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Autore: Lesye    10/06/2016    1 recensioni
Non l'avevo mai preso in considerazione per me era come se venisse da un altro pianeta, lui era troppo perfetto, troppo bravo in tutto.
Ogni tanto però mi piaceva osservarlo in classe mentre ordinatamente prendeva appunti o, mentre distrattamente guardava fuori dalla finestra e di soprassalto.
La scuola stava finendo, anche le cicale strimpellavano e fuori il caldo afoso mi faceva appiccicare i vestiti sulla pelle ed io soffrivo a vederlo ancora a scuola.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Un bacio.









Non l'avevo mai preso in considerazione  per me era come se venisse da un altro pianeta, lui era troppo perfetto, troppo bravo in tutto.
Ogni tanto però mi piaceva osservarlo in classe mentre ordinatamente prendeva appunti o, mentre distrattamente guardava fuori dalla finestra e di soprassalto, come se qualcuno lo sgridasse riprendeva a seguire. Era impacciato e timido perfino quando gli cadeva la gomma e qualcuno glie la raccoglieva, ringraziava almeno tre volte.
Ogni tanto fissavo lo sguardo su i suoi capelli biondo miele, sembravano sempre così soffici ed avrei tanto voluto affondarci le mani e avvicinare il volto per sentirne il loro profumo.
Una volta mi sbloccai dalla mia apatia, mi sbloccai dai miei soliti schemi di routine e andai a parlargli direttamente.
Stava posando tutto nel suo zaino blu, libri, quaderni ed in fine il borsellino.
La scuola stava finendo, anche le cicale strimpellavano e fuori il caldo afoso mi faceva appiccicare i vestiti sulla pelle ed io soffrivo a vederlo ancora a scuola,  sempre lì stretto nella sua impeccabilmente bianca camicia, a volte avrei voluto bagnarla per intravedere la pelle là sotto.
Quel giorno di giugno però, io mi sentivo tremendamente sola con l'avvento delle vacanze e so che lui sentiva lo stesso, nonostante avesse sempre la coordinatrice di classe intorno.
Come una tempesta entrai nella sua vita spalancando con foga la porta della classe, era il nostro ultimo giorno di scuola.
Lui mi osservò nel mio completo estivo : una minigonna e una canottiera scollata, lo vidi boccheggiare.
L'avevo visto deglutire a fatica mentre non sapeva dove puntare i suoi occhioni castano chiaro, brancolava nel buio del nostro primo e vero incontro, ma io sentivo già di conoscerlo.
- “Nathaniel,” - biascicai a fatica, il fiato mi si spezzò in gola, il mio cuore palpitava come non mai mentre lo guardavo affacciato alla finestra con delle fotocopie in mano.
A lui caddero i fogli per terra non appena sentii il suo nome uscire dalle mie labbra, sicuramente mi aveva trovato affascinante dato il rossore sulle sue guance.
Mi avvicinai calpestando con le Converse i fogli bianchi che adesso avevano le mie impronte, l'afferrai dal bavero della camicia e lo baciai.
I miei occhi non si chiusero ed erano fissi nei suoi, lucenti e brillanti come non mai.
Lui era sconcertato, impacciato e imbarazzato mentre la mia lingua entrava tra le sue labbra e l'invogliava a fare lo stesso.
Lui rispose timidamente al bacio principalmente per istinto ma poi si ritrasse.
- “Sei l'uomo della mia vita,”- esalai in fine, lasciandolo in un piacevole stadio di meraviglia e senza fiato.
Mi ero innamorata di lui silenziosamente ed era successo quasi senza accorgermene, era entrato nel mio cuore con i suoi gesti puri, la sua personalità cordiale e con le sue accortezze sempre gentili per tutti.
Mi era entrato sotto pelle e non riuscivo più a toglierlo dalla testa, desideravo tutto di lui e dovevo averlo .


 
  
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