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Autore: clarisss95    23/06/2016    0 recensioni
|Dopo la fine della quarta stagione|
Mickey non sapeva esattamente cosa provasse per Ian. Sapeva però, infondo, quanto ciò rassomigliasse all'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno Mickey si svegliò più assonnato di prima, e notò che al suo fianco non era presente nessuno.
Si stropicciò gli occhi, e si recò in soggiorno, dove notò un biglietto con scritto " sono andato a correre con Fiona, se cerchi Svetlana é uscita e Mandy ha preso Yevgeny " e sorrise, esclamando un "Fanculo" prima di recarsi a preparare la colazione.
Da un paio di mesi Ian era ritornato quello di una volta: sorridente, allegro, con la voglia di salvare il mondo, ma lui si domandava per quanto questo sarebbe durato. 
Fiona gli stava alle calcagne, gli ripeteva in continuazione che Ian aveva bisogno di andare ad un controllo, che quello che mostrava agli altri era solamente una farsa, ma lui continuava a non volerle credere. Lo vedeva, il sorriso che aleggiava sul suo volto mentre era in sua compagnia. Li vedeva i movimenti che esibiva quando accanto si trovava lui. 
Vedeva tutti i segnali del benessere del suo ragazzo, così tanto che non voleva mandarlo in qualche stupido ospedale psichiatrico, dove chissà che cosa gli avrebbero fatto. 
Ed ogni volta era una continua lotta tra lui e Fiona, che puntualmente vinceva lui. 
Svetlana era andata al lavoro, si faceva molti più uomini alla volta, ed aveva chiesto di più, per riuscire a mantenere le spese per il piccolo, dato che Mickey ormai era più ossessionato dalla vita di Ian che alla sua, ed aveva smesso di lavorare come socio al bar di Kevin.
Erano passati due mesi, da quando aveva scoperto della bipolarità - e per lui era una grande scoperta questa parola, dato che non ne aveva mai saputo l'esistenza in diciotto anni della sua vita - del suo ragazzo, da quando Mandy sosteneva di stare bene e di non provare alcun sentimento dei confronti di Lip, da quando Debbie aveva deciso che Matt non era poi così importante, da quando Fiona, dopo esser stata sbattuta in galera era andata a lavorare in un bar. E Carl, poi? Carl viveva una situazione di rifiuto ostinato della realtà, nonostante avesse solamente tredici anni aveva intrapreso la "retta via" che tutti prendevano in quella cittadina che non faceva altro che causare problemi agli uomini: aveva iniziato a bere, proprio sotto la guida di Frank, ed ora Fiona aveva più questioni di cui preoccuparsi, oltre a quella di Ian. 
Che poi, per Ian, c'era lui.
Non credeva possibile poter provare qualcosa del genere verso qualcuno, in effetti Ian era l'unico di cui importasse veramente a Mickey, il sentimento che provava era ben oltre quello affettivo, ma non voleva indagare oltre, perché gli andava bene così. 
Inoltre quella sera era il Ringraziamento, a Chicago era sinonimo di stare in famiglia, anche se Mickey non aveva mai creduto ad una cazzata del genere, a lui non importava stare insieme a qualcuno il giorno del ringraziamento, ma erano stati i Gallagher in persona ad invitarlo, sia lui che Mandy, perciò Mickey, dopo aver notato l'occhiata ricca di speranza che il suo ragazzo gli aveva mandato, aveva accettato l'invito, facendo contenta anche Mandy, che era stata la prima persona che aveva da sempre creduto nell'amore tra i due.
Così, quando Mandy tornò dalle compere, e gli disse chiaro e tondo "occupati di Yevgeny, non dimenticare che sei suo padre!" guardò il bambino che sedeva sul divano da solo, e sbuffò, avvicinandosi. 
Non che non volesse fare il padre, ma... - andiamo! - okay, Mickey Milkovich non voleva essere padre, dopotutto non era nemmeno sicuro che quel bambino potesse essere tuo, perché, chissà quanti uomini si era scopata Svetlana mentre stava con lui. 
Eppure si avvicinò al bambino, che lo guardava con aria incuriosita, e si sedette al suo fianco "Abbiamo intenzione di portare qualcosa dai Gallagher?" domandò verso sua sorella.
Mandy sbuffò "Certo che si, fratello. Pensavo di preparare l'insalata di patate, che ne pensi?" disse, andando in soggiorno.
"Fai tu" fece Mickey, guardando il bambino. Alzò lo sguardo, notando che quello di Mandy era posato su di loro. E nell'esatto momento si accorse che stava scattando la foto a loro "Mandy che cazzo fai?" disse, urlando.
"É la prima volta che stai con tuo figlio!!." sorrise lei "Sei carino quando fai il papà"
"Vaffanculo"
"Adesso la mando ad Ian" Mickey alzò lo sguardo "Tu cosa? Non ti az-" 
"Fatto" sorrise lei, andando in cucina "Anche tu hai un lato tenero..e stasera potresti portare Ian fuori da qua, le farebbe bene"
Cosa?
Guardò Yevgeny e lo notò alle prese con il televisore, così raggiunse la sorella in cucina "Ian ti ha detto qualcosa?" 
"Può essere.." fece lei, misteriosa. Nell'esatto istante il telefono le squillò: era arrivato un sms. 
"Cosa?" domandò Mickey.
Mandy lesse il messaggio "...che tu e Yev siete adatti per la famiglia del Mulino bianco!" scherzò, facendoli leggere la risposta di Ian.
Mickey sbuffò "Cosa ti ha detto Ian?"
E Mandy era davvero tentata a non dirgli niente. Solo che doveva dire la verità, era tentata.
Diceva la verità a tutti, tranne alla persona che amava.

Mickey entrò a casa dei Gallagher con Yevgeny in mano, e con alle spalle Mandy. 
Ad aprire la porta fu Lip, che rimase incantato a guardare la sorella ."Chiudi la bocca che entrano i moscerini" lo riprese Mickey.
"Hai iniziato a fare il padre" disse Fiona, guardando Mickey con Yevgeny.
"Lo lascio da te" fece lui solamente.
"Non resti per il ringraziamento? Che dirà Ian?" 
Mickey sbuffò. Spiegare cosa aveva intenzione di fare a Fiona non era il massimo e lei non avrebbe mai consentito, così voltò le spalle e si recò in camera di Ian. 
Stava leggendo un libro "'I passi dell'amore'?" sorrise.
Ian alzò lo sguardo, illuminandosi "É carino" buttò il libro da qualche parte e fece segno a Mickey di avvicinarsi, così lui lo fece e gli si sedette accanto.
"Ho visto la foto di te e Yev. Siete...carini"
Mickey rise "Se lo dici tu, Gallagher.."
Ian si avvicinò a lui, entrambi gli occhi di fronte e i respiri vicini "Mi piaci tu in versione padre"
Mickey deglutì "stai dicendo che io in versione me stesso non sono bello?"
Ian sorrise "No. Sto dicendo che tu in versione te stesso sei il sesso. Ti salterei addosso ogni volta che potrei....e so che, anche se non lo vuoi ammettere, lo faresti anche tu." lo guardò ancora "Anche in questo preciso istante" alzò le spalle.
Mickey deglutì ancora, prima di domandare "E se io, in questo preciso istante, ti proponessi una fuga?"
"E dove?"
"Lontano da Chicago. Per passare il Natale fuori da questo buco"
Ian ci rifletté "ci sto" disse poi.

Non avevano avvisato nessuno, tranne Mandy che già lo sapeva.
"Ha bisogno di passare un natale diverso, un natale fuori da Chicago. Un natale con te" e Mickey aveva eseguito gli ordini, rubando una macchina e recandosi a Las Vegas. 
Las Vegas, e l'aveva fatto solo per Ian.
Il luogo era certamente più caldo. 
Quando scesero dalla macchina, Ian sorrise "Non sono mai stato a Las Vegas!"
"Ma ci rimarrai per una sola notte" gli ricordò Mickey "in più sei con me! quindi vedi di non fare cazzate"
"...e pensare che un tempo te le dicevo io certe frasi" Ian sorrise, entrando in un ristorante.
Si accomodarono, notando un sacco di gente "Wow" fece Ian, leggendo il menú. 
Mickey non si perdeva un solo movimento "Che prendi?"
"Mmh..."

[...]

Tra il mangiare e fare un giro, erano giunte le 23:54.
"Mancano dieci minuti" esclamò Mickey, entrando in macchina. 
Erano giunti in una collina, dopo aver saputo che avrebbero scoppiato i fuochi d'artificio a mezzanotte puntuale, e loro non avevano resistito.
"Mic..." fece Ian, avvicinandosi.
Mickey sentì il suo respiro vicino, che andò a scontrarsi con la guancia, e capi che lo aveva baciato sulla guancia, e si voltò, tirandolo per la maglietta, per portarlo verso di se "É il meglio che sai fare, Gallagher?" lo stimolò "Dammi un bacio come si deve"
"No...aspettiamo la mezzanotte. Fa più atmosfera romantica" disse Ian "E poi di solito sei tu che mi baci per primo"
"Non provocarmi" esclamò Mickey, lasciandolo andare. 
L'orologio segnava le 23:57, e Mickey osservò Ian fremere d'eccitazione.
23:58 e Ian muoveva le gambe, aspettandoli.
23:59 e mancava un minuto per un bacio...
00:00
Immediatamente i fuochi d'artificio scoppiarono, accendendo il cielo di mille colori: blu, verde, rosa, giallo, argento....
Era come una marcia che si ripeteva all'infinito. 
Poi tutto cessò, e loro rimasero avvolti nel silenzio. 
A sbloccarlo fu Ian "Mickey?" domandò, il ragazzo fece un verso "Perché non mi baci in questa fredda notte di dicembre?"
E Mickey non se lo fece ripetere due volte.
   
 
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