Breathing in the darkness

 
-Mika.- 
È un sussurro appena percettibile, quello di Yuichiro. 
-Voglio che tu beva il mio sangue.-
Mikaela deglutisce, portandosi istintivamente la mano alla gola.
Si chiede per quanto ancora avrebbe dovuto sopportare tutto ciò, questa dolce e terribile agonia che lentamente lo stava distruggendo in mille pezzi.
Un passo, poi un altro e un altro ancora. Lo sente, sente il suo odore, l’odore del suo sangue così terribilmente dolce. Così familiare. Il sangue di Yuu.
-Mika, guardami.- Yuichiro è in ginocchio, appena dietro il biondo, così vicino che potrebbe toccarlo con un solo dito.
Sorride amaramente, Mikaela. Dovrebbe proteggerlo, proteggerlo dagli sporchi umani, dalla crudeltà di questo mondo in rovina.
L’ha cercato per così tanto tempo ed ora, che finalmente l’ha ritrovato, rischia di perderlo di nuovo.
Sente la mano di Yuichiro stringere la sua spalla.
-Mika, ti ho detto di guardarmi.-
E quella del moro non è una richiesta, è un ordine.
Il biondo stringe i denti e, suo malgrado, lentamente si gira. Lo guarda, osserva quel volto così dannatamente familiare, quegli occhi verdi nei quali potrebbe perdersi come in un labirinto senza fine e… Mikaela ha un sussulto, quando il suo sguardo si posa sul collo di Yuichiro, nudo e candido.
Reprime con violenza la sua incontrollabile sete e abbassa la testa, gemendo piano.
-Fermati, Yuu. Se continui così, non sarei più in grado di controllarmi. E potrei... potrei ucciderti.-
Il moro sorride, guardando il biondo in un modo incredibilmente tenero e gli posa una mano sul volto niveo.
-Non lo faresti mai, Mika. Non ne saresti capace.-
Il vampiro sussulta. Vorrebbe urlare, gridare dalla disperazione finché ne avrebbe avuto la forza.
Yuichiro gli prende il volto tra le mani, costringendolo a guardarlo.
-Smettila, Yuu.- mormora il biondo, e una nota di panico accompagna la sua voce.
Il moro abbandona le braccia sui fianchi e sospira. Inclina la testa da un lato, scoprendo ancora di più il collo. Non vi è timore in quel gesto, solo una profonda fiducia.
Mikaela non può fare a meno di guardarlo, e di nuovo sente la sua sete ai limiti del controllabile.
-Avanti, fallo. Vivi, Mika.-
Le parole di Yuichiro lo travolgono come un’onda. E il biondo non può più resistere, ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Sospira e si avvicina al moro. Tremando, gli circonda la nuca con la mano e scopre i canini. Sente il cuore di Yuichiro battere veloce contro il suo petto e, solo per un attimo, esita. Dannandosi, serra gli occhi e affonda i canini nella sua morbida pelle.
Il moro s’irrigidisce per un istante, poi, chiudendo gli occhi, si abbandona a quella sensazione divina, dolorosa eppure tremendamente piacevole.
Geme quando il biondo lo morde più in profondità, e una parte di sé vorrebbe che smettesse, che fermasse quella dolce agonia. Eppure sa che non lo farà mai, che continuerà ad offrirgli il suo collo, ansimando e fremendo dal desiderio ad ogni suo tocco. Perché gli piace.
Sente Mikaela ansimare, e quando il suo corpo tocca il pavimento gelido, si accorge che il biondo è sopra di lui, il petto ad un passo dal proprio e i canini affondati in profondità nella pelle.
Inebriato da quella sensazione, Yuichiro si abbandona al vampiro, a quell’inferno di piacere e dolore, di desiderio.
-Mika…- sospira, e la sua voce spezzata è accompagnata da un gemito di dolore.
Mikaela spalanca gli occhi cremisi. Sussulta, e un brivido gli percorre la schiena.
Tutto ciò che il moro sente è una lacrima. Una lacrima calda, che percorre il suo volto. Apre lentamente gli occhi, il suo corpo è scosso dal dolore, ma non vi bada.
Mikaela è seduto in ginocchio sopra di lui e ha il viso nascosto tra le mani, il corpo tremante.
Yuichiro si solleva sui gomiti e prende debolmente le mani del vampiro tra le proprie, scostandogliele con delicatezza dal volto niveo. Accenna un lieve sorriso alla vista di quel viso, di quegli occhi rossastri così incredibilmente belli ora sconvolti da una cieca paura.
-Yuu-chan… io ho…- la voce del biondo s’incrina –dovevo…- e Mikaela affonda le unghie nella pelle, così forte fino a fargli male.
Il moro lo guarda sorridendo impercettibilmente, poi lo tira a sé e lo racchiude nelle sue braccia.
-Va bene così, Mika. Davvero, va bene così.-
Mikaela sussulta appena, poi si abbandona alle braccia del moro, chiudendo gli occhi cremisi.
E forse, è proprio quello il momento in cui Yuichiro si rende conto che non è tutto perduto, in questo mondo lacerato dalla sofferenza e dalla discordia.
Che alla fine un motivo per vivere forse l’aveva trovato.
-Mika…- sussurra un’ultima volta, e quel nome suona come una dolce melodia.
Sente la stanchezza travolgerlo e socchiude per un attimo gli occhi. Guarda la luna, così bella nella sua candida lucentezza, e sorride tra sé: forse, quella notte gli incubi non lo avrebbero trascinato nel loro inesorabile oblio.
 
Giardino notturno dell’autrice:

Salve e grazie a tutti lettori che sono passati su questa pagina.
Prima storia, anzi primo tentativo di scrivere una one-shot su Mika e Yuu, e in generale su Owari no Seraph, un anime che mi è davvero piaciuto.
E poi, diciamolo, Yuu e Mika (soprattutto Mika) sono fantastici, e pure quei fighi di Guren e Shinya u.u
Per il ratring, ho pensato che quello più adatto era il giallo più che l'arancione, poi ditemi voi.
Spero che i personaggi non siano OOC, che qualcuno legga questa storia e magari recensisca.
Detto questo, vi saluto e vi lascio alla lettura.

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