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Autore: I_Am_Them    15/06/2016    0 recensioni
E la mancanza di qualcosa che ti fa volere la neve, non è vero?
È che quando nevica fuori un po' ti nevica anche dentro, ma un po' ti si scalda il cuore a sapere che hai qualcuno ad abbracciarti.
È che la Neve è proprio delicata, e i fiocchi di Neve sono così infinitamente piccoli e delicati che quando li prendi in mano si sciolgono immediatamente. Ti si appoggiano sul dito e che un'attimo soltanto per osservarli, poi è troppo tardi.
Ti rimane solo una goccia d'acqua, una lacrima di cielo.
Che poi se sono lacrime di tristezza o di gioia sta a te sceglierlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEVE
PARTE PRIMA

Non è che fosse una persona solitaria, tanto meno noiosa. Solamente era passato troppo tempo da quando qualcuno che fosse abbastanza simile a lei le si presentasse davanti. Nessuno si rivelava abbastanza simpatico, abbastanza gentile, abbastanza divertente. Gli unici che rientravano in tutto e per tutto a quello che lei necessitava erano anche gli unici a conoscerla veramente.
Era nata dopo suo fratello, e questa era stata la prima cosa certa nella sua vita. Le signore al parco li scambiavano per gemelli e sorridevano guardando quei due scriccioli giocare insieme. Era ancora una bambina quando gli era stato spiegato che non poteva sposarlo, il suo fratellone.
Fino agli otto anni aveva creduto fermamente a suo padre che la sera le raccontava di una donna, una donna bellissima, incinta di due gemelli che aveva partorito uno prima e uno dopo, solo per rendere la sorellina più facile da proteggere per il fratello.
"era un duo invincibile" le ripeteva sempre suo padre.
Ma suo fratello aveva continuato ad andare prima di lei e proteggerla da tutto nonostante ormai fossero grandi, e i regali a natale li ricevessero separati, e diversi. Nonostante stavano in classi diverse e a volte anche in scuole diverse.
Qualsiasi cosa succedesse, però, sapeva che suo fratello la aveva già provata e che niente poteva andare storto con lui al suo fianco.
Era stato al terzo anno di scuole elementari che se ne stava praticamente sola tutto il giorno. La sede della loro scuola non era abbastanza grande da contenere tutte le classi dalla prima alla quinta e si divideva in due sedi. Aveva sempre pensato che non importasse poi molto la solitudine, alla fine il tempo in cui stava da sola era relativamente poco ma erano gli ultimi giorni di scuola quando Michael, il suo fratello amato, si presentò a casa con qualcun'altro al suo fianco.
Neve non ci aveva messo tanto ad accettarlo, il primo vero amico di Michael. Era una persona estremamente buffa e divertente e lei non era mai stata così felice di aver conosciuto qualcuno di nuovo.
Ashton era un anno più grande, esattamente come suo fratello, faceva facce strane e la sua risata era tremendamente contagiosa. Ci mise poco tempo, la durata di un'estate a diventare un trio, quel famoso duo invincibile.
Michael invitava il suo compagno di classe a casa e poi passavano tutti e tre il pomeriggio a guardare film mangiando popcorn e lanciandosi i cuscini.
Durò tanti anni quell'amicizia unica. Ma Neve aveva sempre detto che Ashton era quello stupido del gruppo, lui si offendeva e non le parlava per tutto il resto del pomeriggio, ma la prova della veridicità di quelle affermazioni si ebbe quando incazzato a morte con sua madre si era presentato a casa dei due fratelli assicurando loro che avrebbe smesso di impegnarsi in qualsiasi cosa, che sua madre si sarebbe dimenticata la sua faccia e la sua voce.
Passò una settimana sul divano letto dei Clifford prima che Neve e Michael, con l'aiuto dei loro genitori, lo convincessero a tornare a casa sua.
Fu quello stesso anno che le cose tra loro cambiarono un po', Ashton si ritrovò, per colpa della sua testardaggine ben nota, a fare l'anno scolastico per la prima volta in classe di Neve Clifford.
Aveva perso un anno e ci aveva messo un estate intera a perdonare sua madre per il nuovo matrimonio ed essere perdonato da sua mamma per il casino che aveva combinato.
Ma adesso sembravano passati secoli da quando Michael aveva per la prima volta presentato Ashton a Neve.
Era tutto diverso.
Un giorno lessi che le storie tristi sono storie felici non ancora concluse.
Non so bene quando è iniziata la nostra storia, forse quando lui mi ha sorriso o quando mi ha parlato di te. Quando mi hai guardato con quei tuoi occhi neri e quel sorriso abbagliante.
Forse prima ancora, forse era destino. Forse è sempre stato tutto scritto, oppure il caso, oppure è stata una scelta di chissà chi che ci ha fatto incontrare. Mi piace pensare che è inizziata quel giorno, quando il tempo non era né bello né brutto, non faceva né caldo né freddo, e io non ero né triste né felice. Quel giorno secondo me è iniziata la nostra storia.
Ma probabilmente mi sbaglio, però non importa. Fatto sta che è iniziata. E non poteva succedermi niente di migliore.
  
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