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Autore: Gwen Chan    02/07/2016    3 recensioni
È l’alba quando Inghilterra arriva al suo caotico appartamento londinese, con una sigaretta mezza-accesa che penzola dall’angolo sinistro della bocca secca e le dita macchiate di nicotina che reggono le chiavi unte.

La trasformazione di Inghilterra, da punk notturno nel gentleman che tutti sono abituati a conoscere.
[Inghlterra centric][Punk!Inghilterra]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Punk head and gentleman tails
 
È l’alba quando Inghilterra arriva al suo caotico appartamento londinese, con una sigaretta mezza-accesa che penzola dall’angolo sinistro della bocca secca e le dita macchiate di nicotina che reggono le chiavi unte.
 
Ci sono occhiaie bluastre sotto i suoi occhi, il genere che parla di lunghe notti insonni, fatte di musica e alcool in pub sconosciuti dove il cuore pulsante della gioventù ribelle di Londra è solita riunirsi per contestare il sistema. La lingua tasta con insistenza il metallo del piercing nel labbro inferiore, l’anonima maglietta nera è appiccicosa di sudore – la pelle potrà essere alla moda, ma non è di certo il massimo della comodità in posti affollati, piccoli e decisamente troppo caldi.
 
Anfibi neri al ginocchio aprono la porta a suon di calci, per sfogare gli ultimi rimasugli di rabbia anarchica ancora rimasti nel suo corpo.
 
C’è una riunione della Camera dei Comuni prevista per le nove del mattino, poi un incontro privato col Ministro delle Finanze nel primo pomeriggio e Mrs. Thatcher in persona ha certi affari importanti che vorrebbe discutere con lui il prima possibile. Per non parlare dei documenti da leggere, delle lettere a cui rispondere  e delle telefonate da fare. Essere una nazione non è mai stato un lavoro semplice.
 
Quando Inghilterra accende la luce, il suo cervello protesta per l’improvviso cambio di luminosità con un’emicrania perforante. Massaggiandosi la radice del naso, l’uomo si dirige in cucina, illuminata dai raggi rosati del sole all’alba, reclamando una tazza di tè nero, forte e senza zucchero per cominciare a essere di nuovo operativo. Lo beve in fretta, bollente, abbastanza da scottarsi la lingua. Una serie di improperi e maledizioni colorite sgorgano dalla sua bocca. Almeno la mente ha ricominciato a funzionare come si deve.
 
È come guardare la trasformazione di Cenerentola.
Inghilterra si spoglia. Si leva la giacca di pelle, che tintinna per tutte le catenelle metalliche ad essa cucite, e i jeans aderenti strappati sulle cosce e sulle ginocchia; calcia via gli anfibi, dopo averli slacciati con la facilità e velocità di anni di pratica.
 
Infine nudo, Inghilterra si trascina in bagno e sta in piedi davanti allo specchio. Con lenta cura rimuove tutti i piercing che gli decorano la faccia: l’anellino nel sopracciglio sinistro, i bottoncini nel labbro inferiore, naso, mento, e i vari orecchini.
 
Dopodiché, la nazione versa una generosa dose di struccante su un dischetto di cotone, procedendo a rimuovere il rossetto nero, l’eyeliner e le tracce di ombretto verde sulle palpebre superiori, che si abbinano con le punte verde chiaro dei suoi capelli. Eppure la maggior parte del trucco è nero. Nero. Tonnellate di nero. Rivoletti neri sporcano la ceramica bianca del lavabo. Persino lo smalto è nero. Inghilterra ha cura di eliminare anche quello.
 
Infine entra nella doccia. L’acqua gelata lo fa tremare, lo sveglia, lava via non solo lo sporco delle strade di Londra – fumo e droghe –ma anche il suo intimo lato notturno, il suo lato punk. L’acqua lava via Arthur Kirkland e lascia solo Inghilterra. L’uomo che esce dalla doccia e si avvolge in un accappatoio asciutto è pulito da capo – ora con arruffati capelli biondi senza tracce di verde – a piedi. Prima di lasciare il bagno, si spazzola i denti con vigore e fa i gargarismi.
 
L’ultima parte della trasformazione è il vestirsi, in abiti da gentleman questa volta. Semplici boxer bianchi sono seguiti da semplici calze antracite, camicia azzurra di sartoria e completo grigio chiaro “all’inglese” con panciotto del medesimo colore. Cravatta e lucidate scarpe oxford completano il quadro.
 
Alle sette spaccate del mattino la trasformazione è completa. Un giovane punk è entrato nell’appartamento all’alba; un gentleman ben vestito in abiti costosi sta ora uscendo dalla porta.

Eppure entrambi sono Inghilterra. Come due facce della medesima medaglia. 
   
 
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