Durante l'anno in cui sono stati lontani, Sebastian ha insegnato a Ciel come controllare i suoi nuovi poteri di demone, ma per quanto si fosse impegnato, il piccolo Conte non riusciva in alcun modo a dominare quello più importante: quello della metamorfosi. Sembrava che Ciel fosse destinato a restare un demone incompleto, finché scoprì la sua forma animale in un modo davvero insolito... -Perché...perché non riesco ancora a trasformarmi?- questo si chiedeva Ciel mentre si lasciava travolgere dalle costanti raffiche di petali bianchi e neri -Sebastian! Vieni qui!- -Mi ha chiamato, padroncino?- disse il demone materializzandosi -Per quale motivo non riesco ancora a trasformarmi? Mi hai detto che una volta ottenuto il pieno controllo dei miei poteri mi sarei trasformato all'istante, eppure non è accaduto, mi hai forse mentito?- -Padroncino, sa bene che al contrario degli umani i demoni non possono mentire. Come le ho detto, ogni demone che ottiene il pieno controllo dei propri poteri è in grado di mutare forma, tuttavia riconosco di essere sorpreso anch'io di questo insolito ritardo e per quanto mi sforzi sono giunto ad una sola conclusione- -Parla, è un ordine- -Ritengo che sia a causa della vostra anima, probabilmente è rimasta pura e candida nonostante la vostra rinascita come demone- -Fantastico! Davvero fantastico!- sbottò Ciel avvicinandosi alla riva di quel luogo sovrannaturale -In pratica mi stai dicendo che rimarrò in questo stato forse per sempre perché la mia anima è bianca e pura invece di essere...nera...come un'ombra- il Conte si bloccò all'improvviso nel vedere il proprio riflesso, perché al posto di un ragazzino vi era l'immagine di un Gytrash, il demone dall'aspetto di un cane nero tipico delle leggende inglesi, noto anche come Black Dog. -Ma guarda...a quanto pare non posso sfuggire al mio ruolo neanche come demone...- sogghignò Ciel tornando normale e voltandosi verso Sebastian -Sebastian! Questo è un'ordine! Torniamo in Inghilterra immediatamente, il Cane da Guardia della Regina farà subito ritorno!- -Yes, my lord- sorrise diabolicamente il demone corvo inchinandosi... Mentre Ciel e Sebastian preparavano il loro ritorno, anche qualcun'altro stava facendo ritorno in Inghilterra: Elizabeth Middlefort, la promessa sposa del Conte Phantomhive, che durante quel lungo anno aveva dovuto seguire la sua famiglia in Egitto per motivi di affari -Signorina, i suoi genitori e suo fratello mi mandano a dirle che la nave attraccherà tra poco- disse Paula bussando alla cabina della sua padroncina -Avvisali che arriverò subito!- disse Lizzy ad alta voce dall'interno della sua cabina mentre acarezzava la gatta Egyptian Mau che aveva adottato durante la permanenza in Egitto -Oh Yanara, non vedo l'ora di farti vedere l'Inghilterra...e spero anche di farti conoscere Ciel...- Nonostante i "regali d'addio" con tanto di biglietto commemorativo, nessuna delle persone a cui Ciel li aveva fatti recapitare aveva creduto di non rivedere più né lui né Sebastian: i servitori del Maniero Phantomhive (compreso Snake, ormai conscio della verità) non avevano abbandonato i propri doveri; il principe Soma ed Agni avevano aspettato con pazienza il ritorno dei loro amici; in quanto agli Shinigami, se Grell non aveva mai smesso di crederci, William era rimasto indifferente e Ronald non ci pensava più di tanto, era soprattutto Undertaker quello che si era rivelato il più impaziente... -Ihihihihihi...il conte Phantomhive ed il suo maggiordomo nero torneranno molto presto, scommetto che anche voi siete molto eccitata al pensiero di incontrarli per la prima volta...vero Lady Eike Hoshino?- disse ridacchiando il becchino rivolgendosi alla sua ospite: una ragazza di circa sedici anni vestita elegantemente dai tratti misti orientali ed occidentali con capelli castano scuro raccolti all'indietro ed occhi neri come la notte -In effetti sono molto curiosa e spero di costruire con entrambi un solido rapporto...grazie ancora per le informazioni Undertaker. Taylor, prepara la carrozza, torniamo a casa- disse la ragazza rivolgendosi ad una terza persona: un maggiordomo dall'aspetto androgino con la pelle abbronzata, capelli ondulati che sfumavano tra il rossiccio ed il castano chiaro raccolti in una coda laterale e gli occhi verde chiaro (non quello degli Shinigami) vestito con un completo scuro e guanti bianchi -Hai, Hoshino-sama!- disse il maggiordomo inchinandosi, certo come la sua padrona che le cose sarebbero cambiate molto presto...