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Autore: MoiV    20/06/2016    1 recensioni
La One shot che leggerete è esattamente la prima stesura, non ho effettuato alcuna modifica all'originale sebbene potessi ritoccarlo. Ho infatti deciso di pubblicarlo in questo modo proprio per la sua essenza genuina, cruda, che ha un particolare significato personale.
Spero che lo apprezziate, sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate :)
Dal testo:
Appena uscita dal ************* commentò la mattinata con i compagni di corso intanto che mentalmente decideva dove andare a mangiare, dando un'occhiata ai locali della piazza.
Per caso il suo sguardo cadde su un gruppo di giovani davanti a un bar, tra questi riconobbe all'instante l'esile figura di Lui.
Incontrarlo era impensabile, eppure eccolo lì.
Genere: Commedia, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Finalmente.
Almeno una parte dell'esame era andata, ce l'aveva fatta.
Certo, poteva andare molto meglio, indubbiamente. Il listening per esempio, nella sua ultima prova, si era rivelato piuttosto difficile per Lei, che sperava di non aver fatto troppi danni. La parte grammaticale...beh, se l'era cavata abbastanza bene, mentre nel writing sentiva di aver dato una cattiva prova di sè.
Mancava lo speaking, che spesso e volentieri andava bene alla ragazza, la quale anzi la trovava probabilmente la parte più "divertente" dell'intero esame. Bisognava però avere fortuna circa il partner e l'esaminatore.

In ogni caso era l'una passata e aveva bisogno di rifocillarsi.

Appena uscita dal ************* commentò la mattinata con i compagni di corso intanto che mentalmente decideva dove andare a mangiare, dando un'occhiata ai locali della piazza.
Per caso il suo sguardo cadde su un gruppo di giovani davanti a un bar, tra questi riconobbe all'instante l'esile figura di Lui.
Incontrarlo era impensabile, eppure eccolo lì.

Per un attimo tremò, non dalla paura, ma a causa del disagio che in quel momento l'assaliva. Non aveva nessuna intenzione di farsi notare dunque lo ignorò, come d'altronde lui aveva fatto nei suoi confronti dopo quella chiamata parecchio tempo prima.
Mentre ancora chiaccherava lo vide dietro due dei suoi compagni. Lui si affacciò e si avvicinò per dire il suo nome con una faccia sorpresa 'quanto' lei.
"Che ci fai qui", "com'è andato l'esame", i due scambiarono due parole 'tranquillamente'. Lei in realtà era abbastanza indignata per essere così considerata, in quel momento, in quel luogo, dove era venuta per di più struccata e conciata come una barbona. Non era il momento migliore per incontrare un amico, figurarsi un...non sapeva nemmeno definirlo.
La verità è che era quasi lusingata da quella... attenzione?
Eppure non mancò di punzecchiarlo dicendo "Ci sei fissato eh" quando lui affermò con orgoglio di essere un bravo ragazzo e con la media del 9,1.

Fanculo la sua media! Superbo e vanitoso che non era altro!
Lo sapevano tutti che era bravo a studiare, in pochi invece sapevano che fosse uno stronzo e ancora di meno erano coloro che avevano la fortuna di essere guardati benevolmente da quei bellissimi occhi color nocciola.
Parlando infatti, come era solita fare, lo aveva guardato negli occhi, e qui si era sorpresa a riconoscerli belli, a tratti profondi. Per un attimo si era lasciata travolgere da quella falsa sensazione di "buon rapporto". Poi si era ricordata chi aveva di fronte e non aveva potuto evitare di far sorgere in se stessa una domanda, un semplice perchè.
Oramai però si erano salutati, il tempo scorreva e lei ne aveva ancora meno per pranzare e tornare nell'edificio per fare l'ultima prova.
Riflettè un minuto e giunse alla conclusione che non avendo nulla da perdere poteva anche rischiare.

Dunque si avvicinò, ma ancora provava troppa vergogna e lui si stava allontanando. Alla fine, come d'impulso, lo chiamò e Lui si girò. "Ma... come mai mi hai salutato alla festa?".
Probabilmente avrebbe fatto meglio a non chiederlo: meglio il beneficio del dubbio che la verità.
  
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