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Autore: Satan_s Vessel    20/06/2016    2 recensioni
«Vedeva gli altri: Steve, Natasha, Wanda, Tony, e si sentiva così diverso, inadeguato rispetto a loro che ridevano per una battuta che lui non capiva, che si davano pacche sulle spalle e si abbracciavano per salutarsi.»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Visione
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Visione e tutti gli altri personaggi citati non mi appartengono, tutti i diritti sono di chi ci guadagna.



“Cos’è la vita?”
 

Questa era una domanda che si poneva spesso, Visione. Non sapeva cosa fosse la vita o lo sapeva più degli altri?

Non sapeva come avrebbe potuto capirlo, ma ciò che sapeva era che gli piaceva il sapore del Paprikash di Wanda, che si era emozionato leggendo “Il ritratto di Dorian Gray” e che trovava la pioggia malinconica.

Bastava per essere considerato non un essere umano, ma almeno un essere vivente? Se lo chiedeva parecchie volte e, oltre ad un interesse scientifico, quella domanda gli suscitava infinita tristezza.

Vedeva gli altri: Steve, Natasha, Wanda, Tony, e si sentiva così diverso, inadeguato rispetto a loro che ridevano per una battuta che lui non capiva, che si davano pacche sulle spalle e si abbracciavano per salutarsi.

Certe volte lo guardavano straniti, senza neanche accorgersene, probabilmente si ponevano la sua stessa domanda.

Tony gli aveva chiesto in più occasioni di poterlo studiare, per scoprire quali altri segreti scientifici celasse la gemma, e lui accettava, anche se si sentiva una cavia da laboratorio. Non che non fosse curioso anche lui di poter conoscere al meglio ciò che lo aveva reso quello che era adesso, ma Stark in quei momenti si dimenticava del fatto che si trattasse di qualcosa di più rispetto ad una semplice macchina, si comportava come un bambino che smonta una vecchia radio per ripararla.

Non gli dava alcuna colpa, Tony era uno scienziato, non si poteva biasimare. E, oltretutto, gli aveva dato una dimora e ogni tanto, quando alzava un po’ il gomito, si metteva a chiacchierare con lui come se stesse parlando con un vecchio amico, abituato alla sua voce da anni, sentendo probabilmente la mancanza di Jarvis.

Nessuno gli insegnava come comportarsi con gli ospiti, lui faceva il possibile per essere cordiale, per rapportarsi al meglio con la gente, ma sapeva molto spesso di sbagliare.

Solo una persona gli insegnava a vivere: Wanda.

Lei gli diceva quando non doveva apparire dal nulla, quando fosse meglio tenersi la propria opinione per sé, quando non fosse il caso di iniziare calcoli matematici durante una conversazione leggera.

E glielo diceva con dolcezza, non come se parlasse ad un bambino, ma ad un amico. Lei era la sua cosiddetta “amica del cuore”, era l’unica a capirlo veramente, come lui era l’unico a capire lei, perché anche lei si sentiva inadeguata spesso e volentieri.

E in quei momenti, quando Wanda gli dava istruzioni su cosa dire a tavola agli amici di Tony, quando gli diceva di non badare agli sguardi esterrefatti per via del suo aspetto, quando lo abbracciava, quando si sfogava con lui e infine quando lei gli donava dei sorrisi sinceri, era proprio in quei momenti che si sentiva davvero vivo.

 



Okay, non sapevo se scrivere prima o dopo la storia, ma poi ho deciso di non anticipare niente.
Spero che questa flash -nata come role di prova per entrare in un GDR- vi sia piaciuta, ma, soprattutto, spero di aver centrato il personaggio di Visione del MCU.
Non ho molto altro da dire, solo che vi sarei grata se mi lasciaste qualche piccola recensione! 
Ciao e alla prossima!

  
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