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Autore: Flame Drago del Fuoco    02/07/2016    4 recensioni
Con il cuore che batteva forte Natsu aprì la porta stando attento a non farla cigolare. Lentamente si infilò nella stanza con passo silenzioso, premuroso di fare silenzio.
Per nulla al mondo voleva svegliare il suo piccolo occupante.
Qualche anno prima non si sarebbe mai apprestato a muoversi con un passo tanto felpato, sarebbe entrato sfondando la porta ed urlando a pieni polmoni.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Luxus Dreher, Natsu
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg
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Note: Non mi pento affatto di ciò che ho scritto dato che mi ronzava da parecchio nella testa uwu
Rai-chan voleva uscire a giocare e io l'ho accontentato.





 

Con il cuore che batteva forte Natsu aprì la porta stando attento a non farla cigolare. Lentamente si infilò nella stanza con passo silenzioso, premuroso di fare silenzio.Per nulla al mondo voleva svegliare il suo piccolo occupante.
Qualche anno prima non si sarebbe mai apprestato a muoversi con un passo tanto felpato, sarebbe entrato sfondando la porta ed urlando a pieni polmoni.
Quel piccolo fulmine a ciel sereno gli aveva completamente cambiato la vita.
Tenendo una candela in mano si avvicinò al letto posto vicino la finestra. La fiamma illuminò il viso addormentato di un bimbo colorandolo di una calda sfumatura.
Sentendo il proprio cuore smettere di battere tanto forte a quella vista, il Dragon Slayer prese posto vicino al piccolo dormiente ed appoggiò la candela sul comodino li affianco.
Un sorriso increspava le labbra del bimbo. Probabilmente stava facendo un bel sogno a differenza di Natsu che scostò una ciocca bionda sul punto di cadere sugli occhietti chiusi di Horaikou.

Horaikou.

Il suo bambino.

Suo figlio.

Un fulmine caduto poco lontano dalla casa fece sobbalzare l'adulto lasciandolo poi con gl'occhi sgranati ed alcuni battiti cardiaci saltati.

Lui non si trovava lì,vero?

Quasi di scatto si alzò in piedi Natsu accostandosi ai vetri chiusi della finestra, scostando di poco le tendine azzurre decorate con nuvolette bianche.
Un'altra notte di pioggia e fulmini.
Proprio quelle che Natsu aveva iniziato ad odiare.
Le odiava da quel giorno, poco tempo prima di scoprire la propria gravidanza.
Quella che poi aveva portato la nascita di Horaikou, il suo tesoro più grande.
Eh già, perchè di tesori e gemme, Natsu aveva iniziato a viverci. La sua natura in parte draconica gli aveva fatto sviluppare una sorta di sesto senso per scovare pietre preziose ed oro, i draghi erano naturalmente attratti da loro.
Sospirò piano, il Dragon Slayer, lasciando andare la tendina e voltandosi di nuovo verso il lettino del suo piccolo, ritrovandosi ad osservare le sue ciocche rosa e bionde.

Quella vita un po' isolata non gli dispiaceva, teneva al sicuro Horaikou da molte cose, ma se doveva essere sincero avrebbe preferito vederlo crescere tra le mura della sua vecchia Gilda. Gli sarebbe piaciuto vedere Rai crescere a Fairy Tail.
Per sua sfortuna quel suo piccolo desiderio sarebbe rimasto tale per sempre.
Non poteva tornare a Fairy Tail né a Magnolia, non dopo essere sparito nel cuore della notte quasi come un ladro.
Aveva sbagliato a sparire così, ci aveva messo davvero tanto tempo a capirlo, ma un certo Dio dei Fulmini gl'aveva rivolto contro parole davvero offensive per un drago.

Draghetto.

Così Laxus lo aveva chiamato e per i draghi non poteva esserci nulla di più offensivo. Dare del draghetto ad un drago o Dragon Slayer significava dirgli che non sarebbe mai stato abbastanza.
Non sarebbe mai stato abbastanza per il suo compagno, non sarebbe mai stato abbastanza per il suo amore, non sarebbe mai stato abbastanza forte per proteggerlo, non sarebbe mai stato abbastanza per stare con lui.
Significava dirgli che non sarebbe mai stato abbastanza per tutta la sua vita.
Ferito nella parte più profonda del suo animo, Natsu era scappato, sparendo nel giro di una notte e portando con se Happy e poche cose.
Nessuno avrebbe potuto seguire le sue tracce dato che Igneel gli aveva insegnato molto bene come nasconderle.
Per anni la sua vecchia Gilda non era riuscita a stanarlo e a lui stava bene così, seppur ci soffrisse molto.
La notte della sua fuga diluviava alla stessa maniera ed i fulmini cadevano impietosi, ricordandogli fin troppo Laxus e la sua ira.

Solo una persona lo aveva trovato qualche settimana più tardi, più per caso che per altro.
Una Dragon Slayer come lui, solamente del suo tipo opposto.
Marina possedeva la magia dell'acqua ed un poco di quella medica, spesso indicate come elementi tranquilli un po' come lei.
Abbastanza riflessiva e tranquilla, ma col pallino del comando, non si faceva mettere i piedi in testa da niente e nessuno. Per lui era divenuta una cara amica, quasi una sorella, tanto da finire a vivere insieme a lui e suo figlio. Horaikou la considerava una sorta di zia con cui giocare insieme a papà.
Tra di loro la scintilla non scattò mai. Natsu non interessava affatto in quel senso alla giovane, solo un buon amico ed una sorta di fratello minore per lei.
Proprio lei, scherzando, aveva intavolato una discussione sulla gravidanza date le nausee e la stanchezza che tormentavano Natsu in quel periodo.
Quello scherzo si era poi essere scoperto essere verità grazie a Marina dai capelli rossi e i magnetici occhi azzurro mare. Senza stare a sentire le varie proteste del giovane, Marina lo aveva relegato in casa assumendosi lei l'incarico di andare a cercare pietre preziose da vendere alla città vicina.
Per Natsu non era proprio possibile vivere in città. Preferiva starsene appena fuori la periferia, soprattutto per via di Horaikou così poteva giocare e usare la sua magia senza limiti.

La magia di suo figlio... si ritrovò a pensare il Dragon Slayer avvicinandosi di nuovo al bimbo dormiente.
Quella piccola peste utilizzava sia il suo fuoco che i fulmini del suo... altro genitore.
Sorrise amaro, Natsu, pensando alla prima volta che aveva visto il piccolo utilizzare l'elettricità.
Non credeva che oltre alle ciocche bionde della frangia avesse ereditato anche la magia di Laxus.

Laxus che non sapeva di avere un figlio.
Gli si strinse il cuore a quel pensiero. Horaikou aveva fatto spesso domande, chiedendo dapprima dove fosse la sua mamma dato che Natsu, ovviamente, era il suo papà. Quando poi gl'era stato spiegato che in realtà aveva due papà aveva chiesto di Laxus, finendo poi con l'urlare che avrebbe preso a calci l'altro suo genitore che faceva stare così male papà Natsu.
Per quanto fingesse il contrario il Dragon Slayer del fuoco amava ancora il suo Dio dei Fulmini ma la sua indecisione non gli permetteva di fargli incontrare Rai.
La sola idea che quello potesse dire cattiverie su loro figlio lo terrorizzava. Conosceva Laxus, sapeva che non era il tipo, eppure lui era stato ferito senza tanto riguardo dal biondo.
Sospirò per l'ennesima volta e prese di nuovo posto sul letto del suo bambino. Marina glielo aveva detto che il biondo non essendo stato allevato da un drago, a differenza loro, non poteva sapere cosa significasse ciò che aveva detto. Sapeva che era vero ma il dolore rimaneva comunque ed il tempo non sembrava riuscire a guarirlo.
I cinque anni passati lontano dalla sua Gilda iniziavano a farsi sentire nonostante lui cercasse di ignorare la cosa.

Forse... forse una chance poteva darla a Laxus, dopotutto rimaneva l'altro padre di Rai ed il suo bimbo aveva il diritto di conoscere il biondo.
Se il Dio dei Fulmini avesse solo osato proferire mezza sillaba storta su Horaikou gliel'avrebbe fatta pagare cara, si ripromise Natsu, sorridendo finalmente battagliero. Già che c'era poteva fargli anche scontare i cinque anni trascorsi in maniera non proprio piacevole.

Avrebbe approfittato del Treasure Festival, un festival itinerante annuale di tesori e preziosi, che quell'anno si sarebbe tenuto proprio a Magnolia. Con le gemme che aveva accumulato negli ultimi tempi insieme a Rai avrebbero ricavato un bel gruzzoletto, senza tralasciare la possibilità di pestare per bene quel cretino biondo del suo ex fidanzato.

Fiero si alzò dal letto e spense la candela così da non disturbare ulteriormente il sonno del suo bambino.
In punta di piedi uscì dalla stanza, chiudendosi con attenzione la porta dietro di se, trovandosi Marina in pigiama davanti a lui.
Le sorrise, un sorriso vero questa volta. Un sorriso alla Natsu Dragneel, quello che lei non aveva mai visto sul suo viso.

-Andremo a Magnolia al Treasure Festival. Farò conoscerei Laxus a Rai, è pur sempre suo padre-
Soffiò a bassa voce.
Magari riuscirò anche a riprendere quel dannato Dio dei Fulmini, aggiunse tra se e se avviandosi verso la propria stanza.

  
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