12/06/2016
4 recensioniAngolino dell'autrice
Ciao a tutti! ^^Sono infine approdata su questo fantastico fandom con una cosina piccina picciò scritta sulla mia coppia preferita di Owari no Seraph: la - bistrattatissima - Guren/Yū! <3
Questa flash-fic partecipa al contest Per Quando il Dizionario Non Basta indetto da Achernar_Ari sul forum di EFP.
Il bando richiedeva di scrivere una storia scegliendo come "prompt" tra un piccolo elenco di parole a loro volta prese da The Dictionary Of Obscure Sorrows (un blog che crea e cataloga parole che ancora non esistono).
Tra queste nuove parole io ho scelto Hanker sore: “Il vedere una persona così attraente, ma così attraente, che la cosa ti sta un po’ sulle palle.”
La flash-fic che avevo ingenuamente pensato di scrivere era completamente diversa da quella che poi è venuta fuori, ma dato che in fondo non mi dispiace l'ho lasciata così. Mi sono comunque divertita molto a scriverla, e spero vi piaccia almeno un po'.
La storia è ambientata in un momento indefinito tra il primo colloquio di Yū con Kureto Hiragi (puntata 1 della seconda stagione) e la vigilia della partenza per la missione a Nagoya (puntata 3 della seconda stagione).
Ah, per chi non lo sapesse: "stupido Yū" e "stupido Guren" sono i nomignoli affettuosi con cui si appellano l'un l'altro quotidianamente i due ragazzuoli, non sono offese qualunque ù.ù
Grazie ad Achernar_Ari per avermi dato la spinta per scrivere su questa coppia che amo alla follia ma su cui ancora non ero riuscita a concludere niente, grazie a chi commenterà e grazie a chi leggerà in silenzio. Grazie a tutti <3
Disclaimer: i personaggi e la storia di Owari no Seraph non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.
Buona lettura a tutti! ^_^
Irritante
È irritante il modo impeccabile in cui indossa la sua divisa inamidata – gli dà quell’aria da militare modello che sparisce non appena apre bocca.
È irritante il sorrisetto malizioso che gli illumina la faccia da schiaffi – sembra che nulla lo diverta di più che prenderti in giro per qualsiasi cosa.
È irritante la sciolta naturalezza con cui si muove durante uno scontro – i suoi sono i passi di una danza letale e la lama è il prolungamento del suo braccio.
«Ohi, stupido Yū! Ti sei incantato, ragazzino?»
È irritante la rustica premura che ha nei tuoi confronti,
irritante l’affetto sincero che leggi nei suoi occhi,
irritante quel modo tutto suo di starti accanto senza fartelo pesare.
«Ragazzino a chi, stupido Guren?!»
È irritante l’arrogante sicurezza con cui sa che sarai sempre dalla sua parte.
«Vuoi allenarti o continuare ad ammirare il tuo splendido mentore?»
Irritante la noncuranza con cui afferma che gli appartieni.
«Ti aspetto da mezz’ora, stupido Guren!»
Irritante la facilità con cui ti modella giorno dopo giorno, nel corpo e nello spirito.
«Allora muoviti, ragazzino. E vedi di non frignare se ti faccio la bua.»
È dannatamente irritante come il tuo cuore batta più in fretta ogni volta che ti si avvicina per scompigliarti i capelli, o per metterti un braccio sulle spalle, o anche solo per prenderti bellamente per il culo.
E lo è ancora di più il fatto che lui continui a fingere di non saperlo.