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Autore: Donatozilla    12/06/2016    2 recensioni
[Presenza di autori].
La Lucas Force ha sempre difeso la Terra da terribili minacce.
Ma ogni volta ci sono state delle conseguenze.
Molte persone hanno perso la vita.
E ora i governi ne hanno abbastanza.
Vogliono controllare la Lucas Force che si dividerà in due fazioni: una favorevole guidata da Gyber e una contro questo guidata da Lucas.
è iniziata la guerra civile della Lucas Force!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CIVIL WAR. CAPITOLO 2: CONSEGUENZE. Erano solo passate poche ore, e ciò che era successo a Las Vegas aveva fatto il giro del mondo. I notiziari non parlava altro che di quella tragedia. Persino Internet era invaso dalle notizie della tragedia, e persino da video che riprendevano la tremenda esplosione. E ora, centinaia forse migliaia di persone, insultavano e deridevano la Lucas Force per ciò che era successo a Las Vegas. Nessuno credeva più in loro… Due giorni dopo, Las Vegas, funerale delle vittime dell’esplosione…. Moltissime persone assistevano al funerale delle povere vittime. Tra coloro che assistevano al funerale, c’erano pure alcuni membri della Lucas Force. ‘Alcuni’ perché molti componenti della squadra, preferivano non farsi vedere dopo gli eventi appena accaduti. Però, tra coloro che assistevano in dignitoso silenzio il funerale, c’era Lord Gyber Damucard. Osservava in silenzio i parenti delle vittime piangere, chiedendosi come si era potuti arrivare a questo. Il cuore era in pezzi per quelle persone e avrebbe tanto voluto che quella tragedia non fosse avvenuta. In un certo senso, si sentiva responsabile di ciò che era accaduto anche se non era presente durante il disastro. Ma se invece ci fosse stato… forse avrebbe potuto fermare quel pazzo criminale impedendo così una strage. Ma il passato oramai non si poteva cambiare. Alla fine del funerale, era arrivato il momento di andarsene per quei membri che si erano presentati…. Infatti, questi ultimi si trovavano a disagio e preferivano andarsene. “Gyber Damucard?” si sentì chiamare l’antracia. Si voltò e vide una donna avvicinarsi a lui. Avvicinarsi in modo furioso. Sputo in faccia all’albino che rimase piuttosto sorpreso da ciò così come i presenti. “LURIDO PEZZO DI MERDA!!!” urlò la donna cominciando a piangere. “Signora ma…” tentò di dire Gyber ma la donna lo interruppe “Niente ‘ma’!!!! Lei è il migliore amico di quello schifoso di Lucas!!! Il capo della Lucas Force!!! Voi schifosi dovreste sparire dalla faccia della Terra!!! Mio fratello è una delle vittime di quella dannata esplosione!!! Che è stata causato da tre della vostra maledetta squadra!!!” “Signora” rispose Gyber pulendosi dallo sputo “L’esplosione è stata causato da un criminale di nome Deathbones. Quei tre dei nostri membri hanno tentato di fermarlo ma è stato tutto inutile” “Sempre le solite scuse!!!” sbraitò la donna “Voi dannati esseri dovreste essere controllati, e non fare ciò che volete!!!!”. La donna fece dietrofront e se andò via ma non prima di aver urlato “Tu e i tuoi dannati compagni avete il sangue di mio fratello nelle vostre mani!”. E Gyber rimase in silenzio. Il giorno dopo, base della Lucas Force…. Lucas camminava tra i corridoi della base, completamente immersi nel silenzio. Il suo sguardo era perso, confuso. Era accaduta una catastrofe a Las Vegas, lui era lì, ma non ha potuto fare nulla… delle persone erano morte…. E ciò non riusciva a sopportarlo. Passò dinanzi alla stanza di Giuly e vide che lei era seduta sul letto a osservare la televisione accesa. E di cosa stava parlando? Ovviamente dell’esplosione a Las Vegas. Il biondo si fermò dinanzi alla porta per poter ascoltare ciò che stavano dicendo. “Sono passati tre giorni dalla tragedia di Las Vegas” disse il telecronista “In breve, dei criminali hanno attaccato i laboratori Sharp per impossessarsi di un macchinario, ma tre membri della Lucas Force, Giuly Frost, Donatozilla e il leader Lucas, sono intervenuti per fermarli. Il capo dei criminali, Deathbones, ha deciso di farsi esplodere tramite una bomba nascosta sotto l’armatura. La Frost però ha lanciato il criminale contro il palazzo dei laboratori, pochi secondi prima dell’esplosione che purtroppo, è avvenuta lo stesso travolgendo così il palazzo e coloro che si trovavano lì dentro. A causa di ciò, la gente ha perso la fiducia nei confronti della Lucas Force e…”. La televisione si spense. Lucas infatti, si era avvicinato al letto e aveva preso il telecomando, spegnendo cosi la televisione. “Riaccendila….” Disse Giuly con voce strozzata. Evidentemente aveva pianto. “Non è colpa tua” rispose Lucas e Giuly si voltò guardandolo dritto negli occhi “Allora riaccendila”. Lucas prese un profondo respiro e si sedette accanto all’amica dicendo “Senti… so che ti senti in colpa… so che probabilmente la maggior parte delle persone stia incolpando te di ciò che è successo… ma non è colpa tua. È accaduto tutto troppo in fretta, e tu… hai agito d’istinto. E poi.. in questo lavoro cerchiamo di salvare più gente possibile… ma a volte non vuol dire tutti… ma non bisogna mai arrendersi va bene?”. Giuly guardò l’amico dritto negli occhi e accennò un sorriso. Subito qualcuno bussò alla porta e i due alzarono lo sguardo vedendo Randor. “Randor. Che ci fai qui?” chiese Giuly. “Bhe… sono venuto ad avvisarvi che è appena arrivato qualcuno che vuole parlare di una cosa urgente” “E chi sarebbe questo qualcuno?” chiese curioso Lucas. “Il segretario di stato”. Il segretario era un uomo anziano di circa sessantadue anni vestito in giacca e cravatta. I capelli erano bianchi e il viso era severo. Osservava i vari membri della Lucas Force che erano seduti dinanzi all’enorme tavolo delle riunioni. ”Vedo che siete tutti presenti” osservò l’uomo tamburellando le dita sul tavolo. “Perché siete qui segretario Ross?” chiese Lucas. “Credo che tu lo sappia già Lucas” rispose Ross con tono parecchio serio. “Ciò che è successo a Las Vegas ha sconvolto il mondo intero… che ora vi teme più che mai. Vi considerano mostri… assassini… per ciò che è successo nelle vostre imprese…. Ed è per questo che i governi mondiali hanno deciso di controllarvi…. Interverrete solo quando i governi lo vorranno… senza se e senza ma”. Tutti rimasero in silenzio ad ascoltare le parole del segretario… essere controllati. Possibile? “Lucas” continuò Ross “Le gente ne ha abbastanza del fatto che voi agiate liberamente…. Dovrete per forza accettarlo. Ora vi lascio soli… in modo che possiate ragionare su questo… e spero che possiate accettare queste condizioni….”. Dopo aver finito la frase Ross si diresse verso l’uscita accompagnato dalle sue guardie del corpo, lasciando l’intero gruppo della Lucas Force nel silenzio più totale. “Secondo me questo controllo è una cazzata!” disse Lucas fissando i membri della sua squadra “Essere controllati? Andiamo! È contro la nostra libertà!” “Secondo me ti sbagli Lucas” disse Gyber seduto su una sedia. “Secondo me questo controllo è più che giusto! Dopo ciò che è successo a causa nostra dobbiamo essere controllati! Ciò che è successo è una nostra responsabilità!” “Lo so bene ma un controllo non mi pare affatto giusto! E se volessimo andare a salvare qualcuno e non ce lo permettessero? E se ci mandassero da una parte e noi non volessimo? Gyber ragiona! Non possiamo sottometterci!” “Per te essere controllati significa essere sottomessi?” rispose l’antraci alzandosi dalla sedia “Dio Lucas ragioni proprio come un vecchio lasciatelo dire!”. Lucas non ci vide più dalla rabbai. Si avvicinò all’albino, e gli diede un sonoro pugno in faccia facendo sobbalzare i presenti. “Cavolo brutta storia” disse Lelq aspettandosi una reazione da Gyber. Una reazione che non arrivò. Infatti Gyber si pulì il labbro inferiore da cui usciva un rivolo di sangue, e osservò dritto negli occhi il leader della Lucas Force. Lanciò una sottospecie di ringhio e fece dietrofront per poi dirigersi verso l’uscita della base, mentre Lucas lo osservava andarsene via.
   
 
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