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Autore: Lilla Wright    19/04/2009    7 recensioni
- Come le dicevo prima sono qua per presentarle il nostro prodotto – il ciccione prese la valigetta e ne tirò fuori un libro.
- Le presento l’enciclopedia del nuovo millennio. Una raccolta di 25 libri, divisi in ordine alfabetico, dove troverà tutto quello che le serve –
Frank storse le labbra in un sorrisetto e si accomodò meglio sul divano.
- E dove starebbe la fregatura? –
- Nessuna fregatura signore.. -
Mia prima ff.. siate clementi!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ignoranza fa male

L’ignoranza fa male

 

Erano le 2.45 ed era in ritardo.

Alle 3 sarebbe iniziato il concerto e Frank non era ancora pronto. Correva da una parte all’altra della cucina come un pazzo, preparando pop corn e schifezze varie da gustare durante lo show.

Stupendo anche se stesso, finì tutto con 10 minuti di anticipo e sistemò tutto davanti al televisore.

Si sedette davanti all’apparecchio, posizionandolo sul canale di MTV dove da lì a breve avrebbero trasmesso uno speciale su un concerto dei Black Flag dell’85 e non se lo sarebbe perso per niente al mondo.

Sul canale stavano trasmettendo la Top 10 e dopo un gruppo che Frank non aveva mia sentito nominare, fecero la loro comparsa i The Used con Pretty Handsome Awkward, il loro ultimo singolo.

A Frank venne da ridere vedendo come era conciato Bert ma ciò che gli fece più ridere era ciò che c’era dietro quella canzone. Metà mondo credeva che quella canzone l’avesse dedicata Bert a Gerard ma la verità era un’altra e nessuno l’avrebbe mai scoperta.

Ad un tratto suonò il campanello.

Frank maledì tutti i santi che conosceva mentre si recava alla porta con il chiaro intento di mandare affanculo chiunque fosse.

Aprì violentemente la porta e un uomo di circa 40 anni alto e largo il doppio di lui gli si parò davanti con un sorriso.

- Salve buonuomo – esordì il ciccione – Sono Jack e sono qui per presentarle il prodotto che cambierà l.. –

- Vaffanculo! –

Frank non lo fece neanche terminare e gli sbatté la porta in faccia.

Stava per dirigersi verso il divano quando il campanello suonò di nuovo.

Decise di ignorarlo e si sedette sul divano alzando il volume della tv in modo che sovrastasse quello del campanello.

Purtroppo i vicini non la pensavano allo stesso modo. Sentì dei violenti colpi provenire dai muri circostanti e perfino dal soffitto e dal pavimento, identici a quelli che sentiva quando suonava la chitarra o quando ascoltava i Misfits a tutto volume.

Per evitare di ritrovarsi tutto il vicinato alla sua porta, andò ad aprire al ciccione che per tutto il tempo non aveva smesso di suonare alla porta.

Aprì molto più violentemente di prima la porta, ritrovando un'altra volta Jack e il suo sorriso davanti.

- Che cazzo vuole? – non gli importava essere maleducato, voleva solo toglierselo dalla palle.

- Voglio solo mostrarle il nostro fantastico prodotto che..

- Ok ok. Allora presentamelo e poi levati dalle palle che se no mi perdo lo speciale

- Potrei entrare? –

Quell’uomo lo stava prendendo per il culo e Frank lo sapeva benissimo ma era meglio non fare polemiche o avrebbe avuto solo grane.

Si spostò in modo che il ciccione potesse entrare e lo condusse in soggiorno.

Si sedette e aspettò che Jack facesse lo stesso anche se l’uomo sembrava essersela presa comoda.

Appoggiò la valigetta 24 ore per terra e si tolse il cappotto adagiandolo tranquillamente sulla poltrona vicino, poi si sedette di fronte a Frank, il quale lo guardava in cagnesco.

- Come le dicevo prima sono qua per presentarle il nostro prodotto – il ciccione prese la valigetta e ne tirò fuori un libro.

- Le presento l’enciclopedia del nuovo millennio. Una raccolta di 25 libri, divisi in ordine alfabetico, dove troverà tutto quello che le serve

Frank storse le labbra in un sorrisetto e si accomodò meglio sul divano.

- E dove starebbe la fregatura? –

- Nessuna fregatura signore e… -

Il ciccione venne interrotto dalla televisione che annunciava l’inizio dello special sui Black Flag e Frank non ci pensò molto a lasciarlo da solo con la sua enciclopedia.

Si diresse verso il videoregistratore, posto sotto la televisione, e inserita la cassetta cercò di far partire la registrazione. Se non poteva vederselo in pace ora almeno l’avrebbe visto in pace dopo.

Cercò di ricordare come si azionasse ma tutto ciò che ne guadagnò fu solo un “cazzo” urlato con ferocia.

- Permette che le dia una mano? –

Tutto pur di non perdere neanche un secondo dello show quindi si spostò lasciando spazio a Jack che premendo un piccolo tastino rosso fece partire la registrazione.

- Grazie. Mi ha salvato la vita –

- Di nulla –

- E ora mi parli di questa enciclopedia. E’ il minimo che possa fare visto il suo aiuto

Si risedettero entrambi e Frank ascoltò l’intera presentazione di Jack come promesso.

- E’ un affare per lei. 25 volumi per soli 2500 dollari o se vuole 100 dollari a volume

- No che non sarebbe un affare perchè l’ultima enciclopedia che mi hanno regalato l’ho usata per il giorno del mio compleanno come scherzetto al posto delle uova –

Rise della sua stessa battuta, lasciando Jack del tutto spiazzato e dopo si alzò dal divano.

- Quindi devo chiederle di andarsene. Io la mia parola l’ho mantenuta –

- Ma caro signore, lei deve..

- Io non devo niente a nessuno, tanto meno a lei, e la smetta di chiamarmi signore –

Frank vide l’uomo scrutare tutt’intorno come a cercare un qualche appiglio per poter continuare la sua strategia di marketing e, ad un tratto vide i suoi occhi, posarsi sulla sua infinita collezione di cd e sulla sua chitarra.

Jack dal canto suo aveva notato che quello era un ragazzo un po’ strano e un po’… tonto. Insomma, non riusciva a far partire un videoregistratore e decise di giocarsi il tutto per tutto.

- Non le capita mai di trovarsi nel bel mezzo di una conversazione e sentire i suoi amici parlare di qualcosa che lei non capisce? –

Frank rimase spiazzato da quella domanda e  l’unica cosa che trovò giusta fare era sedersi, facendo comparire un largo sorriso sul volto paffuto di Jack.

Un episodio su tutti gli altri gli venne in mente.

 

Era appena finito il concerto ed era sudatissimo.

Non si era fermato un minuto sul palco e l’unica cosa che desiderava era una doccia e un letto.

Entrò nel camerino insieme agli altri, prendendo possesso del divano rosso lì vicino e ci si sdraiò sopra

Ad un tratto entrarono Gerard e Ray che stavano parlando di qualcosa molto animatamente.

- Ti dico di si – esclamò il moro all’indirizzo del suo chitarrista.

- Io invece dico di no – ribatté l’altro.

- Di che state parlando? – Mikey si mise in mezzo alla conversazione senza tanti complimenti.

- Parlavamo dell’ultima legge uscita, quella sull’immigrazione. Cioè non mi sembra giusto vietare l’accesso al nostro paese ad altre persone solo per la diversità del colore della pelle o per le credenze religiose. Alla fine siamo un paese libero. –

- Ma se tutti potessero entrare nel nostro paese finirebbe che gli americani verrebbero ridotti nelle riserve come gli indiani. Insomma ogni tipo di soggetto, dalla persona più comune al terrorista più feroce, potrebbe entrare nel nostro paese

La discussione tra i due andò avanti per molto fino a quando non chiesero il parere a Mikey.

- Io la penso come Ray. Insomma, siamo un paese libero. Se facessimo i razziali torneremmo ai tempi della guerra di secessione e ai tempi dei clan contro le popolazioni africane. E’ immorale –

- Frank, aiutami tu. Dimmi che la pensi come me –

Ormai alla frutta, Gerard si rivolse a Frank il quale aveva ascoltato tutto il discorso ma non aveva capito una sega.

Razzismo? Guerra di secessione? Immigrazione?

Si fece più piccolo sul divano e nascose il viso nel cuscino.

- Io non penso –

- Andiamo, devi pur avere un’idea –

- No, non ce l’ho invece –

Gerard non insistette e tornò a parlare con Ray e Mikey, ai quali si aggiunse Bob.

Parlavano tutti, dando le proprie opinioni ma non lui perché lui non sapeva di che cosa stessero parlando.

 

Frank si riscosse dai suoi pensieri, vedendo una mano di Jack sventolargli davanti al naso.

- E’ ancora con me? –

- Si, mi scusi –

- Allora, non le è mai capitato di sentirsi un pesce fuor d’acqua quando qualcuno parla di cose che non conosce? –

Suo malgrado Frank annuì.

- Beh, con questa enciclopedia risolverà tutti i suoi problemi –

Frank si sporse verso il tavolino dove era stata appoggiata un volume della famosa enciclopedia e prese a sfogliarla.

Era fatta molto bene, con immagini e didascalie. Per un momento si perse in quel vortice di parole ma dopo un attimo venne riportato alla realtà da Jack.

- Andiamo amico, non è un prezzo poi così caro. –

Si era stancato di sentire Jack cercare di convincerlo, inoltre non vedeva il motivo di buttare 100 dollari giù dalla finestra. Esisteva internet al giorno d’oggi, anche se per usarlo doveva sempre farsi aiutare o da Gee o da Mikey.

- Mi dispiace ma non mi interessa. Non ce li ho tutti questi soldi –

Porse il libro a Jack e si alzò dal divano, invitando l’uomo a fare lo stesso.

Il ciccione rimise il libro nella valigetta e si alzò, prendendo il proprio cappotto.

Si diressero verso la porta. Frank l’aprì e Jack la oltrepassò, voltandosi un ultima volta verso il ragazzo.

- Beh, ammetto che è stato un piacere parlare con lei –

- Altrettanto e grazie ancora per la registrazione –

- Di nulla. Comunque se cambiasse idea, le lascio il mio biglietto da visita. –

Estrasse un piccolo rettangolino bianco e lo porse a Frank, il quale sorrise.

- Ci conti –

- Arrivederci –

Jack prese la via per l’ascensore ma Frank lo fermò.

- Jack aspetti – l’uomo si fermò e si girò verso il giovane.

- Se vuole può provare al piano di sopra. C’è una certa signora Johnson che sarebbe interessata alla sua enciclopedia – almeno quella vecchia ciabatta avrebbe smesso di rompere i maroni.

Jack fece un grosso sorriso e ringraziò il ragazzo, prima di sparire su per la rampa di scale.

Frank rientrò in casa e si mise il biglietto da visita in tasca.

Ora poteva finalmente godersi il suo speciale sui Black Flag in santa pace.

Qualche ora dopo sentì la porta aprirsi e vide il suo ragazzo entrare in casa molto euforico.

- Ciao honey –

Gee si sedette sul divano stringendo a se il più piccolo e dandogli un leggero bacio sulle labbra.

- Ciao – rispose al saluto il maggiore

- Come mai così felice?-

- Oggi ho chiarito quella questione con Ray –

- Quale questione? –

- Ricordi l’altra sera al bar con gli altri? –

Frank annuì.

- Io e Ray parlavamo di quella tragedia scritta da Shakespeare, Romeo e Giulietta, e lui continuava ad insistere che era una commedia non una tragedia ma oggi gliel’ho fatta vedere io. Insomma, chiunque conosce la differenza tra commedia e tragedia

Frank guardò il suo ragazzo per un momento, vedendolo veramente soddisfatto.

- Gee, posso dirti una cosa? –

- Certo honey –

Frank si alzò dal divano e lo guardò negli occhi.

- Vaffanculo! Neanche io conosco la differenza tra commedia e tragedia

Aveva urlato e non poco per poi allontanarsi con passo veloce.

Il povero Gerard era rimasto alquanto scioccato dalla reazione del più piccolo ma si riprese non appena lo vide allontanarsi.

- Si può sapere dove stai andando? –

- A fare una telefonata –

Frank si chiuse in camera da letto, estrasse il biglietto che gli aveva dato Jack e compose il numero.

Sentì il consueto tu-tu per un paio di volte fino a che non gli arrivò all’orecchio una voce famigliare.

- Pronto? -

- Pronto Jack, sono Frank, il ragazzo di qualche ora fa –

- Ah si! Che posso fare per te? –

- Voglio tutte quelle enciclopedie –

 

 

Ecco qua.

La mia prima ff xD

Non è niente di che. L’altro giorno stavo guardando Friends e in una puntata è successa più o meno la stessa cosa, tranne nel pezzo finale e così mi è venuta in mente quest’idea xD

Vorrei precisare che non ho scelto Frank perché lo reputo un cretino ma perché era quello che ci vedevo meglio.

Sory, Glo.. siete contente?? ^^ spero che vi piaccia!!!

Chiedo scusa per eventuali errori di battitura o peggio di grammatica..

Bye bye xD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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