Portami lontano da un mondo disfatto,
in una pianura dove volan Le Fate,
portami pian, piano mentre il mondo svanisce,
fammi assaporare ore incantate.
Portami lontano dalle mie fobie,
a guardare il mare con gli amici gabbiani,
portami pian, piano mentre il tramonto giunge
da malinconiche terre, da paesi lontani.
Insegnami a guardare il mondo come se fosse bello,
aiutami ad andare lontano oltre il muro di cinta,
oltre i miei sogni che s’infrangono sul grigio asfalto
come foglie nel vento.
Insegnami a sperare anche quando tutto sembra svanito,
a pianger di nascosto da sguardi indiscreti,
a vivere in un mondo di falsi profeti
che cantano inni ad un mondo finito.
Portami lontano dal gelido amore
che non prende vita dentro le mie vene,
portami a vedere I Ciliegi in fiore
e fammi capire che “ amare “ è bene.
Portami lontano a sfiorare le stelle,
a toccare il cielo quasi con un dito,
fammi accarezzare la tua candida pelle,
portami laddove L’Inferno è sparito.
Insegnami a volare con le ali spezzate
sopra i tuoi capelli d’oro come il grano,
fammi respirare il profumo del gelso,
fammi assaporare quest’attimo intenso.
Insegnami ancora a sognare
mentre la notte scende pian, piano,
cantami una canzone per farmi addormentare
e prendimi per mano...
Portami lontano dal gelido amore
che non prende vita dentro le mie vene,
portami a vedere I Ciliegi in fiore
e fammi capire che “ amare “ è bene.