Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: ChiaraBJ    04/07/2016    3 recensioni
Livyana testimone di un brutale omicidio, Ben e Semir faranno di tutto per proteggerla anche a costo della loro stessa vita. Fughe, complotti, fiducia mal riposta, sono alcuni ‘ingredienti’ che troverete in questa nuova F.F.
Questa storia fa parte della serie ‘Legami speciali ed indissolubili’.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Jager, Nuovo personaggio, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Legami speciali ed indissolubili'
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La resa dei conti 

Nel medesimo istante in cui Semir scavalcò il muro di cinta , Ben uscì dalla rimessa dirigendosi verso il grande capanno degli attrezzi.
Gli sembrò di sentire qualcuno che si aggirava all’interno e, quindi, con molta circospezione si addentrò.
Purtroppo fu notato da Weissman.
“Vieni mocciosa, ora facciamo uscire allo scoperto il tuo amichetto” e la strattonò in avanti.
“Ben” chiamò ad una decina di metri dall’entrata Weissman.
Il giovane all’interno del capanno si voltò di scatto e si nascose dietro ad una enorme credenza.
“Ben” chiamò di nuovo Weissman “Lo so che sei lì dentro”
“Allora perché non vieni a prendermi?” rispose sarcastico controllando il caricatore, nell’assurda speranza che come per magia fosse restato almeno un proiettile.
Era vuoto.
Desolatamente vuoto.
L’unica consolazione era che lo sapeva solo lui.
“Ben ho la bambina con me, decidi tu: o esci allo scoperto con le mani alzate  o le sparo alla testa” replicò quasi divertito Weissman.
“Ben non uscire...ti ucciderà…” gridò sicura la piccola.
“Sì la ragazzina ha ragione, farai la stessa fine del tuo collega ‘nanerottolo’” confermò ironico.
“Maledetto bastardo…” pensò tra sé. Adesso ne aveva la conferma era stato proprio lui a uccidere Semir o quantomeno a provocarne il fatale incidente.
“Esci subito Ben…ti do due secondi…uno, due…”
Poi si udirono due spari.
“Nooo” urlò Ben.
E con la pistola in pugno uscì dal capanno degli attrezzi.
Davanti a lui a una decina di metri vide Weissman che puntava alla tempia di Livyana una pistola.
“Bene vedo che sei uscito, ma gli spari che hai udito…Gruber avrà fatto fuori la vecchia e l’altro”
“Sei un maledetto bastardo, un pazzo…Semir aveva ragione, non dovevo fidarmi di te” la voce dura, sprezzante.
“Sì Gerkhan aveva ragione e adesso lo raggiungerai”
“Tutte quelle belle parole…i tuoi insegnamenti…che fine ha fatto ‘l’incorruttibile’ Charly?” e nella voce si sentì sempre più il tono del disprezzo più che della delusione.
Weissman premette di più la pistola alla tempia della piccola, che urlò.
“Butta l’arma…ti do la possibilità di morire prima di lei” disse maligno.
“Weissman lasciala andare, puoi avere me…lei…lei dirà che sono stato io a uccidere la Renner e potrai anche addossarmi gli omicidi degli agenti, di Semir, di chi vuoi, ne uscirai pulito, ma lasciala vivere, ti prego”
E queste ultime parole le disse con le lacrime agli occhi.
Livyana piangeva silenziosamente, non guardava però Ben, non voleva vederlo morire.
Questa volta Ben non sarebbe sopravvissuto, le avrebbe salvato di nuovo la vita e purtroppo sarebbe morto invano,  consapevole che questa volta Semir non sarebbe arrivato in tempo per salvarla. L’uomo che le puntava la pistola alla testa non avrebbe esaudito l’ultimo desiderio di Ben. L’unico pensiero che in qualche modo la consolava era che forse lo avrebbe rivisto… anche mamma e papà.
“Buttala” urlò di nuovo Weissman, ma Ben non si decideva a gettarla, anzi la stringeva sempre più forte.
“Butta quell’arma Ben…Gruber sarà qui a momenti…posso darti la possibilità di morire prima della ragazzina…che dici?”
“Dico che sei un verme schifoso, almeno dammi una ragione per tutto questo…”
“Come vuoi, ti accontento andrai all’inferno con l’ultimo desiderio esaudito…” replicò beffardo.
“La Renner fu l’autrice della soffiata, Gruber sapeva che se quell’operazione  fosse andata a buon fine sarebbe stato sequestrato un ingente carico d’armi, ma ciò che nessuno seppe mai, anche un ingente somma di denaro. Gruber mi propose l’affare per scherzo, io poi accettai anche perché avevo bisogno di denaro, fece la stessa proposta anche a Ritter”
“Pensavo che con il gioco avessi smesso, dovevo dare retta a Semir, lui aveva visto giusto e io non l’ho ascoltato. Mi fai schifo Charly…” quasi urlò Ben sempre più disgustato.
“Piantala moccioso, io mi sono spaccato le ossa per anni, ho rinunciato a tutto e per cosa? Il nostro stipendio fa schifo…”
“Quindi alla fine ti sei fatto corrompere” Ben scosse la testa sempre più deluso.
“Purtroppo dopo la sparizione del carico e gli omicidi la Renner cominciò ad indagare. Gruber passato sotto il mio comando si fece fotografare con persone note alla polizia per essere dei trafficanti d’armi”
“Fammi capire” disse Ben “La Renner autrice della soffiata…vi ricattava…e ci avete messo cinque anni per farla fuori?”
“All’inizio si mise in affari con noi, avevamo legami con i più grossi trafficanti d’armi della zona, la Renner inoltre ci propose anche dell’altro.  Aveva accesso ad informazioni segrete, ci avvisava se ‘i colleghi’ erano sulle tracce di qualche pezzo grosso del ‘cartello’. Lei avvisava noi e noi loro, che ricambiavano pagandoci profumatamente. Inoltre aveva accesso ai magazzini dove veniva stoccata la merce sequestrata ai narcotrafficanti prima di essere distrutta, lei era furba, ogni occasione era buona per ricavare qualcosa, riusciva a sostituire con del semplice bicarbonato la cocaina purissima…ti immagini, ma poi due anni fa rischiò di essere scoperta. Scoprirono lo scambio e lei dovette sparire, e quindi cominciò a ricattarci. Avrebbe spifferato tutto. La cosa per noi diventò pericolosa, soprattutto perché lei cominciò a diventare avida, ma era brava…si sceglieva delle ottime coperture, impossibile trovarla. Finché un giorno casualmente Gruber e Ritter non la videro entrare alla stazione di Colonia. La riconobbero subito. L’occasione che stavamo aspettando…il resto lo puoi immaginare”
“No non lo immagino…” Ben cercò di prendere tempo per farsi venire qualche idea, una via di scampo per lui e soprattutto per Livyana.
“La mocciosa lo ha visto e il tuo amico nanerottolo ha trovato delle foto in casa della Renner. Sarebbe stata la loro parola contro la nostra,  ma anche se le foto sono state distrutte, saremmo stati sorvegliati a vita, i nostri movimenti, i conti bancari…ci sarebbero state delle indagini della disciplinare. Meglio eliminare tutti. Ma adesso basta chiacchere. Getta subito la pistola o la faccio fuori seduta stante, potrei valutare l’ipotesi di lasciarla andare, ma tu no”
Il giovane ispettore era sicuro che non avrebbe lasciato vivere la bambina, ma confidava nell’ultimo briciolo di cuore di Charly, quindi lentamente si accucciò per poggiare l’arma a terra.
Weissman levò la canna dalla tempia della piccola.
Appena il ragazzo si fosse rialzato lui gli avrebbe sparato.

Ci sono momenti nell’arco della vita che possono cambiarla per sempre.
Momenti in cui prendi decisioni delicate, che potrebbero essere fatali per le persone che ami, che cerchi di salvare o proteggere.
Devi decidere cosa fare nell’arco di pochi secondi, nel medesimo istante in cui vedi di spalle  il tuo migliore amico che poggia a terra la pistola in attesa di essere probabilmente ucciso.
Semir si trovò in uno di quei momenti.
Prendere in un nanosecondo una delle decisioni più importanti della vita.
Sparare a Weissman e nel contempo sperare di non colpire Livyana, per non consentire al commissario di sparare al suo migliore amico.
Semir prese la sua decisione, affidandosi a Dio o chi per esso, alla sua abilità di cecchino e perché no anche alla buona sorte.

In quei stessi istanti in cui il piccolo ispettore prendeva la mira, Ben lentamente si rialzava dopo aver messo a terra la sua pistola.
Pensò che non voleva morire, non in quel modo e soprattutto non davanti alla piccola, almeno non avrebbe dovuto assistere alla sua di morte, ma era una magra consolazione.

Nemmeno Livyana voleva morire, aveva solo 13 anni l’aspettava una lunga vita da vivere, ma l’avrebbe sacrificata, se questo fosse bastato per salvare quella di Ben, lui l’aveva fatto in più occasioni, senza tanto pensarci su.

Weissman voleva eliminare tutti i testimoni, se ne sarebbe andato dalla Germania con un cospicuo gruzzolo visto che aveva intenzione di eliminare anche Gruber dopo che quest’ultimo avesse eliminato Ritter.

Ben si alzò da terra, un ultimo splendido sorriso alla piccola.
“Mi dispiace Ben” furono le ultime parole che sentì il ragazzo.
Poi nell’aria echeggiò un colpo.

Angolino musicale: non fatevi ingannare dal banner…niente messa in scena alla ‘uno contro l’altro”…Come finirà? Lo saprete nel prossimo ed ultimo capitolo.
Elisa Swan (cigno)
Per ascoltarla: https://www.youtube.com/watch?v=bctVT-8oFcw
Camminando da sola nel freddo, freddo inverno avvolta nel tuo cappotto come se fosse una coperta magica dici: "Non importa dove vado sembrano tutti degli estranei" vedi, il mondo sembra solo la favola che non è Continua a sognare, continua a sognare non c'è niente di sbagliato se continui a sognare di essere un cigno Ma so che tu stai pensando...E adesso stai guardando il cielo parlando al tuo angelo magari lui potrebbe trasformare questa sporca strada in un tappeto volante? Ma poi dici: "Non ho paura di niente" ed è una bugia silenziosa come la neve che sta cadendo…





 
  
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