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Autore: chiarasacchetti_clary95    19/06/2016    0 recensioni
Jenna Flores sta concludendo un'altra giornata come tutte le altre, ma qualcosa all'uscita dall'ufficio dove lavora la spaventa.
E' stata la sua immaginazione? In una notte piovosa, Jenna si ritroverà in alcune strani situazione, che abbiano tutte un collegamento?
Per questa breve storia, ogni lettore ne trarrà una conclusione e un finale a sé. Tutto rimane sospeso per trovare un finale diverso in una mente diversa.
La storia in quanto breve, dura per 3 capitoli. Buona lettura.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente, dopo aver percorso le strade della città su di cui la pioggia si sta man mano dileguando, arrivo alla periferia, quindi proseguo ancora diritto per altri tre km, fino ad arrivare vicino ai boschi della città. Svolto al primo incrocio, e imbocco la strada per arrivare a casa. Purtroppo in questa zona continua a piovere e a tuonare, cerco di rallentare il più possibile perché la visibilità è veramente ridotta, ho solo la luce dei fari dell'auto, e i tergicristalli rotti non mi aiutano molto. Abito in una grande villa che da su un piccolo laghetto sulla sua sinistra. Arrivo davanti all'abitazione, ed entro all'interno dell'immenso giardino. Parcheggio l'auto, e noto che una delle finestre del secondo piano è spalancata, quindi scendo e mi affretto ad arrivare alla porta per non bagnarmi ulteriormente. Entro in casa, tolgo le scarpe e le lascio nell'entrata. Il gatto Charlie mi viene incontro per salutarmi, io lo accarezzo, e mi dirigo in cucina per dargli una crocchetta, che lui accetta molto volentieri. Mi stupisco del fatto che zia Josephine non sia in piedi, di solito mi aspetta fino a tardi per farmi una ramanzina al mio ritorno, ma suppongo sia già andata a dormire per via dell'ora. Mi dirigo verso il piano di sopra, salgo le scale ed entro in biblioteca, perché è proprio quella la stanza dove la finestra è spalancata. Entro, la stanza è completamente buia, ma la finestra è aperta, quindi mi precipito a chiuderla per via della pioggia che potrebbe rovinare la moquette. Mi chiedo perché zia Jos sia entrata in questa stanza e perché abbia lasciato la finestra aperta. Non entra quasi più in biblioteca, perché era la stanza preferita di zio George e quando ci entra, sente il riaffiorare di ricordi. Decido di lasciar perdere, e di entrare in bagno a fare una doccia calda, passo davanti alla camera da letto di zia Jos e ne sento un rumore sordo all'interno, poi silenzio, quindi entro svelta in bagno e chiudo la porta, perché ho paura di aver fatto svegliare zia Josephine. Entro in doccia e finalmente riesco a rilassarmi, ma non dura molto, perché mi ritorna in mente l'ombra vista tra i computer in ufficio, e ripenso alla finestra spalancata della biblioteca. L'acqua mi scende calda addosso, mentre risciacquo i capelli dallo shampoo, e sono pronta per uscire dalla doccia. Mi avvolgo un accappatoio addosso, ed esco dal bagno, mi dirigo verso la mia camera, e buttando un occhio sulla porta della stanza di mia zia, la vendo un po' aperta, dentro però è completamente buio, suppongo che zia Jos sia scesa per andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua come suo solito.
   
 
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