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Autore: swimmer5    14/06/2016    4 recensioni
[FutureFic] [Rei!centric] Enjoy!
Avrei dovuto essere la persona più felice del mondo, avrei rivisto finalmente la mia amata vasca e mi sarei di nuovo sentito libero, e avrei provato di nuovo tutte quelle sensazioni che solo con il nuoto riuscivo a percepire. [...] Eppure non c’erano. Haruka e Makoto non c’erano. Senza di loro, mi sarei sentito un po’ solo e insicuro. [...] Erano finiti i tempi in cui condividevamo allenamenti, sacrifici, sforzi, risate, litigi e gare, in particolare la staffetta mista. Già, la staffetta mista. L’ultima volta in cui abbiamo nuotato tutti e quattro insieme, ai campionati nazionali.
Genere: Fluff, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nagisa Hazuki, Rei Ryugazaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dobbiamo crederci

 
Le vacanze erano terminate. Anzi, erano letteralmente volate via.
Stavo passeggiando sul lungomare di Iwatobi insieme a un Nagisa emozionatissimo: eravamo diretti in piscina per affrontare il primo allenamento della nuova stagione agonistica.
Guardai il mare. Un blu chiaro lasciava spazio a un blu profondo a mano a mano che la grande distesa d’acqua salata si dirigeva verso l’orizzonte. Non potei fare a meno di provare una sensazione di tristezza e malinconia insieme. Avrei dovuto essere la persona più felice del mondo, avrei rivisto finalmente la mia amata vasca e mi sarei di nuovo sentito libero, e avrei provato di nuovo tutte quelle sensazioni che solo con il nuoto riuscivo a percepire. Eppure… eppure non c’erano. Haruka e Makoto non c’erano. Senza di loro, mi sarei sentito un po’ solo e insicuro. Certo, durante l’estate organizzammo qualche incontro, però non riuscivo ancora a metabolizzare che il capitolo della mia carriera da nuotatore, in cui loro erano presenti, era terminato. Erano finiti i tempi in cui condividevamo allenamenti, sacrifici, sforzi, risate, litigi e gare, in particolare la staffetta mista. Già, la staffetta mista. L’ultima volta in cui abbiamo nuotato tutti e quattro insieme, ai campionati nazionali.

***

Prima della gara, in camera di chiamata, continuavo a ripetermi ciò che dovevo fare. Nella subacquea le gambe delfino sono prima piccole e veloci, poi grandi e potenti. Non respirare le prime quattro bracciate. Mi raccomando, fai bene l’uscita dall’acqua. Frequenza alta, sono cento metri. Presa, trazione, spinta. Non forzare troppo il primo cinquanta…
<< Mi sa che qui c’è uno troppo ansioso >> Nagisa interruppe la mia “gara mentale” << Rei-chan! Devi essere carico! Devi avere la voglia di spaccare tutto! >>
<< Non è ansioso, è solo concentrato >> disse Makoto, anche se io in realtà ero ansioso alla massima potenza. << Sta tranquillo. Non pensare a niente, per ora. Poi, appena sali sul blocco, ricordati perché sei qui, in questa piscina, ai campionati nazionali! >> e mi fece l’occhiolino, continuando gli esercizi di stretching e attivazione muscolare.
Il dorsista e il ranista erano riusciti a tranquillizzarmi. Poi guardai Haruka, che mi rivolse uno sguardo che… non saprei neanch’io come descriverlo. Come al solito, Haruka-senpai non comunicò mediante le parole, ma con uno sguardo, quello sguardo. E’ stato come se mi dicesse “Nuota, Rei, sii libero”. E fui pervaso da un senso di carica, potenza, determinazione … non vedevo l’ora di salire su quel trampolino e di nuotare quel cento farfalla.
Pensai a tutto quello che avevo passato. Il club di atletica, il salto in alto, Nagisa che mi pressava per iscrivermi al club di nuoto, il fantastico stile di Haru, la teoria, io che non sapevo nuotare, l’allenamento nell’oceano, tutti i sacrifici compiuti...
E l’adrenalina salì e il cuore cominciò a battere più velocemente.
 << Iwatobi Swimming Club, fatemi vedere i tesserini >> disse il giudice di gara addetto alla camera di chiamata.
E’ ora di esibire la mia meravigliosa tecnica a farfalla qui, ai nazionali!
Ricordo nitidamente l’immagine di Nagisa che tocca la parete, e poi il tuffo.
Il contatto con l’acqua gelida risvegliò tutti i muscoli del mio corpo, che mi consentirono di eseguire una subacquea potentissima. Mi sentivo davvero in forma; nuotai in modo leggero e naturale, proprio come fa una farfalla mentre vola.  La stanchezza s’iniziò a sentire subito dopo la virata, ma non mollai e, bracciata dopo bracciata, spinto dalla voglia di vincere e dalla determinazione, arrivai alla fine della seconda vasca, terminando la seconda parte di gara con un arrivo tecnicamente perfetto.
<< Haruka-senpai! >> gridai dopo essermi voltato, e potei ammirare il favoloso tuffo di Haru.
Ripensai al me di qualche tempo prima. Chi avrebbe potuto mai immaginare che un ragazzo timido, impacciato e nerd diventasse un animale da competizione appena sceso in acqua?
E una volta finita la gara, gioia: festeggiammo a bordo vasca abbracciandoci ed esultando e a tutti, perfino a Haru, all’apatico Haru, scese una lacrima. Non ci importava del tempo o del risultato: avevamo nuotato insieme per l’ultima volta, e l’avevamo fatto nel migliore dei modi.

***

 << Rei-chan, so che sei triste >> disse Nagisa, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Era davvero incredibile quanto bene mi conoscesse quel ragazzo: era come se sapesse leggermi nel pensiero. << Anche io lo sono. Senza Mako-chan e Haru-chan non sarà più la stessa cosa, certo, ma loro non vorrebbero vederci in questo stato >>
Nagisa aveva ragione. In fondo, entrambi erano felici. Avevano intrapreso strade diverse e si stavano impegnando per raggiungere i propri obiettivi.
<< Mako-chan e Haru-chan hanno fatto tanto per noi >> proseguì il biondino, << quindi che ne dici se li ricompensiamo qualificandoci ai nazionali individualmente? Sono sicuro che loro sarebbero supercontenti, e andrebbero volentieri a vedere le nostre gare. Che ne dici, Rei-chan? >>
Non avevo mai considerato l’idea di gareggiare in un campionato giapponese nelle gare individuali. L’idea, però, mi allettava, e non potei fare a meno di annuire convinto a un Nagisa determinato. In seguito sfoderò un sorriso a trentadue denti, genuino e sincero.

***

Tolsi occhialini e cuffia con un unico movimento: questo gesto decretò la fine dell’allenamento.
<< Sei stanco, Rei-chan? >> chiese Nagisa, << Io non mi sento le braccia! Tra un po’ mi cadranno, me lo sento >>.
<< E’ normale, Nagisa-kun, il tuo corpo deve di nuovo abituarsi allo sforzo >> risposi. Eravamo solamente io e lui in piscina, il coach Goro se n’era andato da un bel po’ e non c’erano ancora nuovi iscritti al club di nuoto. Cosa del tutto prevedibile, poiché non avevamo ancora iniziato l’attività propagandistica dell’Iwatobi Swimming Club.
Anche Nagisa si tolse la cuffia e gli occhialini, i suoi capelli biondi erano imperlati di tante piccole goccioline. Si appoggiò nella corsia e lo osservai. Era più muscoloso rispetto all’anno scorso, gli addominali e i bicipiti erano più definiti e perfino un po’ più alto.

Nagisa era anche cambiato caratterialmente. Era diventato più serio, responsabile e diligente, sia nel nuoto sia nello studio.
<< Dobbiamo crederci, Rei-chan >> disse il soggetto dei miei pensieri, avvicinandosi a me e abbracciandomi. << Che dici, usciamo dall’acqua? >> chiese il biondino dopo essersi staccato, col suo solito sorriso sornione, mentre io non avevo ancora metabolizzato ciò che era successo.
Si trattò di un abbraccio diverso, molto più che una stretta amichevole: quasi fraterna; riuscii a percepire uno strano e piacevole calore pervadermi il corpo, nonostante la temperatura dell’acqua non fosse poi tanto tiepida.
<< Uhm, sì >> risposi, e un lieve rossore si cosparse sulle mie guance.
Ed io ci credevo.  E solo allora capii che non mi sarei mai più sentito solo, né tantomeno insicuro con Nagisa al mio fianco.






Note dell’autrice
Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto, wow, sono emozionata!
Adoro Rei e Nagisa ed è stato molto piacevole scrivere di loro due in questo contesto. Sarei curiosa di leggere i vostri pareri sulla storia e anche le critiche (se ho usato un linguaggio troppo tecnico nel descrivere la gara, ditemelo).
Ringrazio infinitamente Yukikura per il coraggio che m’infonde :P e un grazie a tutti coloro che leggeranno la storia!
Alla prossima,
swimmer
   
 
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