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Autore: sad_eyes    02/07/2016    7 recensioni
Arizona Robbins segna la storia degli Stati Uniti d' America diventando il primo Presidente donna del paese. Con il peso del mondo libero sulle spalle, dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff. E in particolare il nuovo Capo dei Servizi Segreti, Callie Torres che, sin dall' inizio, non la lascerà indifferente...
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Dopo solo due giorni, ecco pronto il nuovo capitolo.
Si vede che è arrivata l'estate e che mi trovo in una città lontana dal mare! :)
 
Buona lettura
 
 
 

 
Capitolo 23
 


 
 
 
Il crepitio del fuoco nel camino era l'unico suono udibile nello Studio Ovale.
 
Arizona vi era seduta davanti, sul pavimento, da molto tempo. La schiena poggiata al divano, le gambe sollevate contro il petto e lo sguardo fisso nel vuoto, non aveva smesso, nemmeno per un attimo, di pensare e ripensare alla conversazione che aveva avuto con Callie poche ore prima.
 
Diciotto ore erano passate da quando aveva lasciato l'appartamento di Callie ­ da quando le aveva detto che l’amava, senza avere alcuna risposta.
 
Lei le aveva detto che l’amava ... Per la prima volta nella sua vita, aveva pronunciato quelle parole. Per la prima volta nella sua vita, si era innamorata di qualcuno e, per la prima volta, si era ritrovata col cuore spezzato...
 
Diciotto ore erano passate da quando aveva sentito il suo mondo crollare e da quando aveva cercato di capire come riuscire a risollevarsi.
 
Aveva sperato che il suo amore sarebbe stato sufficiente, che quello che provava per Callie sarebbe sufficiente, ma si sbagliava ...
 
Aveva sempre pensato che la sua carriera fosse la cosa più importante della sua vita. Aveva sacrificato tutto per conquistare la posizione che occupava in quel momento, per onorare Tim, e non aveva mai messo in discussione il suo ruolo. Amava ciò che faceva, amava il suo Paese, e non aveva mai permesso a qualcuno o a qualcosa di intralciarle il cammino così da poter fare sempre ciò che le sembrava più giusto per la Nazione. Dopo tutto, lei era un buon marinaio nella tempesta. Era la persona che suo padre aveva cresciuto e che era pronta a dare tutto per il suo popolo.
 
Ma in quel momento, non ne aveva più voglia. Quel giorno, per la prima volta da quando aveva seguito la strada del potere, della politica, desiderava un’altra vita.
 
Una vita in cui nulla si sarebbe potuto mettere fra lei e Callie. Una vita in cui avrebbe potuto urlare al mondo che amava quella donna. Quella straordinaria donna che l’aveva fatta sentire viva, completa, al posto giusto ... Quella donna che le aveva fatto capire che le era sempre mancato qualcosa. La mora, entrando nella sua vita, era riuscita a colmare quei vuoti.
 
Quella donna che l'aveva abbandonata perché l’amore che provava non era sufficiente...
 
Deglutendo faticosamente, e sentendo gli occhi bruciare e la gola stringersi, Arizona abbassò lo sguardo verso il grande fascicolo che teneva fra le mani.  Un fascicolo che le era tanto familiare e che, eppure, non aveva mai aperto.
 
Gli occhi si posarono sulle grandi lettere che componevano il nome intero di Callie. Restò immobile, esitando ad aprirlo ...
 
Dopo tutto, non aveva più nulla da perdere, non aveva più la possibilità di scoprire da sola ciò che c’era nascosto dentro.
 
Callie non le avrebbe mai più potuto svelare il contenuto di quel dossier.
 
Dopo un tempo che sembrò un'eternità, sganciò la clip che teneva chiuso il fascicolo e lo aprì con un gesto esitante. Chiuse di nuovo gli occhi e fece un respiro profondo, prima di afferrare la risma di fogli che c’erano dentro, per fissarli intensamente. Alcuni secondi passarono, durante i quali non si mosse, poi, con un gesto istintivo, gettò il contenuto della cartella sul fuoco che continuava a crepitare davanti ai suoi occhi.
 
Anche se Callie non faceva più parte della sua vita, le era troppo difficile leggere cosa c'era in quei documenti. Così rimase a guardare i fogli consumarsi sotto i suoi occhi, realizzando che aveva appena perso ogni possibilità di sapere di più della persona che aveva stravolto la sua esistenza.
 
Un rumore nei pressi della doppia porta del suo Ufficio attirò la sua attenzione, portandola così, a distogliere lo sguardo dal camino. Vide Aprile attraversare l’uscio ed entrare, con esitazione, nella stanza, dopo essersi chiusa la porta alle spalle.
 
- Ehi, la salutò la rossa, avanzando lentamente.
 
- Ehi, rispose Arizona.
 
Si sforzò di sorriderle, quando poi il suo sguardo cadde sul fuoco del camino.
 
April si fermò a pochi metri da lei per osservarla. Conosceva Arizona ormai da molti anni, da molto prima che diventasse governatore. Erano amiche già da prima che lavorasse per lei e non ricordava di averla mai vista in quello stato in cui si trovava già da alcuni giorni. E più il tempo passava, più sembrava che le cose peggiorassero.
 
Così si era detta che era meglio non mettersi in mezzo. In quel momento, però, non ci riuscì. In quel momento voleva solo cercare di aiutare la persona che considerava la sua migliore amica. La persona che era rimasta la stessa nonostante il ruolo che era riuscita a ricoprire; la persona umile e altruista che era Arizona Robbins, che non esitava mai a sacrificare la propria felicità per quella degli altri.
Quindi, anche se sapeva che c’era la probabilissima possibilità di essere malamente mandata via come era già successo ad Alex Karev, decise di fare un passo avanti e sedersi accanto a lei sul pavimento.
 
- Siamo amiche, non è vero? Chiese April, dolcemente. Questo non è cambiato, giusto?
 
- Certamente, rispose Arizona, senza voltarsi.
 
April tirò un sospiro di sollievo e trovò il coraggio di continuare.
 
- Bene, affermò. Quindi, dato che siamo amiche, dovresti confessarmi cosa c'è che non va ... E non venirmi a dire che va tutto bene, aggiunse, quando vide Arizona aprire bocca, perché sarebbe una bugia enorme e io preferirei tu fossi sincera.
 
Ci fu silenzio mentre April attendeva che Arizona rispondesse, ma quest’ultima rimase zitta, continuando a fissare il fuoco nel camino. Sospirando, April abbassò lo sguardo verso il  tappeto sul quale erano sedute e cominciò a giocherellare con il materiale di cui era fatto.
 
- Si tratta di Torres, non è vero? Chiese nervosamente.
 
Arizona sentì il suo battito accelerare udendo quel nome, così portò, finalmente, lo sguardo verso il volto gentile della sua amica.
 
- Che c’entra l’Agente Torres con questa storia?
 
Anche se non era il caso, la domanda fece scoppiare a ridere April che scosse la testa con fare divertito.
 
- Davvero me lo stai chiedendo? Rispose senza abbandonare il suo sorriso. Non puoi ingannarmi, Arizona, sapevo fin dall'inizio che c’era qualcosa tra voi … Basta vedere come ti illumini quando lei è nei paraggi. Oltre al fatto che sei completamente infelice da quando non è più qui ...
 
Un sospiro sfuggì dalle labbra di Arizona che non poté non pensare, per una frazione di secondo, che lei e Callie avrebbero dovuto fare più attenzione in futuro se non volevano farsi scoprire da altre persone al di fuori di Mark ed April.
 
Solo che, quando il suo cuore improvvisamente si strinse, non poté non ascoltarlo.
 
Perché non c'era più un lei e Callie ...
 
- Non importa, disse  esausta, ormai è finita ...
 
April lasciò passare qualche secondo prima di parlare di nuovo.
 
- Cos’è successo?
 
- Sono diventata Presidente, rispose Arizona bruscamente.
 
Si voltò per affrontare lo sguardo di April. Quest’ultima vi lesse rabbia.
 
- Ho pensato che se ci fosse stato qualcuno in grado di capire la mia situazione, quel qualcuno era lei, continuò a parlare più a se stessa che alla donna al suo fianco. Ho pensato che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda lei ed io, che la cosa più importante - ciò che contava di più, eravamo noi due ... Ho pensato che i rischi che abbiamo corso ne sarebbero valsi la pena, dal momento che noi potevamo affrontarli insieme.
 
Si rese conto in quel momento, parlando ad alta voce, di quanto era arrabbiata.
 
Era arrabbiata con Callie. Era arrabbiata perché l’aveva fatta innamorare e poi l’aveva lasciata subito dopo. Avrebbe voluto voltare pagina come aveva fatto la mora ma aveva l’impressione che non si sarebbe mai più ripresa.
 
Callie non credeva nella loro storia come ci credeva lei, pensò ...
 
- Sapevo che non sarebbe stato facile, sapevo che la nostra relazione andava contro ogni regola, ma non mi importava! Non mi importava perché la cosa più importante era che stavo con lei! Avevo lei e il resto era secondario! Ma per lei non era così... E - e ora ...
 
Si fermò a metà frase e sentì lo stomaco stringersi.
 
- Ora mi sento completamente persa ... terminò con un filo di voce.
 
April lasciò, volontariamente, trascorrere qualche attimo prima di parlare.
 
- Che cosa ti ha detto? Chiese delicatamente.
 
- Che non vedeva alcun futuro per noi ...
 
Il fatto stesso di ripetere quelle parole, diede ad Arizona l'impressione di stare per crollare da un minuto all'altro.
 
- Per lei, proseguì, la nostra storia non rappresentava che un freno per i ruoli che occupiamo e non vuole rischiare di essere un ostacolo per la mia carriera...
 
- Credo che lei stia cercando di proteggerti, disse, cautamente, la rossa.
 
Arizona alzò all'improvviso la testa e le lanciò uno sguardo penetrante.
 
- Ma non mi interessa! Esclamò. Non voglio che mi protegga! Io voglio lei!
 
April la vide chinare la testa con aria devastata, ripetendo, con voce appena udibile, che lei non voleva che Callie.  
 
Si trattava della prima volta, da quando conosceva Arizona, che la vedeva in uno stato del genere. La bionda era sempre riuscita a tenere per sé i suoi sentimenti, non mostrando mai che qualcosa la sconvolgesse o la toccasse. No, Arizona Robbins era sempre riuscita a nascondere le sue fragilità, mostrando un sorriso radioso anche quando tutto andava storto. Si, era sempre andata così. Sempre.
 
Fino ad allora ...
 
- E tu lo glielo hai detto questo? Chiese April.
 
Sono innamorata di te, Calliope ... Ti amo ... amo tutto di te ...
 
- Le ho detto tutto ... rispose Arizona. E non è stato sufficiente ...
 
Mi dispiace ...
 
La voce di Callie non smetteva di risuonare nella sua testa, ripetendo all'infinito le parole che, sentiva, le avevano frantumato ogni frammento del suo cuore.
 
- Ora, riprese con voce rotta, devo farmene una ragione e devo riuscire a dimenticarla ...
 
 
 
*
 
*
 
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- Allora? Sbottò Mark, alzandosi bruscamente dalla sedia quando April uscì dallo Studio Ovale.
 
Aveva atteso la rossa nel suo ufficio, aspettando pazientemente di avere buone notizie sulla Presidente.
 
Dal momento che avevano dovuto scortare la Presidente sconvolta dall’appartamento di Callie alla Casa Bianca, lui e la sua squadra si erano lanciati in una missione nella quale, presto, inclusero anche April Kepner ...
 
Quest'ultima fece qualche passo in avanti gettando uno sguardo intorno, verso le altre persone che erano con lui, cioè Meredith e Lexie Grey, Cristina Yang e - per la sua felicità ­ Jackson Avery, prima di riportare la sua attenzione su Mark e rispondere con un profondo sospiro.
 
- Lei soffre tantissimo, lo informò. Come sospettavamo, solo la Torres può sistemare le cose.
 
Mark scambiò un'occhiata con gli altri quattro che annuirono all'unanimità.
 
- Bene, disse, abbottonandosi, con un gesto solenne, il bottone della giacca, vediamo se riusciamo a fare mettere da parte, al nostro caro Boss, la sua testardaggine.
 
- Pensate davvero che sia una buona idea? Chiese un’incerta April. Dopo tutto, Callie non ha torto: la loro relazione è illecita…
 
Mark stava per rispondere, ma venne battuto sul tempo dall'ultima persona che si aspettava di vedere reagire.
 
- Pensavo che la Presidente fosse tua amica, Kepner, rispose Cristina, sprezzante.
 
- Lo è! Affermò April.
 
- Allora dovresti capire che la felicità di un amico è molto più importante di qualsiasi regolamento ...
 
Cristina la guardò fissa, in silenzio, sfidandola a contraddirla. Quando la vide accigliarsi, con soddisfazione abbozzò un sorriso vittorioso che perse all’istante quando notò lo sguardo sorpreso degli altri.
 
- Che c’è? Domandò.
 
- Niente, rispose Meredith, è solo che non pensavamo che questa storia ti interessasse davvero ...
 
- Callie forse è una rompiscatole, ma fa parte della squadra. E’ LEI la squadra, affermò Cristina. E non si lascia col culo per terra un membro del squadra, è la regola!
 
- Ben detto Yang! Esclamò Mark, dandole una pacca sul braccio.
 
Le mise, poi, un braccio intorno alle spalle; ciò fece apparire, nel volto dell’asiatica, una smorfia di disgusto. Successivamente l’uomo si rivolse gli altri.
 
- Bene, dopo questo bel discorso, è il caso che ci mettiamo all’opera, dichiarò.
 
Tutti annuirono e si diressero verso l'uscita, con l'intenzione di portare a termine la loro missione.
 
- Pensi che i nostri predecessori fossero più tranquilli ai tempi del Presidente Grant? Domandò Lexie a Meredith, mentre attraversavano il grande cancello della Casa Bianca.
 
Meredith si lasciò sfuggire una leggera risata.
 
- Stai scherzando? Domandò. Con tutti quei morti, i complotti e gli scandali che hanno dovuto gestire, i giochetti amorosi del nostro Presidente con il nostro capo, a confronto, sono una passeggiata...
 
 
 
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*
 
*
 
 
 
Non hai il diritto di entrare nella mia vita, stravolgerla e andare via senza preavviso!
 
Nonostante il dolore che si faceva sempre più forte nelle nocche delle sue mani, Callie non smetteva di colpire il sacco da boxe contro il quale si stava scagliando da mezz’ora.
 
Tu entri nella mia vita, mi fai innamorare di te e poi mi chiedi di dimenticarti?!
 
Tirò un pugno contro la superficie dura, accentuando volontariamente la sua sofferenza fisica, in modo da dimenticare il dolore che provava il suo cuore dalla sera prima.
 
Ma niente, la voce di Arizona risuonava più forte che mai nella sua testa.
 
Sono innamorata di te Calliope… Ti amo… Amo tutto di te... Non so cosa ci riservi il futuro, ma so - e di questo ne sono sicura, che ti amo. Non posso vivere senza di te, ho bisogno di te ...
 
Diede un ultimo colpo con tutta la sua rabbia, poi socchiuse gli occhi emettendo un grido di frustrazione.
 
Come avrebbe potuto dimenticare Arizona dopo che per così tanti mesi, la bionda, era stata l'unico pensiero che aveva occupato la sua mente?
 
L’aveva lasciata andar via, dopo che le aveva fatto la più bella dichiarazione d'amore, senza dirle che la amava a sua volta. E non poteva cambiare nulla perché era esattamente quello che doveva fare ...
 
Lasciandosi cadere sulla panca alle sue spalle, Callie tirò via, lentamente, le sue bende da boxe e si fermò ad osservare le sue nocche oramai coloratesi di un rosso scarlatto.
 
- Fai paura a guardarti, disse una voce alle sue spalle.
 
Alzò il capo e notò i suoi cinque amici avvicinarsi, tutti con le loro divise ufficiali. Vedendoli al di fuori dalla Casa Bianca a quell’ora, entrò nel panico
 
- Cosa ci fate qui? Domandò. Che cos’è successo?
 
- Niente, la rassicurò Mark. Abbiamo solo bisogno di parlarti.
 
- Parlarmi?
 
- Sì, affermò. Riguardo quello che è successo ieri sera ... con la Presidente, aggiunse, dopo un breve silenzio.
 
Callie rivolse lo sguardo verso le sue mani.
 
- Non c'è niente da dire. E’ tutto a posto.
 
- Se fosse tutto a posto, tu saresti alla Casa Bianca e non in palestra, cercando di romperti tutte le ossa della mano, ribatté per le rime Mark.
 
Tirò un sospiro infastidito e si lasciò cadere accanto a lei, seguito dagli altri quattro compagni che si disposero attorno a loro.  
 
- Quello che è successo tra te e la Presidente -
 
- Non è suc-
 
- Ti prego Callie, la interruppe Mark, non ci prendere per idioti; sappiamo che te la scopi!
 
Callie improvvisamente lo guardò, prima di rivolgere uno sguardo circolare verso Meredith, Cristina, Lexie e Jackson che abbozzarono un sorriso, confermando le parole di Mark.
 
- Co - come? Chiese.
 
- Non considerando il fatto che abbiamo sentito l'intera conversazione di ieri? Domandò ironicamente Meredith.
 
- E’ così evidente, proseguì Jackson.
 
Gli altri quattro annuirono all'unanimità.
 
- Pensavi davvero che nessuno di noi ti avesse visto uscire dalla sua camera ogni giorno? Chiese Cristina.
 
- Senza contare il modo in cui vi guardate, continuò Meredith. E’ come se vi spogliaste a vicenda con la semplice forza dello sguardo!
 
Callie si imbarazzò all’istante. Ciò fece sorridere ancor di più la bionda.
 
- Se ti può far sentire meglio, siete state molto discrete, affermò Lexie. Ma non abbastanza per la tua squadra che, non a caso, ti conosce molto bene.
 
Un sorriso balenò nel volto di Callie. Presto, però, lo perse.
 
- Non ha più importanza, disse lentamente. E’ tutto finito ...
 
- Esattamente, rispose Mark. E’ proprio di questo che volevamo parlarti. Dopo ieri sera ne abbiamo discusso e, dopo lunghe consultazioni, siamo tutti d’accordo nell’affermare che sei un’idiota!
 
- Io – cominciò Callie.
 
Tuttavia, Mark, non la lasciò replicare e continuò:
 
- Non avresti mai dovuto lasciarla andare. Non dopo tutto quello che ti ha detto ...
 
Anche in quel caso, la mora alzò gli occhi e guardò i suoi amici a turno, raccogliendo ancora una volta l'acquiescenza di tutti. Ciò accentuò il suo fastidio.
 
Come potevano stare davanti a lei e dirle che aveva fatto un errore, quando loro sarebbe dovuti essere i primi a capirla?
 
- Sapete bene che non avevo altra scelta, s’innervosì. La nostra relazione è pericolosa e tu sei stato uno dei primi a ricordarmelo, disse a Mark.
 
- Mi sbagliavo, rispose quest'ultimo.
 
- No Mark, tu avevi ragione, affermò. Non oso nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se fosse arrivato alle orecchie di Webber, senza contare i rischi che corro innamorandomi della persona che dovrei proteggere ... La nostra storia creerebbe solo problemi. Soprattutto ad Arizona ...
 
Sentendo i suoi occhi iniziare a riempirsi di lacrime, come ogni volta che ci pensava, Callie si guardò le mani e cominciò a torturarle nervosamente.
 
- Non posso essere la persona che le impedirà di essere ciò che deve essere, continuò con la voce spezzata.
 
- E’ la tua assenza che allontana la Presedente dal suo ruolo, Callie, disse Cristina. Da quando te ne sei andata, non è più la stessa ... Ha anche litigato con Karev nel bel mezzo di un corridoio della West Wing e l’ha mandato a quel paese davanti a tutti!
 
- Tu le fai bene, Cal’, aggiunse Mark, e lei fa bene a te... Non ti ho mai visto così felice se non quando quella donna è entrata nella tua vita.
 
Callie rimase in silenzio, ascoltando le parole dei suoi amici che l’aiutarono ad alleviare un po’ la sua angoscia, ma il dubbio persisteva e il biondo, che subito riprese la parola, sembrava non comprendere.
 
- Noi saremo lì per richiamarti all’ordine se farai fesserie, le assicurò Mark, sorridendo. Ti faremo ragionare se ci renderemo conto che sarai più concentrata sulla Presidente che sulla sua sicurezza; è una promessa!
 
- Non so se sarà sufficiente ...
 
- Ti rammento che fino ad ora non hai fatto nessun errore, le fece notare Mark. Anzi, probabilmente sei il migliore Capo della Sicurezza che la Casa Bianca abbia, da un bel po’ di anni!
 
Fece una pausa e rimase ad osservarla per qualche secondo, notando che la donna continuava ad evitare il suo sguardo.
 
- Ti ha detto che ti ama! Insistette. La Presidente degli Stati Uniti è venuta da te per giurarti il suo amore eterno, Cal’!
 
- Pensi che non lo sappia?! Urlò Callie, alzandosi in piedi. Le sue parole non smettono di rimbombare nella mia testa!
 
- Allora, cosa stai aspettando? Rispose Mark con lo stesso tono, alzandosi a sua volta per averla di fronte. Pensi che l'avrebbe fatto se avesse pensato non ne valesse la pena? Lei è abbastanza matura da sapere in quale situazione si sta imbarcando! Guida il Paese più potente del mondo, caz**!
 
Callie lo fissò scioccata. Aprì la bocca per rispondere, ma subito la richiuse, rendendosi conto che non aveva nulla da dire.
 
Mark guadagnò un punto, e ne guadagnò ancora degli altri.
 
- C'è solo una domanda importante da porsi, Cal’, riprese con più calma.
 
Callie finalmente incontrò gli occhi dell’uomo e poté vedere tutta l’intensità che vi era nel suo sguardo, comprendendo la convinzione che c’era dietro le parole che stava per pronunciare.
 
- Sei davvero pronta a rinunciare a quello che sembra essere l'amore della tua vita? Sei pronta a correre il rischio di vederla un giorno felice con qualcun’altra?
 
- No, rispose in un sussurro.
 
L'ultima domanda fu così devastante per Callie che sentì una fitta allo stomaco all'idea che un giorno sarebbe potuta accadere una cosa del genere.
 
- Mi ucciderebbe ...
 
Il fatto solo di immaginare la bionda tra le braccia di un'altra donna, la rendeva folle. Non poteva sopportare l'idea che Arizona, la sua Arizona, facesse l'amore, baciasse, parlasse o anche sorridesse a qualcun’altra nello stesso modo in cui faceva con lei.
 
Forse Mark aveva ragione. Forse Arizona aveva ragione: la cosa più importante erano loro due, a prescindere dalle circostanze in cui vivevano. Lei era infelice senza la bionda e, da quello che le era stato detto dalla sua squadra, per Arizona era lo stesso.
 
Amava Arizona e Arizona la amava; questa era la cosa veramente importante ­ tutto ciò che contava ...
 
Solo che aveva incasinato tutto...
 
L’aveva lasciata uscire dal suo appartamento dopo che Arizona le aveva detto che era innamorata di lei. Le aveva dato le spalle dopo averle fatto credere di non essere poi così importante.
 
- Lei non mi perdonerà mai, disse Callie, realizzando chiaramente, per la prima volta, cosa aveva fatto.
 
- Quella donna è completamente pazza di te, rispose Lexie con un grande sorriso di sollievo.
 
Erano riusciti nella loro missione! Erano riusciti a convincerla!
 
- Devi solo dirle che ricambi i suoi sentimenti e sono sicuro che dimenticherà quello che è successo ...
 
Callie scosse la testa negativamente.
 
Lei era la ragione della tristezza di Arizona e non sapeva come redimersi, come farle capire che tutto ciò che aveva fatto, era stato fatto proprio perché la amava. Ma Callie era pronta a tutto per riuscirci.
 
E lei non si accontentava di dirglielo a parole. Se voleva che lei lo sapesse, doveva mostrarglielo.
 
- Ho un’idea, disse, dopo un momento di silenzio.
 
Un’idea folle. Un'idea assurda e sicuramente impossibile da attuare.
 
Ma lei era disposta a correre il rischio ...
 
Sollevando la testa con aria decisa, incontrò lo sguardo del suo migliore amico.
 
- E ho bisogno del vostro aiuto









*Cosa pensate abbia in mente Callie? La risposta è alla portata di tutte le persone che hanno letto sin dall'inizio questa fanfiction.

Nei capitoli seguenti vedremo se l'idea folle e impossibile di Callie, verrà attuata... E se sarà sufficiente a guadagnarsi il perdono di Arizona.












 
E tu vai in giro la sera 
Come un amore impazzito 
In cerca della gente come te 
Che si abbraccia senza un motivo
e non discute mai di niente 

Ma che si prende a cuore e si sente,
e si sente


-Thegiornalisti-

 





A presto.

Sara.
   
 
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