L’ignoranza fa
male
Erano le
2.45 ed era in ritardo.
Alle 3
sarebbe iniziato il concerto e Frank non era ancora pronto. Correva da una
parte all’altra della cucina come un pazzo, preparando pop corn e
schifezze varie da gustare durante lo show.
Stupendo anche
se stesso, finì tutto con 10 minuti di anticipo e sistemò tutto
davanti al televisore.
Si sedette
davanti all’apparecchio, posizionandolo sul canale di MTV dove da
lì a breve avrebbero trasmesso uno speciale su un concerto dei Black
Flag dell’85 e non se lo sarebbe perso per niente al mondo.
Sul canale
stavano trasmettendo
A Frank
venne da ridere vedendo come era conciato Bert ma ciò che gli fece
più ridere era ciò che c’era dietro quella canzone. Metà mondo credeva che quella canzone l’avesse
dedicata Bert a Gerard ma la verità era un’altra e nessuno
l’avrebbe mai scoperta.
Ad un
tratto suonò il campanello.
Frank
maledì tutti i santi che conosceva mentre si recava alla porta con il
chiaro intento di mandare affanculo chiunque fosse.
Aprì
violentemente la porta e un uomo di circa 40 anni alto e largo il doppio di lui
gli si parò davanti con un sorriso.
- Salve buonuomo – esordì il ciccione –
Sono Jack e sono qui per presentarle il prodotto che cambierà l..
–
-
Vaffanculo! –
Frank non
lo fece neanche terminare e gli sbatté la porta in faccia.
Stava per
dirigersi verso il divano quando il campanello suonò di nuovo.
Decise di
ignorarlo e si sedette sul divano alzando il volume della tv in modo che
sovrastasse quello del campanello.
Purtroppo
i vicini non la pensavano allo stesso modo. Sentì dei violenti colpi
provenire dai muri circostanti e perfino dal soffitto e dal pavimento, identici
a quelli che sentiva quando suonava la chitarra o quando ascoltava i Misfits a
tutto volume.
Per
evitare di ritrovarsi tutto il vicinato alla sua porta, andò ad aprire
al ciccione che per tutto il tempo non aveva smesso di suonare alla porta.
Aprì
molto più violentemente di prima la porta, ritrovando un'altra volta
Jack e il suo sorriso davanti.
- Che
cazzo vuole? – non gli importava essere maleducato, voleva solo
toglierselo dalla palle.
- Voglio
solo mostrarle il nostro fantastico prodotto che..
–
- Ok ok.
Allora presentamelo e poi levati dalle palle che se no mi perdo lo speciale –
- Potrei
entrare? –
Quell’uomo
lo stava prendendo per il culo e Frank lo sapeva benissimo ma era meglio non
fare polemiche o avrebbe avuto solo grane.
Si
spostò in modo che il ciccione potesse entrare e lo condusse in
soggiorno.
Si sedette
e aspettò che Jack facesse lo stesso anche se
l’uomo sembrava essersela presa comoda.
Appoggiò
la valigetta 24 ore per terra e si tolse il cappotto
adagiandolo tranquillamente sulla poltrona vicino, poi si sedette di fronte a
Frank, il quale lo guardava in cagnesco.
- Come le
dicevo prima sono qua per presentarle il nostro prodotto – il ciccione
prese la valigetta e ne tirò fuori un libro.
- Le
presento l’enciclopedia del nuovo millennio. Una raccolta di 25 libri,
divisi in ordine alfabetico, dove troverà tutto quello che le serve –
Frank
storse le labbra in un sorrisetto e si accomodò meglio sul divano.
- E dove
starebbe la fregatura? –
- Nessuna
fregatura signore e… -
Il
ciccione venne interrotto dalla televisione che annunciava l’inizio dello
special sui Black Flag e Frank non ci pensò molto a lasciarlo da solo
con la sua enciclopedia.
Si diresse
verso il videoregistratore, posto sotto la televisione, e inserita la cassetta
cercò di far partire la registrazione. Se non poteva vederselo in pace
ora almeno l’avrebbe visto in pace dopo.
Cercò
di ricordare come si azionasse ma tutto ciò che ne guadagnò fu
solo un “cazzo” urlato con ferocia.
- Permette
che le dia una mano? –
Tutto pur
di non perdere neanche un secondo dello show quindi si spostò lasciando
spazio a Jack che premendo un piccolo tastino rosso fece partire la
registrazione.
- Grazie.
Mi ha salvato la vita –
- Di nulla
–
- E ora mi
parli di questa enciclopedia. E’ il minimo che possa fare visto il suo
aiuto –
Si
risedettero entrambi e Frank ascoltò l’intera presentazione di
Jack come promesso.
- E’
un affare per lei. 25 volumi per soli 2500 dollari o se vuole 100 dollari a
volume –
- No che
non sarebbe un affare perchè l’ultima enciclopedia che mi hanno
regalato l’ho usata per il giorno del mio compleanno come scherzetto al
posto delle uova –
Rise della
sua stessa battuta, lasciando Jack del tutto spiazzato e dopo si alzò
dal divano.
- Quindi
devo chiederle di andarsene. Io la mia parola l’ho mantenuta –
- Ma caro
signore, lei deve.. –
- Io non
devo niente a nessuno, tanto meno a lei, e la smetta di chiamarmi signore
–
Frank vide
l’uomo scrutare tutt’intorno come a cercare un qualche appiglio per
poter continuare la sua strategia di marketing e, ad un tratto vide i suoi
occhi, posarsi sulla sua infinita collezione di cd e sulla sua chitarra.
Jack dal
canto suo aveva notato che quello era un ragazzo un po’ strano e un
po’… tonto. Insomma, non riusciva a far partire un
videoregistratore e decise di giocarsi il tutto per tutto.
- Non le
capita mai di trovarsi nel bel mezzo di una conversazione e sentire i suoi
amici parlare di qualcosa che lei non capisce? –
Frank
rimase spiazzato da quella domanda e l’unica cosa che
trovò giusta fare era sedersi, facendo comparire un largo sorriso sul
volto paffuto di Jack.
Un
episodio su tutti gli altri gli venne in mente.
Era appena finito il concerto ed
era sudatissimo.
Non si era fermato un minuto sul
palco e l’unica cosa che desiderava era una doccia e un letto.
Entrò nel camerino insieme
agli altri, prendendo possesso del divano rosso lì vicino e ci si
sdraiò sopra
Ad un tratto entrarono Gerard e Ray
che stavano parlando di qualcosa molto animatamente.
- Ti dico di si –
esclamò il moro all’indirizzo del suo chitarrista.
- Io invece dico di no – ribatté
l’altro.
- Di che state parlando? –
Mikey si mise in mezzo alla conversazione senza tanti complimenti.
- Parlavamo dell’ultima legge
uscita, quella sull’immigrazione. Cioè non mi sembra giusto
vietare l’accesso al nostro paese ad altre persone solo per la
diversità del colore della pelle o per le credenze religiose. Alla fine
siamo un paese libero. –
- Ma se tutti potessero entrare nel
nostro paese finirebbe che gli americani verrebbero ridotti nelle riserve come
gli indiani. Insomma ogni tipo di soggetto, dalla persona più comune al
terrorista più feroce, potrebbe entrare nel nostro paese –
La discussione tra i due
andò avanti per molto fino a quando non chiesero il parere a Mikey.
- Io la penso come Ray. Insomma,
siamo un paese libero. Se facessimo i razziali torneremmo ai tempi della guerra
di secessione e ai tempi dei clan contro le popolazioni africane. E’
immorale –
- Frank, aiutami tu. Dimmi che la
pensi come me –
Ormai alla frutta, Gerard si
rivolse a Frank il quale aveva ascoltato tutto il discorso ma non aveva capito
una sega.
Razzismo? Guerra di secessione?
Immigrazione?
Si fece più piccolo sul
divano e nascose il viso nel cuscino.
- Io non penso –
- Andiamo, devi pur avere
un’idea –
- No, non ce l’ho invece
–
Gerard non insistette e
tornò a parlare con Ray e Mikey, ai quali si aggiunse Bob.
Parlavano tutti, dando le proprie
opinioni ma non lui perché lui non sapeva di che cosa stessero parlando.
Frank si
riscosse dai suoi pensieri, vedendo una mano di Jack sventolargli davanti al
naso.
- E’
ancora con me? –
- Si, mi scusi –
- Allora,
non le è mai capitato di sentirsi un pesce fuor d’acqua quando
qualcuno parla di cose che non conosce? –
Suo
malgrado Frank annuì.
- Beh, con
questa enciclopedia risolverà tutti i suoi problemi –
Frank si
sporse verso il tavolino dove era stata appoggiata un volume della famosa
enciclopedia e prese a sfogliarla.
Era fatta
molto bene, con immagini e didascalie. Per un momento si perse in quel vortice
di parole ma dopo un attimo venne riportato alla realtà da Jack.
- Andiamo
amico, non è un prezzo poi così caro. –
Si era
stancato di sentire Jack cercare di convincerlo, inoltre non vedeva il motivo
di buttare 100 dollari giù dalla finestra. Esisteva internet al giorno
d’oggi, anche se per usarlo doveva sempre farsi aiutare o da Gee o da
Mikey.
- Mi
dispiace ma non mi interessa. Non ce li ho tutti questi soldi –
Porse il
libro a Jack e si alzò dal divano, invitando l’uomo a fare lo
stesso.
Il
ciccione rimise il libro nella valigetta e si alzò, prendendo il proprio
cappotto.
Si
diressero verso la porta. Frank l’aprì e Jack la
oltrepassò, voltandosi un ultima volta verso il ragazzo.
- Beh,
ammetto che è stato un piacere parlare con lei –
- Altrettanto
e grazie ancora per la registrazione –
- Di
nulla. Comunque se cambiasse idea, le lascio il mio biglietto da visita.
–
Estrasse
un piccolo rettangolino bianco e lo porse a Frank, il quale sorrise.
- Ci conti
–
-
Arrivederci –
Jack prese
la via per l’ascensore ma Frank lo fermò.
- Jack
aspetti – l’uomo si fermò e si girò verso il giovane.
- Se vuole
può provare al piano di sopra. C’è una certa signora
Johnson che sarebbe interessata alla sua enciclopedia – almeno quella
vecchia ciabatta avrebbe smesso di rompere i maroni.
Jack fece
un grosso sorriso e ringraziò il ragazzo, prima di sparire su per la
rampa di scale.
Frank
rientrò in casa e si mise il biglietto da visita in tasca.
Ora poteva
finalmente godersi il suo speciale sui Black Flag in santa pace.
Qualche
ora dopo sentì la porta aprirsi e vide il suo ragazzo entrare in casa molto euforico.
- Ciao
honey –
Gee si
sedette sul divano stringendo a se il più piccolo e dandogli un leggero
bacio sulle labbra.
- Ciao
– rispose al saluto il maggiore
- Come mai
così felice?-
- Oggi ho
chiarito quella questione con Ray –
- Quale
questione? –
- Ricordi
l’altra sera al bar con gli altri? –
Frank
annuì.
- Io e Ray
parlavamo di quella tragedia scritta da Shakespeare, Romeo e Giulietta, e lui
continuava ad insistere che era una commedia non una tragedia ma oggi
gliel’ho fatta vedere io. Insomma, chiunque conosce la differenza tra
commedia e tragedia –
Frank
guardò il suo ragazzo per un momento, vedendolo veramente soddisfatto.
- Gee,
posso dirti una cosa? –
- Certo
honey –
Frank si
alzò dal divano e lo guardò negli occhi.
-
Vaffanculo! Neanche io conosco la differenza tra commedia e tragedia –
Aveva
urlato e non poco per poi allontanarsi con passo veloce.
Il povero
Gerard era rimasto alquanto scioccato dalla reazione del più piccolo ma
si riprese non appena lo vide allontanarsi.
- Si
può sapere dove stai andando? –
- A fare
una telefonata –
Frank si
chiuse in camera da letto, estrasse il biglietto che gli aveva dato Jack e
compose il numero.
Sentì
il consueto tu-tu per un paio di
volte fino a che non gli arrivò all’orecchio una voce famigliare.
- Pronto?
-
- Pronto
Jack, sono Frank, il ragazzo di qualche ora fa –
- Ah si!
Che posso fare per te? –
- Voglio
tutte quelle enciclopedie –
Ecco qua.
La mia prima ff xD
Non è niente di che.
L’altro giorno stavo guardando Friends e in una puntata è successa
più o meno la stessa cosa, tranne nel pezzo finale e così mi
è venuta in mente quest’idea xD
Vorrei precisare che non ho scelto
Frank perché lo reputo un cretino ma perché era quello che ci
vedevo meglio.
Sory, Glo..
siete contente?? ^^ spero che vi piaccia!!!
Chiedo scusa per eventuali errori
di battitura o peggio di grammatica..
Bye bye xD