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Autore: Il_Genio_del_Male    21/06/2016    7 recensioni
Il classico, vecchio impermeabile da pervertito è superato. Jongin lo scopre nel peggiore dei modi.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kai, Kai, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quei fagiani maledetti'
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La madre di Jongin è sempre stata una donna molto protettiva nei confronti dei figli. A tutti e tre, quando erano appena dei botoli semoventi con un paio di gambette malferme, la signora Kim aveva inculcato le regole fondamentali del vivere comune. Ad esempio, tenersi ben lontani da fornelli, forno e altre fonti di calore. Dare la manina a mamma o papà prima di attraversare le strisce pedonali. Non ficcarsi oggetti sporchi di terra in bocca. Portare rispetto alla maestra. Evitare di picchiare gli altri bambini senza un motivo. E soprattutto, la più usata a livello globale: non accettare caramelle o passaggi in auto dagli sconosciuti.

Jongin, che era un bravo cucciolo di umano e crescendo è soltanto migliorato, ha sempre dato ascolto agli avvertimenti della mamma. Ligio al dovere, un soldatino di obbedienza e rigore. Inoltre sapeva che la mamma lo faceva per il loro bene, che aveva a cuore l’incolumità dei suoi paperotti, come li chiamava lei.

Alla tenera età di ventidue anni, però, si trova costretto ad ammettere che la donna che l’ha messo al mondo non lo ha davvero preparato ad affrontare le vere insidie della vita; le disgrazie che ti capitano tra capo e collo e ti si appollaiano sulle spalle simili a condor in attesa di una bella carogna di cui fare scempio. Del resto, la signora Kim non ha tutte le colpe. Non poteva immaginare che un giorno la strada del suo unico figlio maschio si sarebbe incrociata con quella di un maniaco sotto mentite spoglie, noto ai più con il nome di Oh Sehun. Tuttavia è inutile chiedersi in che modo avrebbe agito la mamma se la sorte le avesse donato la facoltà di preveggenza, Jongin lo sa. Ormai il dado è tratto e lui preferisce crogiolarsi nell’autocommiserazione o, quando è particolarmente giù, piangere sulla spalla solida e comprensiva di Kyungsoo. Che sarà pure un signore del male, il figlio illegittimo di Satana, ma ogni volta riesce a risollevargli il morale. E scusate se è poco.

 

 

“Jongiiiiiiin~”

L’interpellato non risponde, illudendosi che l’altro non sia poi così in vena come la sua voce promette minaccia. Perciò rimane steso sul proprio letto e si finge caduto in un coma profondo. Sehun non oserebbe mai e poi mai approfittarsi di lui da addormentato… giusto?

“Lo so che stai fingendo di dormire” si ode il rumore di una chiave girata nella serratura.

Jongin inizia a sudare freddo. Valuta se sia possibile lanciarsi fuori dalla finestra senza rompersi l’osso del collo, ma Sehun è più veloce del suo cervello e in un attimo gli è addosso, buttato a peso morto sul suo corpo indifeso. Caccia un urlo strozzato e spalanca gli occhi in automatico.

“Che burlone che sei, Jongin” gli sorride sbarazzino Sehun, avvolto da un mantello di pelliccia (sintetica) blu, striata di nero.

“Come acciderboli-” la riconosce, quella pelliccia. E’ la stessa che una stylist folle, con pericolose tendenze all’orrido-fetish, l’ha costretto ad indossare durante il servizio fotografico realizzato per l’ultimo numero di W Korea. Solo a ripensarci gli vengono i brividi.

“Ah, questa” Sehun ne interpreta lo sguardo colmo di raccapriccio. “Mi piaceva. Fa un po’ drag queen, un po’ burlesque. Carina, no?”

“Inguardabile” si acciglia. “Perché mai te la sei procurata?”

“Sta meglio a te, in effetti” ammette lui. “Però serve egregiamente al suo scopo”.

Jongin commette l’errore di porre una domanda, invece di darsela a gambe. “E quale sarebbe?”

Sehun scosta un lembo della pelliccia, rivelando la propria inequivocabile e abbagliante nudità. La Sehonda, libera da costrizioni, è già in assetto di guerra.

“Schifoso pervertito!” lo accusa sdegnoso, con tanto di indice puntato.

“Tu dici, beibe? Ma se non ho nemmeno l’impermeabile” scoppia a ridere, prima di mettersi all’opera.

 

 

(Quel che segue, parola mia, farebbe impallidire Rocco Siffredi imbottito di viagra.)

 

 

 

 

La colpa è di Clò che, quando le ho linkato codesto capolavoro fotografico e fescion (https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/13450099_1026734807382309_7551821546209959774_n.jpg?oh=f01bfc000dbe39635d8f6fc0e44d010e&oe=57D3A891), mi ha istigata a scrivere ‘sta cosa. Prendetevela con lei.

Una cliccatina è sempre gradita: https://www.facebook.com/IlGeniodelMaleEFP/.

In bocca al lupo ai maturandi del fandom!

 

   
 
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