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Autore: SpamShipper    24/06/2016    1 recensioni
ATTENZIONE: questa storia non è mia ma è una traduzione.
Si basa sulla canzone "Let her go" dei Passenger.
Per Sam è finalmente arrivato il grande giorno, tra poche ora diventerà moglie del suo Freddie.
Nel frattempo Spencer ripercorre gli ultimi sedici anni della sua vita, gli anni in cui si è preso cura di Sam e in cui era innamorato di lei.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fredward 'Freddie' Benson, Samantha Joy 'Sam' Pucket, Spencer Shay, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Let her go

A/A: Allora, questa fanfiction non è mia ma appartiene ad arandomshipper che mi ha gentilmente dato il permesso di tradurre e pubblicare la sua storia. 
Si tratta di una songfic ispirata dalla canzone “Let her go” dei Passenger che potete ascoltare qui.
Non voglio spoilerare niente quindi detto questo vi lascio alla fanfiction e buona lettura :)

Il bicchiere davanti a lui era vuoto. Egli vorrebbe che anche la sua testa fosse vuota di pensieri, ma non importava quante volte lo riempiva e buttava giù l’alcool, non riusciva a far defluire i ricordi. Così si arrese e fissò il bicchiere vuoto e la sua mente cominciò a viaggiare nel tempo.

Sedici anni fa. Quando lui aveva appena ventidue anni e aveva appena ottenuto la custodia della sua sorellina, la sua meravigliosa, energica sorellina di dieci anni. Questo pensiero portò un sorriso sul suo volto, solo gioia, niente dolore, ma non durò per molto. Perché ricordava anche la prima amica che sua sorella conobbe non appena si trasferirono a Seattle.

Si suppone che l’amore a prima vista sia una bella cosa. Non quando si tratta di un adulto che si innamora di una bambina, però. Non c’era niente di bello in questo. Ma lei era fantastica, già, bella, intelligente, forte, forte… forte quasi da non credere. Irresistibile e affascinante, così come aggressiva e violenta. Bastava guardarla negli occhi per capire che c’era una storia dietro quella bambina. Nonostante questo, Spencer non era un mostro, così nascose i suoi sentimenti nell’angolo più profondo della sua anima e mise su un sorriso falso. Anche se non era mai stato capace di ingannare, di mentire e fino a quel giorno, quello era il suo unico difetto. Cominciò a trattarla come una qualsiasi altra ragazza, non lasciando trasparire  nemmeno un accenno che per lui era speciale, la più preziosa al mondo, l'oggetto del suo desiderio.

Non passò molto tempo prima che lui scoprisse che lei aveva un ottima ragione per essere aggressiva e violenta. Le sue condizioni familiari erano molto peggio di quanto poteva immaginare. Non aveva un padre, e sua madre non era il massimo, inoltre, molti dei suoi parenti passavano le giornate dietro le sbarre. Non c’era da meravigliarsi, quindi, se lei trascorreva tutto il suo tempo a casa sua e della sua sorellina, dove lui faceva in modo di farle trovare sempre cibo e rivolgerle le sue attenzioni. Ma non poteva lasciarsi andare troppo o avrebbe rischiato di svelare i suoi veri sentimenti.

Nel corso dei successivi due anni lei trascorreva sempre meno tempo a casa propria, rifiutando di tornare da sua madre, a volte anche per intere settimane. E, naturalmente, lui la lasciava dormire nel suo soggiorno. Non avrebbe mai potuto lasciarla senza un tetto sulla testa. I problemi arrivarono quando sua madre arrivo a casa Shay con tutta la roba di Sam e le carte pronte per essere firmate da lui. In quel momento ripensò alle condizioni in cui quella ragazza viveva e la sua coscienza gli suggerì che sarebbe stata una follia non accettare. Così, a ventiquattro anni, ottenne la tutela di una seconda ragazza.

Per un solo uomo sulla ventina avere due ragazze a cui badare è già un compito impossibile, ma per lui era ancora peggio perché era innamorato di una di loro e forse Dio ce l’aveva con lui visto che Sam si era anche presa una cotta per lui.

I successivi tre anni, da quando lei aveva dodici a quindici anni sono stati i più difficili di tutta la sua vita. Mai abbassare la guardia, nemmeno un secondo di ogni minuto del giorno. Se Sam scoprisse che lui sapeva della sua cotta per lui… sarebbe stato grave. Se scoprisse i sentimenti che, invece, provava per lei, sarebbe stato il disastro assoluto. Lei sarebbe stata troppo testarda per fare marcia indietro e lui avrebbe sicuramente ceduto. Eppure, mentre cercava con tutta la sua forza di volontà di stare a distanza da lei, non poteva non starle vicino. Lui era l'unica figura genitoriale nella sua vita, l'unico adulto di sesso maschile e l’unico maggiorenne per cui lei portava un minimo di rispetto. Se lui l’avesse spinta via lei non si sarebbe mai aperta al mondo.

Lui cercava in tutti i modi di risolvere anche il suo problema con l’amore, non era sicuro del motivo ma era sempre stato apprezzato dalle ragazze. Così cominciò ad avere appuntamenti, un rapporto dopo l’altro, ogni volta convinto che quello sarebbe stato quello giusto per dimenticarsi di lei. Usciva con ragazze responsabili, belle, mature, tutto ciò di cui aveva bisogno nella vita, ma quelle storie non duravano mai. Non importava quanto si sforzasse e non importava ciò che faceva, tutte le sue relazioni finivano in un lampo. Odiava l’esempio che stava dando alle due ragazze di cui si occupava ma non c’era nulla che potesse fare se non smettere di cercare, la quale non era un opzione. Se non solo alcuni anni dopo. Quindi continuò a uscire con le ragazze pregando sempre che Carly e Sam non avrebbero seguito il suo esempio.
 
I suoi desideri l’hanno quasi fatto impazzire. Più di una volta ha fatto dei sogni lucidi in cui otteneva esattamente quello che voleva. Sembrava vero, credeva che fosse vero. Si svegliava terrorizzato da quello che aveva fatto piangendo lacrime di rimpianto che si sarebbero trasformate rapidamente in lacrime di sollievo quando scopriva che era tutto un sogno. Cominciò poi a intrecciare i suoi sentimenti con la sua arte. Divenne sempre più famoso e riceveva elogi da critici d’arte in lungo e in largo e nessuno mai sospettò cosa o chi fosse la sua fonte d’ispirazione.

Quando Sam compì sedici anni per lui fu finalmente un sollievo. Lei gli voleva ancora bene, ma iniziò a frequentare quel ragazzo, Benson. Aveva sempre avuto un rapporto di odio con lui in precedenza, ma come spesso può accadere, l’odio si trasformò in amore. Era felice che lei avesse trovato qualcuno della sua età da amare, ed era anche una brava persona. Spencer ha sia odiato che amato Freddie. L’ho odiava perché aveva qualcosa che lui non avrebbe mai potuto avere, ma l’ha amato perché riusciva a rendere Sam felice. Alla fine, quindi, aveva trovato un modo semplice per negare i suoi desideri, sapendo che lei non l’avrebbe più potuto ricambiare.

Sì, la sua vita è stata molto più facile da quel momento, soprattutto quando lei ha compiuto diciotto anni e se ne andò al college. Spencer non avrebbe pensato che lei sarebbe andata al college, anche se ne parlava continuamente. Ma il suo atteggiamento non era mai cambiato nel corso del tempo, era sempre la stessa ragazza. Un tempo aveva bisogno di avere quel carattere per proteggerla dalla vita. Ma, poi, sotto la sua cura e grazie alla sua relazione con Freddie lei diventò più dolce, così come la sua sorellina imparò a perdonare e ad amare. Lei aveva ancora quello strato di durezza sotto sotto, ma era una persona felice nonostante tutto. Così Spencer le permise di andare al college ed affrontare le sfide della vita. A quel punto, non ha più avuto bisogno del romanticismo per distrarlo e smise del tutto di uscire con altre ragazze. Riceveva ancora offerte ogni volta che usciva, costantemente, fino a quel giorno, ma ha sempre gentilmente rifiutato.

Quelle due ragazze hanno continuato fino a quel giorno ad avere grandi obbiettivi, non sono riuscite a finire gli studi, ma erano due persone molto speciali. Spencer era orgoglioso e felice che il proprio stile di vita involontariamente irresponsabile non era stato trasmesso a Carly o a Sam. Rimase in costante contatto con entrambe. Con Carly doveva per forza, erano troppo legati, stessa famiglia, stesso sangue. Ognuno viveva grazie all’altro. La sua vita consisteva in arte, arte e solo arte. Diventò sempre più solitario e finì con l’uscire di casa solo per fare shopping o partecipare a mostre d'arte.

E finalmente è successo. Il giorno della resa dei conti era arrivato. Glielo hanno detto non appena è successo, naturalmente, mettendo in mostra gli anelli, quindi non subì nessun tipo di shock quando aprì la cassetta postale una mattina trovando il pezzo di carta che ora era lì, sul tavolo, accanto al suo bicchiere, un apparentemente innocuo pezzo di carta che aveva il potere di far crollare il suo mondo.

La canzone dei Passenger attraversò il suo cervello come l'acqua attraversa un canale, le parole risuonavano nell’aria colpendolo proprio dove fa più male. Spense la radio non appena sentì la musica ma era troppo tardi. Lui conosceva la canzone a memoria e riusciva a sentirla anche in un silenzio di tomba. Si adattava molto bene il tutto, tranne che per una piccola parte. Lui sapeva di amarla molto prima di lasciarla andare. Scelse di lasciarla andare con la piena consapevolezza di quello che stava facendo a se stesso e non faceva meno male. In realtà, probabilmente provocava ancora più dolore.

Il suo bicchiere di vino si cominciò a riempire ancora una volta, questa volta il tutto mescolato con le sue lacrime. Lui non può più bere. La prova del matrimonio di Sam era quel giorno, la vera cerimonia era l’indomani e lui non può mancare, non importa quanto vorrebbe scappare fino agli estremi confini della terra. Lei non avrebbe mai capito, e lui non le farebbe mai questo. Ancora una volta avrebbe dovuto riprendersi e mettere da parte i propri desideri. Per lei, sempre per lei. Cammina fino alla sua stanza e si getta sul letto a fissare il soffitto, cercando in tutti i modi di dormire.

Si sveglia la mattina successiva nello stesso stato in cui è andato a dormire. Passa attraverso la sua routine come uno zombie, doccia, colazione. Non è sicuro di come ma arriva alla cerimonia, miracolosamente si ritrova lì, e in tempo. Per fortuna, c'è un coordinatore di nozze a dirgli cosa fare e dove andare perché il suo cervello non funziona correttamente. Improvvisamente, in qualche modo, si ritrova solo con lei, in giardino.

“Allora ci siamo" La voce di Sam è tremula, si suppone sia per il nervosismo. Comprensibile. Aveva bisogno di lui, ha sempre avuto bisogno di lui e Spencer mise da parte il suo dolore perché sa che le servono parole di conforto in un giorno così importante per lei.

"Ascolta, tu sei una donna forte e straordinaria. Ti ho vista crescere e sono stupito di vedere come sei diventata. Ti ho vista con questo ragazzo che è anche mio amico tra l'altro! Ma è davvero un bravo ragazzo e lui ti ama. Io ho assoluta fiducia in te e nelle tue scelte. Andrà tutto bene”

I suoi occhi si riempiono di lacrime e lei gli gettò le braccia al collo, stringendolo così stretto che è come se la sua vita dipendesse da questo "Grazie mille per sapere sempre e esattamente cosa dire e grazie per essere sempre qui per me. Grazie, papà"

E così è andato via tutto. Tutto il dolore, tutte le emozioni negative, tutti i rimpianti per quello che sarebbe potuto accadere. E tutto finito, cancellato da quella parola, una parola che non avrebbe mai pensato di sentire da lei. Papà, ecco chi era, papà. La sua felicità, la felicità di sapere che l’aveva protetta fino alla fine, che aveva fatto la cosa giusta, che tutto ne era valsa la pena. E quando la musica risuona, lui la accompagna lungo il corridoio, qualcuno chiede quelle parole che lei ha temuto per settimane "Chi dà questa donna da sposare?" Lui sente la propria voce in risposta dire le parole che non avrebbe mai pensato di essere in grado di pronunciare "sua madre ed io"

E la lasciò andare.
   
 
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