle se si è tenuta in contatto con qualcuno di quel periodo a parte Murdoch, ma si rende conto adesso che non vuole sentire chi altro è morto.

La macchina sfreccia in avanti, e lui guarda la strada uscire da dietro come un fiocco nello specchietto retrovisore.

*~*~*~*~*

Passa un chilometro, e la luce sull'oceano diventa dorata.

"Che hai fatto ultimamente?" le chiede Mwu.

"Erica Simmons mi ha aiutato a ottenere una posizione nel Morgenroete," dice lei. "Sto lavorando lì come capo dipartimento."

Lei inizia a dire di più, e poi si ferma, spostando il peso a disagio sul sedile. Dopo un momento, Mwu capisce. Su qualsiasi cosa Murrue stia lavorando per il Morgenroete non è qualcosa di cui può parlare con un soldato dell'Alleanza Terreste, anche se hanno lavorato insieme in passato, anche se una volta si fidava di lui tanto da affidargli la vita.

Lo accetta per quello che è, e non fa domande.

Ora lei chiede, "e tu?"

Lui scrolla un po' le spalle. "Il solito," dice. "Sono stato promosso."

"Capitano la Fllaga," mormora lei.

"Sì."

Se lei chiedesse, lui le racconterebbe tutto. Lei non chiede. È meglio se lei non chiede; dubita che lei voglia sentire i dettagli delle battaglie a cui ha preso parte, e i colpi quasi mancati che ha avuto, e i mobile suit che ha distrutto. Non c'è stato molto nell'ultimo paio d'anni di cui è orgoglioso.

Quando controlla di nuovo nello specchietto retrovisore, anche lei guarda indietro, e guardando dall'angolo dell'occhio vede sul suo viso il momento in cui nota l'altra macchina.

*~*~*~*~*

"Ci stanno seguendo?" chiede lei.

"Non so," risponde Mwu, il più disinvolto possibile; "forse no."

Privatamente, però, non è molto convinto che sia una semplice coincidenza. Ha visto la stessa macchina qualche isolato dopo che l'ha presa a bordo, e l'ha vista mantenere la stessa attenta distanza a prescindere dalla velocità.

Controlla ancora nello specchietto, e c'è ancora, proprio dietro quell'ultima curva. In silenzio, si maledice per essere stato abbastanza stupido da non accorgersi che la OMNI lo avrebbe tenuto d'occhio. Non ha mai dimenticato il tempo passato sull'Archangel, e salta fuori che non l'hanno dimenticato nemmeno loro.

"Pensi che stiano seguendo te o me?" chiede - una domanda retorica - e spinge forte sull'acceleratore.

*~*~*~*~*

"Merda," dice lui. "Non posso seminarli da nessuna parte, qui."

Murrue è impallidita e affonda le dita nel sedile, ma la sua voce è ferma. "C'è un'uscita verso la spiaggia dopo la prossima curva."

"Capito." Schiaccia ancora l'acceleratore fino a quando l'altra macchina è ancora una volta fuori dal campo visivo.

Avrebbe mancato l'uscita se lei non gli avesse detto di cercarla; stando così le cose, lui frena con forza e svolta la macchina con uno stridio di gomma tormentata, e romba lungo la stradina in pendenza prima che la loro ombra possa farsi vedere di nuovo.

Guarda attentamente nello specchietto retrovisore per i minuti successivi, ma l'altra macchina non compare.

"Accosta, per favore," dice Murrue con voce nervosa.

*~*~*~*~*

"Sembra che potrei aver mandato a monte la tua copertura," dice lui mentre gira intorno alla macchina fino al punto dove c'è lei, in piedi e appoggiata contro la portiera. "Scusa."

Lei non dice niente, e Mwu si trova sperduto. Non ha mai immaginato di poterla trovare così, con le ombre del dolore e della paura negli occhi. Le mette quasi una mano sulla spalla, ma sembra un gesto sciocco e inadeguato, così dopo un momento imbarazzante si appoggia alla macchina vicino a lei.

"Non avrei mai dovuto andarmene," dice lui.

"Non lo sapevi."

"Stronzate," risponde lui. "Sapevo che stava succedendo qualcosa di strano." Si mette le mani in tasca, la guarda di sbieco. "Mi sono quasi convinto a voltarmi a metà strada, ma poi ho pensato che non sarebbe cambiato niente comunque, quindi..."

"Hai fatto quella che sembrava la cosa migliore, allora," dice piano lei.

"No, non l'ho fatto," dice lui con amaro tono di scherno. "Ho seguito gli ordini."

Ed eccolo. Ha seguito gli ordini, e l'ha lasciata a sopportare da sola il peso dell'Archangel, senza nessuno a darle conforto a parte una manciata di bambini con più idealismo che buon senso, perché seguire gli ordini era tutto quello che sapeva fare. E questo è ciò che ha portato loro: tre anni e lui è un caso spento e lei sta ancora sanguinando per ferite che non si vedono, e non possono tornare a quello che erano quando il mondo aveva ancora senso.

*~*~*~*~*

"Ho già deciso," le dice, dopo un lungo intervallo passato ad ascoltare il rumore bianco dell'oceano e a guardare le ombre che si allungano. "Non tornerò indietro."

Lei adesso lo guarda, gli occhi castani spaventati e pieni di domande, e lui le offre un sorriso di sbieco.

"Non so più per cosa sto combattendo," le dice. "Penso che forse non lo so da tanto tempo. E mi sono svegliato una mattina, e mi sono accorto che se continuo così finirò come uno di quei ragazzi che va là fuori a cercare un buon modo per morire."

La luce le dona un luccicare di calore che si abbina quasi a come la ricorda lui, e che le sfiora i capelli con l'oro e si raccoglie nei suoi occhi. Lo guarda come lo guardava allora, l'ultima volta sull'Archangel, quando lo ha ringraziato di tutto, anche se c'erano troppe cose che voleva dire che facevano troppo male per essere dette.

"È per questo che sei venuto qui?" chiede dolcemente Murrue.

"Non ho nessun altro posto dove andare," risponde lui.

*~*~*~*~*

Non è giusto darle questo fardello, Mwu lo sa, ma lei è la ragione per cui lui ha iniziato a mettersi in dubbio - lei e Kira, e Kira è morto, e lei è la sua ultima possibilità. Tutto il resto in cui ha sempre creduto non c'è più, si è rivelato falso e vuoto. Lei è l'unica verità che gli è rimasta.

"Non so come fare niente altro," confessa, perché tutto quello che gli è rimasto adesso è mettere tutto davanti agli occhi di lei e sperare. "Ho bisogno che tu sia ancora il mio Capitano."

"Non farlo." Lei si volta verso di lui con un viso stretto dal dolore come se stesse trattenendo le lacrime. "Non chiedermi questo, Mwu. Non posso più farlo."

È tutto sbagliato, pensa Mwu. Forse sta andando male sin da quel giorno in Alaska, da quando lui ne se è andato quando avrebbe dovuto restare. Lei dovrebbe essere quella più forte, e forse lo è ancora, ma la guerra le ha spezzato il cuore e la guerra è tutto ciò che lui sa, tutto ciò che ha da offrire.

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"Ok," dice lui alla fine, quando può contare su se stesso per parlare ancora. "Va tutto bene."

Si spinge via dalla macchina e si volta a guardarla, mentre il sole che tramonta incendia l'oceano là in fondo, ad ovest.

"Dimentica tutta quella roba," le dice. "Considera solo questo."

Si avvicina, e prendendole delicatamente il viso tra le mani, fa quello che avrebbe dovuto fare tutto quel tempo fa, in Alaska. Il bacio dura a lungo. Le mani di Murrue trovano il suo colletto e lo stringono forte, e la sua bocca è morbida contro la sua, e Mwu non si ritrae fin quando non si accorge che lei sta piangendo.

"Hey," dice. Lei non risponde, china solo la testa, sempre aggrappata alla sua maglia, e allora lui le stringe le braccia intorno e la tiene stretta fino a quando le lacrime sono finite.

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Passano il viaggio di ritorno in silenzio reciproco.

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È buio quando tornano in città. Mwu osserva con prudenza se qualche macchina li sta seguendo, ma non ne vede; nondimeno, lascia Murrue a un negozio all'angolo, dall'altra parte della strada del suo edificio.

"Cosa pensi di fare adesso?" gli chiede lei dal finestrino aperto, dopo essere scesa dalla macchina.

Lui scrolla un poco le spalle. "Non lo so. Penso che andrò a Kaguya." Se lo seguono davvero, sarà solo un problema per lei se lui rimane nei paraggi. Andare fino a Kaguya dovrebbe dargli la possibilità di perdere qualsiasi ombra.

"Tornerai?" chiede lei, come se lui avesse un qualsiasi altro posto dove andare. OMNI non è più casa sua, e Murrue non è l'Archangel, ma è quanta parte di essa lui può avere.

Non le dice nulla di tutto questo. Quello che le dice invece è, "se vuoi che lo faccia."

Lei non risponde subito, e l'espressione sul suo viso è così simile a quella dell'Alaska che inizia a sperare, un po', che lei gli chieda di non andare. Lei non lo fa, ma si sporge nel finestrino per baciarlo, leggermente ed esitante. "Stai attento."

"Non preoccuparti," le dice con un sorriso che spera non sembri troppo forzato. "Non farò niente di pazzo."

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Quando lei inizia a tornare a casa, lui rimane seduto nel parcheggio dell'autonoleggio fino a quando non la vede più.

Non ha niente tranne il tempo.

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Nota della traduttrice: come sempre, ogni commento sarà tradotto e inviato all'autrice, così come ogni sua eventuale risposta sarà riportata come risposta alla recensione (nei siti che lo permettono) o comunque sul mio blog.
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