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Autore: Eddygiak97    29/06/2016    3 recensioni
Dopo due anni dal matrimonio con Justin, Brian non riesce ad esprimere ancora appieno i suoi sentimenti per il giovane marito. Un giorno, un uomo in cui Brian rivedrà se stesso si presenterà nel suo ufficio, da questo incontro cambierà qualcosa nella vita di Brian, qualcosa che lo spingerà ad aprirsi, finalmente, col suo Raggio di Sole.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Brian Kinney, Gus Kinney, Justin Taylor
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Eddygiak97

Capitoli: 5

Tipologia: Crossover → Queer As Folk e The Vampire Diaries

Personaggi: Justin Taylor, Brian Kinney e Gus Kinney
 

I personaggi delle serie televisive “Queer as Folk” e “Vampire Diaries” che compaiono nella storia non sono di mia proprietà, ma appartengono ai legittimi ideatori. Sono stati da me utilizzati senza il consenso degli autori, non a fini di lucro ma solo per divertimento personale. È la mia prima storia inventata e spero che non faccia pietà. Aspetto le vostre opinioni quindi vi prego recensite e spero che non siete troppo duri. Buona lettura e grazie per aver scelto la mia storia.


 

Il Miracolo di Natale



 

Capitolo 1° – Nuovi arrivi in città

Erano passati ormai due anni dal suo matrimonio con Justin, e Brian sentiva il bisogno di qualcosa di più di una scopata col suo giovane marito, anche solo una chiacchierata con una persona che capisse com'era nascondere i propri sentimenti alla persona amata.

Oramai era Dicembre e Justin non vedeva l'ora di addobbare l'albero di Natale nel loro stupendo castello in West Virginia.

— Brian, mi aiuti ad addobbare l'albero di Natale, per favore? — chiese Justin facendogli gli occhi dolci, sperando in un suo consenso.

— Mi dispiace Raggio di Sole, ma devo andare alla Kinnetik per un colloquio di lavoro: sto cercando un modello “fa-vo-lo-so” per la pubblicità di Armani — rispose l’uomo, sorridendo in tralice al giovane marito. — Se vuoi possiamo farlo più tardi, che ne dici? — domandò iniziando a preparare la valigetta.

— Va bene — rispose Justin con sguardo affranto.

— Non abbatterti, Splendore, dopo lo facciamo in tutti i sensi — lo rassicuro Brian, baciandolo con passione, come se fosse in astinenza di lui.

— Buon lavoro, Brian — gli sussurrò dopo aver preso fiato dal bacio.

— A dopo — Brian uscì con un sorriso sulle labbra.

Brian salì in macchina e si diresse in ufficio sperando di non trovare traffico dato che era già in ritardo e non vedeva l’ora di visionare i modelli. Arrivato in ufficio, cominciò subito a cercare l’uomo immagine giusto: aveva un’idea precisa in mente, un volto e soprattutto un corpo che avrebbero esaltato gli abiti delle collezione primavera-estate di Armani.

— Cynthia, portami la lista dei candidati per il provino! — ordinò pronto a iniziare la parte più noiosa dei colloqui.

— Subito? — chiese l’assistente con tono sconvolto. — Ma sei appena arrivato, non vuoi un caffè prima? — insistette, seguendo Brian in ufficio.

— Ma che domanda del cazzo è? Certo, subito, non abbiamo tempo da perdere! — rispose all'assistente. — Fai entrare il primo candidato, per favore! — le chiese di nuovo, infastidito dalla sua insistenza.

— Certo, Brian! — rispose Cynthia, affrettandosi ad obbedire, prima di irritarlo ancora di più.

Dopo qualche ora persa a dire ai candidati che “avrebbe fatto loro sapere”, per cassare il loro nome dalla lista non appena avevano lasciato il suo ufficio, entrò un uomo giovane e straordinariamente affascinante, non una vuota bellezza come quelle che aveva visto fino a quel momento.

— Vuole dirmi il suo nome e quale agenzia la manda? — chiese Brian, squadrandolo da capo a piedi.

— Mi chiamo Damon Salvatore, ho 24 anni e mi sono appena trasferito da Mystic Falls, non ho ancora un’agenzia che mi rappresenti, qui a Pittsburgh. Spero non sia un problema. — rispose con tono sicuro, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Brian.

— Per me no di certo — rispose Brian. — Spogliati, così vediamo se anche il resto è all’altezza delle aspettative — aggiunse Brian con fare professionale.

— Naturalmente — detto questo, Damon cominciò a spogliarsi, osservando con attenzione l’espressione di Brian che non distolse lo sguardo da lui. — Posso sapere il suo nome? — chiese Damon curioso.

— Mi chiamo Brian Kinney — rispose.

— Fammi vedere cosa sai fare, Damon — proseguì osservando con attenzione il fisico e le movenze, mentre quello cominciava a posare con disinvoltura.

Brian comincio a sentire stringere fastidiosamente i pantaloni per la sensualità provocante di Damon.

— Direi che può andare. Sei scritturato per questa campagna! Rivolgiti alla mia segretaria per i documenti e i dettagli del contratto — disse Brian con un sorriso perverso, che Damon colse al volo.

— Grazie per la sua fiducia — rispose Damon con un ghigno in risposta all'espressione di Brian.

— Dammi pure del tu — disse Brian per non sembrare più vecchio.

Il resto della mattinata trascorse rapidamente, così, all’ora di pranzo, Brian si diresse al Diner, sapendo che vi avrebbe trovato Justin, impegnato a dare una mano a Debbie. Come si era aspettato, suo marito era lì, a servire ai tavoli, con quel suo sorriso che sapeva rallegrargli la giornata.

— Ciao Splendore, come hai passato la mattinata? — chiese Brian, precipitandosi sulle labbra dell'amato.

— Quanta foga — rise Justin, una volta staccato per prendere fiato. — Debbie mi ha incastrato per servire ai tavoli dato che mi ero preso un giorno libero delegando l’allestimento della mia mostra a Lindsay — rispose Justin, fingendosi infastidito, prima che Brian potesse tornare all'attacco della sua bocca.

— Ovviamente tu da buon'anima hai accettato! — replicò Brian con ironia.

— Non prendere in giro Raggio di Sole oppure te la vedrai con me, stronzetto — lo rimproverò Debbie dopo aver percepito l'ironia di Brian.

— Devi sempre ficcare il naso dove non devi? — chiese Brian rispondendo alla donna.

— Lo sai che è la mia specialità! — rispose Debbie sottolineando la sua indiscussa dote.

In quel momento la porta del Diner si aprì ed entrò un ragazzo sui 17 anni, molto affascinante, che si avvicinò al banco per chiedere informazioni: stava cercando il fratello, un ragazzo di Mystic Falls, appena giunto in città. A Brian, sentendo il nome Mystic Falls, venne subito in mente il modello di quella mattina, così lo afferrò prima che lasciasse il locale, presentandosi e dicendogli che poche ore prima aveva incontrato un uomo proveniente da Mystic Falls.

— Mi chiamo Brian Kinney, tuo fratello si chiama Damon? — gli chiese Brian per per essere sicuro di non sbagliarsi.

— Piacere, io mi chiamo Stefan, come ha conosciuto Damon? — chiese Stefan, in risposta alla domanda di Brian

— Si è presentato ad un colloquio di lavoro nella mia agenzia spiegò Brian.

Nel frattempo, Justin li guardava in modo terribilmente geloso dal bancone, sapendo benissimo che le abitudini del marito non erano per nulla cambiate, così si avvicinò per ascoltare la conversazione ma Brian lo vide, notando il suo fastidio e non poté non compiacersene.

— Tesoro, guarda che puoi anche ascoltare tranquillamente, non serve ingelosirsi così — disse voltandosi verso il suo giovane marito beccato sul fatto.

— Lui è Justin, il mio compagno — continuò presentandolo a Stefan, che cordialmente gli strinse la mano.

— Piacere Justin, io mi chiamo Stefan — si presentò amabilmente Stefan

— Piacere mio — rispose Justin notando una certa somiglianza nel loro modo di relazionarsi, tanto che non impiegarono molto a trovare una buona sintonia, una volta che ebbero cominciato a chiacchierare.

— Se avete finito, accompagno Stefan da suo fratello — disse Brian con tono geloso, subito percepito da Justin.

— Vengo anch'io, tanto ho finito — affermò Justin, divertito dall'espressione di Brian.

— Perché no, così ci conosciamo meglio — rispose Stefan, capendo a quale gioco Justin stava giocando col suo compagno.

— Okay, andiamo allora — disse l'uomo, con tono seccato.

Justin salutò Debbie e si avviò verso la Kinnetik con gli altri due.

   
 
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